L’ex allenatore del Matera Vincenzo Cosco, il condottiero scelto dal patron Saverio Columella per la precedente stagione, quella conclusa con la meritata promozione in Lega Pro, si ritrova a fare i conti con il cancro, la terribile malattia che aveva già combattuto con successo diciannove anni fa. Subentrato il 5 dicembre scorso a Costantino sulla panchina sarda della Torres, Vincenzo Cosco, originario di Santa Croce di Magliano in provincia di Campobasso e noto nell’ambiente calcistico con l’appellativo di Special Wolf molisano dopo aver festeggiato la bellisima vittoria in rimonta contro la Cremonese ha affidato ad una lettera sicuramente commovente la triste notizia che lo costringerà ad un nuovo periodo di riposo, con la speranza di rivederlo al più presto nel ruolo a lui più congeniale, quello di allenatore di una squadra di calcio. Riportiamo di seguito la lettera inviata ad amici, sportivi e tifosi della Torres augurando a mister Cosco di vincere per la seconda volta un’altra dura battaglia che il destino gli ha riservato proprio durante queste festività natalizie.
“Cari amici, cari sportivi, cari tifosi della Torres,
è con un mix di sentimenti che vi scrivo: emozione in primis, ma anche col nodo in gola e, al contempo, con spirito battagliero, quello che mi ha sempre contraddistinto nel mondo del calcio. Quel carattere che mi ha permesso di partire dal mio piccolo paese, Santa Croce di Magliano, arrivando ad allenare fino in serie C.
Sono costretto a salutare il calcio e la Torres, ma spero che sia solo un arrivederci. Anzi, sono convinto che il mio saluto sarà solo un temporaneo allontanamento dallo sport che, insieme alla mia famiglia, è stato il mio mondo per quaranta anni.
La mia vita, alla Vigilia del Natale 2014, è cambiata in due ore, così come cambiò in un giorno di quel lontano 1996. Il cancro, sconfitto e annientato 18 anni fa, è tornato a invadere il mio corpo, in maniera più violenta. E, così, oggi per me inizia la ‘partita di ritorno’ contro il male del secolo. All’andata, per dirla nel gergo calcistico, ho vinto, ho trionfato: combattei, anche grazie al supporto della mia famiglia e dei miei amici più stretti, come un leone indomito ed ebbi la meglio.
Il cancro, oggi, ha fatto gol e io sono costretto ai tempi supplementari: una partita nella quale il pareggio non esiste. Sono costretto a vincere: devo farlo per tutta la mia famiglia, per mia moglie Silvana, per i miei piccoli, ma già maturi, figli, Gaia e Luigi, ma anche perché io ho sempre sostenuto che i sogni aiutano a vivere. Non posso far altro, dunque, oggi come non mai, che andare avanti sognando, per continuare a vivere e, quindi, restare vicino alla mia famiglia e ai miei cari, oltre che per riprendere quel sogno chiamato ‘calcio’.
Per far ciò dovrò battere ancora una volta il cancro:la fede, così come 19 anni fa, sarà la mia guida, insieme con l’affetto della mia famiglia e dei miei amici più stretti: vedere che chi mi sta più vicino ha macinato chilometri per raggiungermi a casa appena qualche ora dopo la drammatica diagnosi, mi ha riempito l’animo di quella necessaria e indispensabile voglia di combattere.
Inizia la mia partita più importante: quella contro il destino, atto secondo. Credo nel fato e sono convinto che chi è sopra di noi mi ha messo nuovamente alla prova.
Riparto dal secondo tempo di Torres-Cremonese: la mia squadra, sotto di due reti, è riuscita a imporsi per 3-2. Dalla panchina ho combattuto insieme ai ragazzi, senza sapere che dentro di me il male già covava da tempo. Il secondo tempo della mia ultima partita ufficiale sarà il leit-motiv dei miei prossimi mesi: servirà una prova di carattere, forza e orgoglio per sconfiggere il nemico che ha invaso il mio corpo, la mia corazza, quella che mi ha difeso nei momenti più difficili e grazie alla quale mi sono tolto delle grandi e belle soddisfazioni nel fantastico mondo del calcio.
La mia speranza è quella di tornare, quanto prima, su un prato verde, per riprendere a sognare con undici guerrieri pronti a dare tutto per una maglia, per i propri tifosi e per quel sogno che si coltiva sin da bambini.
Ringrazio il mio medico, Michele Iantomasi, colui che ha capito al volo, dai miei sintomi prima ancora di effettuare gli accertamenti, che il mio dolore era qualcosa in più di un semplice malanno passeggero. Ringrazio la Neuromed e il suo presidente (mio amico) Mario Pietracupa: ho trovato una disponibilità sia della struttura sia del suo vertice che, difficilmente, si riscontrano altrove. E approfitto per ringraziare la vicinanza di colui che è stato uno dei miei primi presidenti, diventato poi un pilastro per la mia vita e di quella della mia famiglia, Luigi Perrella. Non posso nemmeno fare a meno di ringraziare anche i vertici del mio attuale club, la Torres: il presidente Domenico Capitani, l’amministratore delegato Manolo Patalano e il direttore generale Enzo Nucifora mi hanno dimostrato un affetto in questi ultimi giorni che, forse, nel mondo del calcio non mi sarei mai aspettato. Il patron Capitani è la dimostrazione che non tutto il calcio è malato e che anche in questo mondo c’è spazio per i sentimenti, che vanno oltre i risultati e l’impegno economico. E un grazie anche all’amico-confidente Giuseppe Formato: lui mi ha detto che anche questa volta ‘l’Architetto’, ‘Colui che tutto move’, aggiusterà tutto. E così sarà. Ne sono certo. Datemi qualche mese: spero di tornare nuovamente in panchina nelle vesti di quel ‘leone indomito’ che è in me. Ciao a tutti, arrivederci”.
Vincenzo Cosco
La redazione di SassiLive guidata dal direttore responsabile Michele Capolupo, il giornalista Carlo Abbatino e tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscere il carisma di Vincenzo Cosco sono vinici all’allenatore molisano e augurano al mister di poter vincere “la sfida della vita” e di ritornare al più presto in panchina.
Non mollare mister siamo tutti con te.
Mister, Vinci anche questa FINALE e riscrivi ancora una volta la storia, la tua storia. Mister sei troppo forte e certamente non mollerai. Matera é con te.
Mister non mollare Matera è al tuo fianco!!! Sono sicuro che, da grande leone che sei, riuscirai a stravincere questa partita…..la più importante della tua carriera!! Un grosso in bocca al lupo!!! FORZA MISTER!!!
Forza Mister, non farti sconfiggere da questa merdosa malattia, tu sei più forte di lei e riuscirai nuovamente a sconfiggerla….te lo auguro con tutto il cuore…Matera è con te….un abbraccio forte.
Egregio Mister, siamo certi che anche questa volta con il tuo carattere forte stupirà tutti e avrà la meglio sconfiggendo il male che ti attanaglia. Ricordo con piacere le tue battaglie vinte con carisma e professionalità portando il Matera in Lega Pro .Comunque, alla tua forza si aggiunga il nostro sincero affettuoso augurio,accompagnato dal caloroso desiderio di riabbracciarti al più presto.
Guarisci in fretta e non mollare mai.
Pasquale Fontana