La 18^ giornata di campionato non fa registrare scossoni nella zona alta della classifica. Il Lecce resta in testa grazie al successo casalingo sulla Paganese e alle sue spalle si confermano a tre punti la Juve Stabia grazie al successo di misura sull’Akragas e il Matera, che conquista a Monopoli un’altra vittoria fondamentale per tentare la scalata alla vetta della classifica. Non molla nemmeno il Foggia, che prova a recuperare il terreno perduto con il successo esterno a Melfi. Di seguito il commento alle gare disputate di di Pippo Franzò.
LECCE – PAGANESE 3 -1 Il Lecce ritorna a vincere in casa, e conserva la testa della classifica. Partita non facile quella del Lecce nei confronti della Paganese, che sin dall’inizio a giocato alla pari. Tatticamente Padalino ritorna al suo 4-3-3, mentre Grassidonia si schiera prudentemente con un 5-3-1-1. Iniziano bene i padroni di casa che riescono a spingere in avanti, tanto che Mancosu colpisce una traversa. La Paganese cerca nelle ripartenze il gol, e con Reginaldo ci arriva proprio vicino. L’attaccante brasiliano sotto porta riesce a superare Gomis ma sulla linea rinvia Cosenza.
Lecce in difficoltà per una ventina di minuti, fin quando Lepore al 36’ con un bel diagonale trafigge
Chiriac e porta in vantaggio i giallorossi. Nel finale del primo tempo arriva il raddoppio per il Lecce con Caturano che ruba palla a Parlanti e mette alle spalle del numero uno ospite.
Nella ripresa la Paganese spinge in avanti, e al 52’ una bella punizione di Reginaldo lascia immobile Gomes. Si potrebbe riaprire la gara ma Lepore, cinque minuti più tardi, spegne ogni velleità alla squadra campana con un bolide da venticinque metri che conclude la sua corsa sotto l’incrocio dei pali. Partita chiusa, e controllata dal Lecce fino alla fine, anche se Iunco nel finale prende una traversa.
MONOPOLI – MATERA 1 – 3 Il Matera ritorna ad essere la macchina da gol che ci aveva abituati. La pausa di tre gare senza reti è stata superata alla grande, e ora inizia la rincorsa verso la vetta della classifica, mercoledì il recupero con la Juve Stabia. I ragazzi di Auteri visti a Monopoli nella prima parte della gara hanno giocato in modo esemplare, quasi perfetti, annullando l’avversario, e realizzando due reti di ottima fattura. Va in gol al 13’ con Armellino, poi raddoppia alla mezz’ora con capitan Iannini che dalla distanza lascia partire un fendente forte e preciso, infatti, la palla entra dopo aver preso la base del palo. Nella ripresa il Monopoli entra con un piglio diverso, e con Genchi realizza l’ 1 a 2, poi prende un palo con Montini e sciupa una buona occasione a due passi da Alastra. Il Matera, recidivo a questo calo di tensione nella seconda frazione di gioco, intuisce il pericolo ed accelera per chiudere la partita con la terza rete. Il gol che arriva puntualmente al 70’ con Meola che mette definitivamente la parola fine alla gara. Il divario tecnico tra le due squadra è stato ampio, il Monopoli ha fatto quello che ha potuto, ma alla fine si è arreso al più quotato avversario. Il Matera potrebbe essere la miglior squadra tra quelle di testa ma quei minuti iniziali dei secondi tempi che accusa in molte partite, la fanno scendere di una spanna, mettendola a livello delle altre per lo sprint finale.
JUVE STABIA – AKRAGAS 1 – 0 Partita difficile per i ragazzi di Fontana che riescono ad avere la meglio sull’Akragas con un solo gol di scarto. Il tecnico delle vespe doveva gestire le assenze degli infortunati, e far riposare qualche giocatore importante in vista del recupero di martedì contro il Matera. La prima parte della gara vede una sterile supremazia territoriale dei padroni di casa che realizza solo un tiro in porta con Izzillo, deviato sul palo dall’estremo difensore siciliano. Nella ripresa Fontana attua un cambio, Kanoute al posto di Sandomenico, che alla fine risulterà vincente, poiché dopo appena quattro minuti il senegalese va in gol. La reazione dell’Akragas è improduttiva, e i gialloblu di Fontana controllano la partita fino alla fine senza patemi d’animo. Nel finale è sempre Kanoute a sfiorare il raddoppio per i padroni di casa.
MELFI – FOGGIA 1 – 3 Partita difficile per il Foggia a Melfi che rischia un pareggio ma riesce a vincere nei minuti finali per 3 a 1. La formazione di Bitetto ha giocato alla pari contro il più quotato avversario nella prima parte della gara. Un’azione pericolosa per parte. Prima il Melfi prova l’affondo con Obeng che impegna la difesa ospite, poi è la volta del Foggia che con Sarno sfiora il gol con un tiro insidioso che lambisce la base del palo di Gragnaniello. Nella ripresa il Foggia passa in vantaggio su autorete di Bruno, che nel tentativo di rinviare un tiro a centro area di Maza, svirgola il rinvio e mette la palla nella propria porta. Il Melfi reagisce bene, e dopo breve tempo trova il pareggio con Foggia con una bella girata di sinistro che supera Guarna. È il momento del Melfi che spinge in avanti alla ricerca del secondo gol, ed ha l’opportunità di passare in vantaggio, allorquando l’arbitro Prontera di Bologna assegna un rigore ai gialloverdi per fallo di Martinelli in area su De Vena. Il tiro di De Vena dagli undici metri si stampa sul palo, e sfuma il vantaggio per il Melfi. Lo scampato pericolo mette le ali al Foggia che nel finale trova i gol della vittoria. Ad una manciata di minuti dalla fine della gara, Sarno di sinistro mette alle spalle di Gragnaniello. Il Melfi tenta il tutto per tutto e si butta in avanti per cercare di riportare in parità l’incontro, ma il neo entrato Sicurella, a tempo scaduto, realizza la rete del 3 a 1 e chiude la partita. Un risultato positivo quello del Foggia, acciuffato per i capelli, che lo mantiene nella scia delle prime, mentre per il Melfi è la seconda sconfitta consecutiva, con una posizione in classifica deficitaria.
REGGINA – FIDELIS ANDRIA 0 – 0 Finisce senza reti la sfida al Granillo di Reggio Calabria tra la Reggina di Karl Zeman e la Fidelis Andria di Favarin. Una gara giocata senza troppo emozioni con l’Andria che non si è spinta più di tanto, preferendo la divisione dei punti senza rischiare troppo. La Reggina continua a non giocare bene, e non riesce a vincere una gara. La vittoria manca alla squadra granata dal nove ottobre. La gara, che non ha offerto nessun entusiasmo, si può sintetizzare in poche azioni dall’una che dall’altra parte. La Reggina si è vista nei pressi dell’area avversaria solo con qualche tiro respinto dal portiere ospite, mentre l’Andria nel finale ha sfiorato il gol con Cruz che di testa a spedito sopra la traversa. La squadra pugliese intanto porta a dieci le giornate d’imbattibilità, e si assesta in una posizione tranquilla nella zona play-off.
SIRACUSA – CATANIA 1 – 0 Il Derby siciliano tra Siracusa e Catania lo vince il Siracusa perché ha giocato meglio del Catania, perché è entrata in campo con l’atteggiamento giusto, perché la sorte gli è stata vicino, ma alla fine ha ampiamente meritato questa vittoria, riuscendo cosi a sfatare un tabù durato 64 anni. Il Siracusa visto contro il Catania ha prevalso sugli etnei per concentrazione, per determinazione e per spirito di sacrificio. Il Catania, senza dubbio superiore come tasso tecnico, ha sottovalutato gli azzurri, ed ha preferito tatticamente una linea morbida con scelte tattiche poco chiare. Ha scelto di giocare senza punte effettive, con giocatori in ruoli diversi, e un atteggiamento tattico discutibile. Ne è nata una partita di carattere da parte del Siracusa che è riuscita, ancora una volta a brillare in difesa, fare perno a centrocampo sul duo non più giovane, Giordano e Spinelli, sovrastando quello etneo mal disposto in campo. In avanti Valente e Scardina hanno fatto la differenza, costruendo un gol capolavoro. L’esterno destro bravo a lasciare sul posto due avversari e mettere al centro area un bellissimo cross, e l’attaccante azzurro Scardina a prevalere su Bergamelli nel colpo di testa che non ha lasciato scampo a Pisseri. Tutto questo accadeva al 64’, con un Siracusa che in precedenza era sempre proiettato in avanti alla ricerca del gol.
Il punteggio finale resterà lo stesso fino alla fine, con cinque minuti di recupero decretati dal signor Zanonato di Vicenza. Alla fine manifestazione collettiva di gioia tra i tifosi del Siracusa, era stata vietata la trasferta ai tifosi rosso azzurri, ed i giocatori a bordo campo per una vittoria che va al di la dei tre punti conquistati.
CASERTANA – CATANZARO 0 – 0 Uno zero a zero che fa esultare il Catanzaro per il punto conquistato, anche se con un pizzico di fortuna in più potevano essere tre, mentre lascia la squadra di Tedesco in crisi di risultati, con i tifosi pronti a contestare a fine gara. La Casertana non riesce ad attuare il proprio gioco in avanti per imprecisione, e per un gioco troppo frammentario. Nella prima parte della gara si è visto Corado che ha impegnato il portiere ospite, e Orlando vicino al gol ma De Lucia è stato bravo a deviare in angolo. Nella ripresa ha giocato di più il Catanzaro, mettendo più volte in difficoltà la difesa rosso blu. Al 58’ Patti da fuori area lascia partire un forte tiro che colpisce il palo. Ancora insidiosi i calabresi alla mezz’ora che sprecano da pochi passi da Ginestra con Tavares che si fa parare il tiro.
VIBONESE – TARANTO 0 – 2 Il Taranto vince a Vibo con merito, e colleziona la seconda vittoria di fila con il duo in panchina De Gennaro-Prosperi. La Vibonese non riesce a proporsi bene e la difesa non regge all’urto offensivo dell’avversario. Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Costantino decimata dalle molte assenze. Il Taranto gioca bene e prende subito il pallino del gioco, tanto che al 31’ segna con Magnaghi su azione di calcio d’angolo. La reazione della Vibonese è sterile, e non impensierisce più di tanto la difesa ospite. Nella ripresa continua il predominio del Taranto con la Vibonese che si difende con affanno. Al 66’ Viola, il migliore degli ionici, realizza un gol bellissimo, infatti, dopo aver superato tre uomini, trafigge Russo per il decisivo due a zero.
COSENZA – MESSINA 1 – 0 Vince il Cosenza sui titoli di coda per un ingenuo rigore causato da Pozzebon ai danni di Statella in piena area di rigore. La partita sembrava incanalarsi sullo zero a zero, viste le poche emozione durante l’arco della gara. Nel Messina esordiva Riccardo Nardini, svincolato, centrocampista con un passato da serie A e B. Partita giocata a centrocampo con pochi sussulti da entrambe le squadre. A cinque minuti dalla fine dell’incontro il rigore causato dall’attaccante peloritano, porta al tiro dagli undici metri l’attaccante silano Statella che non sbaglia. Tre punti importanti per il Cosenza. La vittoria allontana lo spettro dell’esonero del tecnico Roselli. Per Lucarelli questa è la terza sconfitta di fila.
FONDI – FRANCAVILLA -1 -1 Un buon pareggio per due squadra in piena forma, e che sono saldamente in piena zona play-off. Entrambe le squadre giocano sin dall’inizio affrontandosi apertamente con molta grinta. Il Fondi che attacca, e il Francavilla a difendersi in modo ordinato, e puntando molto sulle ripartenze. Al 38’ passano in vantaggio gli ospiti con Alessandro che solo davanti a Baiocco non sbaglia, e porta in vantaggio il Francavilla. Nella ripresa il Fondi parte subito alla ricerca del gol. Ci arriva vicino con Bombagi che colpisce il palo, e nel finale riesce a raggiungere il pareggio con D’Agostino. La divisione della posta in palio accontenta entrambe le squadre.