Il punto sulla prima giornata del campionato di Lega Pro girone C è affidato su SassiLive a Pippo Franzò: “Partono bene Foggia, Catania, Lecce e Cosenza”.
Come nasce la serie C nel panorama calcistico italiano.
Nell’anno calcistico 1935 in Italia nasceva la Serie C a livello nazionale. Ci furono 4 gironi a 16 squadre. Nel 1948 vi fu una riforma della Serie C che portò la formula originaria dei quattro gironi su base interregionale, cosi suddivisi:
Nel girone A: Nord-Ovest – Girone B: Nord-Est – Girone C: Centro e Sardegna – Girone D: Sud e Sicilia . Le vincitrici di ogni girone approdavano in serie B.
Nell 1952 vi fu il raggruppamento dei quattro gironi in un girone unico con due promozioni in serie B e con quattro retrocessioni in Serie D.
Da quella data in poi, il campionato di terza serie nazionale, assume diverse e indicative denominazioni per passare dal semiprofessionismo al professionismo di serie C nel campionato 1987-88.
Quest’anno inizia l’81° anno di serie C, quello del girone C meridionale è senza dubbio il più difficile, e forse il più seguito fra i tre gironi, poiché racchiude moltissime squadre con un passato glorioso fra serie A e B. Molte le squadre che lotteranno per una promozione in serie cadetta, altre società che cercheranno di mantenere la categoria.
La prima giornata di campionato di serie C 2016-17 inizia con un anticipo al Cibali di Catania di sabato fra i ragazzi di mister Rigoli (lo scorso anno alla guida dell’Akragas ) e la Juve Stabia di mister Fontana. Una gara interessante alla prima di campionato in Lega Pro girone C, poiché le due formazioni sono state accreditate, dagli addetti ai lavori, tra le squadre che possono disputare un campionato di vertice.
CATANIA – JUVE STABIA 3-1 Il Catania, che parte anche in questo campionato con punti di penalizzazione; ben sei. L’approccio alla gara d’apertura è abbastanza timoroso contro la Juve Stabia. Inizio in salita per gli etnei, infatti, al 19’ la retroguardia rossa-azzurra pasticcia in modo clamoroso, permettendo all’attaccante delle vespe Lisi di mettere in rete la palla del vantaggio. Il Catania non si disunisce e attacca con lanci in avanti precisi di Scoppa. Proprio da un suo lancio millimetrico, il brasiliano Caetano riesce a riportare la squadra etnea in parità. Nella ripresa ci pensa il bomber etneo Paolucci ad andare in gol, sfruttando due rimballi su tiri respinti dal portiere ospite. La Juve Stabia accusa il colpo, ma non riesce mai a impensierire Pisseri seriamente. A pochi minuti dalla fine il Catania chiude definitivamente la gara con il terzo gol per opera di Di Cecco che in fuga solitaria, aggira il portiere Russo in uscita e mette nel sacco la terza rete.
Penalizzazione dimezzata, morale alto in casa etnea, e Rigoli può guardare alla prossima gara con fiducia.
TARANTO – MATERA 1-1 Il risultato premia oltre misura il Taranto, e lascia un po’ d’amarezza al tecnico materano Loreno Cassia ( che sostituisce Auteri in panchina perché squalificato ). La squadra di Auteri passa in svantaggio nei primi minuti di gara con una punizione di Stendardo, con la sfera che colpisce il palo e ferma la sua corsa alle spalle di Bifulco. Il Matera riesce a pressare la squadra di casa, alzando il tridente con incisività a ridosso del numero uno jonico. Proprio il portiere del Taranto si rende protagonista di parate importanti che evitano il peggio ai rosso-blu. Il 3-4-3 di Auteri funziona dalla prima gara a meraviglia, tanto che il Taranto è costretto ad arretrare il suo baricentro, dando cosi spazio all’inventiva di Strambelli, Carretta e Infantino. Il pareggio arriva su rigore, per un mani plateale di Nigro in area. A trasformare il penalty ci pensa Infantino che riporta la gara in perfetto equilibrio. Un pareggio che toglie qualcosa al Matera, e premia con un punto la squadra jonica, ripescata in Lega Pro, e ai suoi diecimila tifosi accorsi allo stadio Jacovone a festeggiare dopo una lunga assenza dalla terza serie.
MESSINA – SIRACUSA 3-1 Messina e Siracusa, le due squadre siciliane che ancora erano alla ricerca di giocatori per completare l’organico a pochi giorni dell’incontro al San Filippo. Il centrocampista Pozzebon del Messina era in procinto di cambiare casacca, poi la dirigenza peloritana ci ripensa e lo conferma in squadra. Contro il Siracusa diventa l’artefice della vittoria con due reti e un rigore sbagliato. Alla di la della prodezza personale dell’attaccante romano, le due squadre non hanno fatto vedere un buon calcio, anzi si sono visti schemi approssimativi, ed errori da entrambe le formazioni. Vince il Messina perché trova, come detto, un Pozzebon in giornata di grazia, in una gara che per lunghi tratti non ha suscitato interesse da parte della tifoseria peloritana. Brutta la prima per il Siracusa, che è chiaramente in ritardo sotto l’aspetto tattico, atletico e del gruppo. Il tecnico Sottil deve sicuramente correggere gli schemi nei vari reparti, e cercare di sfruttare le caratteristiche dei giocatori che si ritrova nell’ampia rosa “ costruita “ dal D.S. Antonello Laneri.
MELFI – CASERTANA 1 – 0 La Casertana di Tedesco gioca, controlla la partita ma non va a segno per le parate strepitose di Gragnaniello, il migliore in campo per i gialloverdi. Perde l’incontro per un’incertezza del proprio portiere Anacorua, a pochi minuti dalla fine della gara da l’opportunità a De Vena di segnare. Il tecnico del Melfi Romaniello ( ex di turno assieme a Bruno ) riesce nell’intento di conquistare i tre punti. Sicuramente un risultato importante per il Melfi, ma condanna duramente la Casertana. Il tecnico ospite, a fine gara si dichiara contento del lavoro svolto dei suoi, ed è fiducioso per il futuro perché ha visto una squadra in salute, nonostante la sfortunata sconfitta.
AKRAGAS – VIBONESE 1-1 L’Akragas domina per tutto il primo tempo, e va pure a segno con Gomez che riesce a sfruttare, su un tiro di Zanini, una deviazione di Sicignano. Nella ripresa la Vibonese sposta il baricentro più avanti, quel tanto che basta per far entrare in crisi la squadra di casa. I giocatori calabresi prendono il pallino del gioco e mettono alle corde la difesa agrigentina. Al 68’ è lesto Saraniti che, approfittando di una distrazione difensiva dei bianco-celesti, mette a segno la palla del pareggio. Buona impressione ha destato la Vibonese, guidata da Costantino, mentre l’Akragas ha mostrato limiti nel reparto arretrato. La dirigenza della città dei Templi dichiara che, nonostante le assenze importanti, la squadra ha disputato un’ottima gara. La campagna acquisti è chiusa, e con questi giocatori sicuramente raggiungeranno l’obiettivo che rimane la permanenza in Lega pro.
FONDI – REGGINA 3-1 Il Fondi si presenta ai propri tifosi con una squillante vittoria a spese della Reggina, e si propone come una squadra di grosse ambizioni per il proseguimento del campionato. Troppo netto il divario tecnico fra le due squadre nel primo tempo, tanto che i ragazzi di Pochesci mettono a segno due reti di ottima fattura con Calderini alla mezz’ora, e Albadoro al 36’ su rigore. Nella ripresa la Reggina cerca di entrare di nuovo in gioco poiché realizza il gol del 2 a 1 al 51’ con Gianola. Gli amaranto, guidati da Karel Zeman, non riescono a dare continuità e subiscono il ritorno dei padroni di casa, che a tre minuti dalla fine segnano la terza rete con D’Agostino, spegnendo le velleità di una Reggina non ancora pronta, mentalmente, e tecnicamente per affrontare la Lega Pro.
MONOPOLI –LECCE 1-2 Il Lecce parte alla grande in questo campionato e vince contro un coriaceo Monopoli che pur privo di quattro giocatori squalificati, si è difeso bene. La squadra di Zanin ha giocato sulla difensiva e questo non ha certo portato vantaggio, ma ha permesso al Lecce di affondare i propri colpi, e mettere a segno due reti che gli hanno fruttato i primi tre punti. A inizio di partita il Monopoli ha sfiorato più volte la rete, poi al 6’ Caturano di testa si eleva più alto di tutti e va a segno. Al 22’ un rigore di Torromino, per fallo in area di Forbes proprio sull’attaccante leccese, che porta a due le reti ospiti. Nel finale bellissima rete del Monopoli con il greco Mouzakitis, ma non pregiudicherà il risultato finale che si chiude a favore dei giallorossi.
CATANZARO – COSENZA 0-3 Derby storico, e importante per il Cosenza, che vince dopo oltre mezzo secolo in quel di Catanzaro. Il Cosenza di Roselli ha vinto sul frastornato Catanzaro, che ancora prima di iniziare il campionato paventava problemi tecnici, tanto che in tribuna si è visto Gautieri, e Somma. Il Cosenza si è dimostrata squadra quadrata e cinica, lasciando poco spazio all’avversario, ed ha trovato nei due giustizieri Caccetta ( doppietta ) e Gambino gli eroi della giornata. Tutto si consuma nella ripresa, al 51’ Caccetta sfrutta appieno un calcio d’angolo del compagno Criaco, che tutto solo di testa mette alle spalle di Grandi. La seconda rete sembra una copia del primo ma con il portiere che esce a vuoto e il goleador finale stavolta è Gambino. Catanzaro annichilito, e privo di reagire con veemenza. Il terzo gol porta la firma ancora di Caccetta che sorprende Grandi, sicuramente in giornata no, su una punizione battuta alla perfezione da Cavallaro.
FOGGIA – FIDELIS ANDRIA 2-1 Il posticipo del girone C regala i tre punti al Foggia. La squadra di Stroppa esordisce con una vittoria allo Zaccaria alla prima di campionato contro la Fidelis Andria in uno stadio deserto per via della squalifica. Gara scialba e senza emozione nel primo tempo, ma nella ripresa le due squadre giocano una gara piena di emozioni con tanti gol.
Alla fine vittoria meritata dai ragazzi di Stroppa che presenta da subito un tridente in avanti formato da Sarno, Letizia e Chiricò. Al 47′ Sarno realizza su rigore e porta in vantaggio il Foggia. Il penalty scaturisce da un tiro di Angelo che da 25 metri lascia partire un siluro, il portiere ospite Cilli respinge, arriva Riverola che con rapidità e soffia la sfera al portiere che non può fare altro che stenderlo. Rigore inconfutabile per il direttore di gara. Dagli undici metri Sarno spiazza Cilli e porta in vantaggio il Foggia. Passano pochi minuti, e al 53′ la Fidelis Andria pareggia: nel tentativo di liberare Guarna sbaglia, e da la sfera a Piccinni che serve subito Onescu, il centrocampista dal limite dell’area lascia partire un violento tiro di destro che s’insacca alle spalle del portiere del Foggia. Tutto da rifare per i padroni di casa che non si perdono d’animo, infatti, al 70’ arriva la seconda rete del Foggia. Quinto per Angelo, il quale di prima intenzione mette la palla in area sul secondo palo, Padovan e li, e da pochi passi a porta vuota segna la rete decisiva per i primi tre punti.
PAGANESE – VIRTUS FRANCAVILLA – Rinviata
di Pippo Franzo’