Lega Pro, 30^ giornata: Foggia travolge Lecce e vede la serie B. Akragas riapre la crisi del Matera. Il punto di Pippo Franzò.
FOGGIA – LECCE – 3 – 0 Era la partita che doveva decidere chi tra le due contendenti aveva più chance per il salto di categoria. Il Foggia di Stroppa ha messo il sigillo con pieno merito con una vittoria squillante su un Lecce che ha chiaramente dimostrato di essere in difficoltà con i satanelli.
I rossoneri da subito sono stati pericolosi con Coletti su punizione, la risposta del Lecce passa dai piedi di Pacilli e Caturano ma senza esito. La squadra di casa gioca con il baricentro alto e con il tridente offensivo a ridosso dell’area avversaria. I cambiamenti tattici durante la partita non hanno esito positivo per il tecnico dei salentini, infatti, alla mezzora inizia lo show del Foggia per i diciassettemila spettatori accorsi allo Zaccaria. Apre le marcature Mazzeo che riceve da Deli e batte Perucchini. Passano pochi minuti ed ecco che Coletti segna un eurogol da oltre trenta metri, con il numero uno ospite sorpreso dal tiro violento. I due gol stordiscono il Lecce che non riesce a reagire in maniera adeguata, e resta in balia dell’avversario. È il momento migliore per il Foggia che con Di Piazza sciupa due occasioni per chiudere definitivamente la gara. Si chiude il primo tempo con un Foggia sempre all’attacco, e con il Lecce che non riesce a trovare il bandolo della matassa. Nella ripresa la musica non cambia, e al 52’ arriva il terzo gol per opera di Deli che con una rasoiata in diagonale batte l’estremo difensore ospite. I ragazzi di Stroppa sono padroni del campo, e con Mazzeo che su punizione timbra la traversa. Si arriva
alla fine dell’incontro con un Foggia che conferma il suo stato di grazia con la quinta vittoria consecutiva, ed un Lecce non è riuscito a contenere l’avversario. Dopo la gara i dirigenti del Lecce si sono riuniti per decidere le sorti del tecnico, poiché ancora credono in una rimonta nonostante la débâcle. Per un eventuale esonero di Padalino, il sostituto potrebbe essere il materano Luigi De Canio ex Udinese.
AKRAGAS – MATERA 1 – 0 Un Matera incolore che va avanti oramai da molte settimane, e perde anche ad Agrigento contro una squadra che da diverse settimane mette l’anima in campo per racimolare punti preziosi per la salvezza. Il divario tecnico tra le due squadre lo si può constatare non solo dalla classifica ma anche dai giocatori che sono scesi in campo. L’Akragas ha giocato una gara attenta ma il Matera pur non giocando una gara eccellente ha avuto le sue brave occasioni per potere segnare. Ha vinto la squadra di casa con un rigore nato da un’infelice retropassaggio di Gigli verso Tozzo. Troppe imprecisioni da parte di Strambelli, Negro e Sartore che fallisce la più facile delle occasioni. Senza dubbio la fortuna non è dalla parte dei biancoazzurri, ma sicuramente non è il Matera che giocava prima delle ultime sette partite. Qualcosa si è rotto a livello mentale, a livello di gioco, visto che oramai non si riesce a produrre il gioco che tanto aveva fatto divertire i tifosi nel girone di andata, inducendoli a fare voli pindarici per il futuro. La triste realtà che oggi accompagna la squadra di Auteri ha decretato che la squadra non è in grado di fare il salto di qualità in modo diretto. Resta la via dei play-off che seppure difficile e dura da scalare può alla fine essere raggiunta. Per far si che ciò accada, bisogna cambiare registro in società, nello staff tecnico e nell’organico, e ripartire in modo positivo.
FONDI – CASERTANA 1 -2 Nell’anticipo di venerdì, vince la Casertana in chiave Play-off ma il Fondi non ha demeritato per tutto l’arco della gara. Pochesci ha cercato di pareggiare prima la gara, infatti, Albadoro su rigore nei primi minuti del secondo tempo porta in parità la partita, annullando cosi il vantaggio di Ciotola sempre su rigore al 19’ del primo tempo per la Casertana. Il Fondi affonda nella difesa campana alla ricerca del gol della vittoria, ma i ragazzi di Tedesco in contro piede riescono ad andare a segno con Corado che decide l’incontro a dodici minuti dalla fine. Tre punti importanti conquistati dalla Casertana che si piazza al settimo posto, mentre per il Fondi il decimo posto.
COSENZA – JUVE STABIA 2 – 4 Il Cosenza scivola in casa per opera della Juve Stabia che con il cambio del tecnico è riuscito ad ottenere una importante vittoria fuori casa.
Il Cosenza non è entrato subito in partita, e le vespe hanno approfittato per imporre il proprio gioco. Al 28’ Lisi per gli ospiti porta in vantaggio la propria squadra, passano pochi minuti e Kanoutè raddoppia. Ad inizio ripresa è sempre l’attaccante senegalese a segnare la sua doppietta personale, e portare a tre reti la Juve Stabia. Il Cosenza contestato dai tifosi reagisce bene, e nello spazio di dodici minuti Baclet realizza la sua doppietta personale e rimette in discussione la partita.
A meno di dieci minuti dalla fine ancora Lisi chiude definitivamente i conti realizzando la quarta rete per i gialloblù. A fine gara il Cosenza viene contestato dai tifosi, coinvolgendo allenatore e presidente.
FIDELIS ANDRIA – SIRACUSA 0 – 1 Siracusa corsaro ad Andria. Quinto successo consecutivo per i ragazzi di Sottil, e gioco spumeggiante per tutto il primo tempo. L’Andria nei primi quarantacinque minuti non è riuscita a tenere il ritmo degli ospiti che sulle fasce esterne ha seminato il panico nella difesa biancoazzurra. Il Siracusa va in gol dopo un quarto d’ora con Valente che raccoglie una respinta del numero uno Cilli. Gli azzurri potrebbero segnare la seconda rete ma l’imprecisione, e le buone parate di Cilli, inchiodano il Siracusa sull’uno a zero alla fine del primo tempo. Nella ripresa l’Andria si spinge in avanti, anche se in modo confusionario, alla ricerca del pareggio ma il Siracusa si difende con ordine, e con Santurro che non si fa sorprendere da tiri insidiosi come quello di Minicucci a due passi dalla porta. I siciliani chiudono la gara conquistando tre punti importanti ai fini dei play-off, confermando il sesto posto, e avvicinandosi ad un solo punto dal Francavilla al quinto posto. L’Andria pur sconfitta rimane nella griglia play-off.
PAGANESE – CATANIA 2- 1 Il Catania non riesce ad uscire dalla crisi, e colleziona la terza sconfitta consecutiva contro la Paganese. La squadra etnea gioca a sprazzi e in difesa lascia dei vuoti paurosi che sono sistematicamente sfruttati dagli avversari. Troppi errori in difesa hanno permesso alla Paganese di passare in vantaggio al 36’ con Alcibiade che su corner battuto da Bollino, di testa trafigge Pisseri. La reazione del Catania si manifesta nella ripresa al 54’ quando Di Grazia entra in area e mette alle spalle di Liverani. La gara ritorna in parità ma il Catania non riesce a spingere in avanti alla ricerca del gol dei tre punti. Al 72’ sempre da palla inattiva, Firenze riesce a segnare la rete del 2 a 1 per la Paganese. La squadra di Grassidonia si porta a 40 punti ad un passo dei play-off mentre il Catania non riesce a disputare una gara con il mordente della grande squadra. Sulla carta possiede una rosa di giocatori d’alta classifica ma in campo danno un contributo modesto vanificando le ambizioni iniziale della società, ossia quello di entrare nei play-off con una classifica interessante.
MESSINA – TARANTO 3- 1 Vince alla grande il Messina di Lucarelli. I giallorossi sovrastano il Taranto per quasi tutto l’arco della gara. Al 3’ Anastasi segna un gol spettacolare di tacco e porta in vantaggio i peloritani. Passano pochi minuti, sei per l’esattezza, e Foresta riesce a trafiggere per la seconda volta Maurantonio. La reazione del Taranto è debole e di facile controllo della difesa del Messina. Sul finale di partita, una bellissima rovesciata di Emmausso riapre la partita per il Taranto ma il Messina nei titoli di coda riesce a siglare la terza rete con Milinkovic e conquistare tre punti preziosi ai fini della classifica per i play-off. I siciliani attualmente sono ampiamente fuori dalle sabbie mobili dei play-off. Il Taranto con la sconfitta in terra siciliana ripiomba nella griglia degli spareggi per la salvezza.
FRANCAVILLA – MELFI 0 – 1 Il Melfi fa il colpaccio a Francavilla Fontana e porta via tre punti d’oro per la salvezza. La squadra di Calabro nel primo tempo ha giocato bene con un possesso palla quasi continuo ma non è riuscita a finalizzare. Ad inizio di ripresa il Melfi passa in vantaggio con De Vena che in contropiede realizza la rete del vantaggio. La squadra di casa gioca in avanti alla ricerca del pareggio, ma Nzola si fa espellere per doppia ammonizione, e Abate nel finale sciupa una clamorosa occasione, e alla fine i tre punti vanno alla squadra di Diana che da qualche settimana sta conquistando punto punti importanti per la salvezza.
REGGINA – VIBONESE – 0 – 0 Il derby di Calabria finisce a rete inviolate ma la Vibonese si rammarica per non aver portato via i tre punti. La squadra di Campilongo ha avuto sempre il pallino del gioco, ed ha colpito l’incrocio dei pali con Saraniti. Di contro la Reggina non è stata mai pericolosa sotto porta avversaria, ed il pareggio lo accetta come un punto guadagnato visto la poco incisività degli attaccanti. La suddivisione dei punti serve ben poco sia alla Vibonese, che staziona all’ultimo posto in classifica, che alla Reggina che non si schioda dal terz’ultimo posto. Le partite sono sempre meno, e per gli amaranto la salvezza diretta diventa sempre più difficile.
CATANZARO – MONOPOLI 1- 1 Pareggio tra Catanzaro e Monopoli a fine di una gara giocata con aggressività da entrambe le squadre. La conquista dei tre punti interessava alle due squadre per risalire la classifica ma alla fine la divisione dei punti sta bene al Monopoli che si allontana sempre più dalla zona a rischio. Il Catanzaro con il punto fa muovere di poco la classifica, e rimane ancorato nei play-off. I gol per entrambe le squadre sono arrivati con un rigore per parte. Al 27’ del primo tempo Giovinco porta in vantaggio il Catanzaro dagli undici metri per fallo in area di Esposito. Nella ripresa dopo appena sei minuti Nadaveric per gli ospiti segna il gol del pareggio su rigore, concesso dal signor Annaloro di Collegno, per fallo di Sarau su Sounas. I padroni di casa nell’ultimo minuto con Prestia colpiscono in pieno il palo.