Mentre sembra sfumare il sogno di vedere Zeman sulla panchina del Matera il patron Columella avrebbe già individuato il tecnico pronto ad infiammare la piazza biancoazzurra e conquistare i 4 mila abbonati richiesti per vivere una stagione memorabile in Lega Pro e puntare alla promozione in serie B. Gli indizi portano a Gennaro Gattuso, che ha trascinato con la sua grinta e le sue idee tattiche il Pisa alla doppia finale play-off per la promozione in serie B contro il Foggia: le due finali sono in programma domenica 5 giugno davanti al pubblico di casa e domenica 12 giugno nella “tana” dello Zaccheria. Se il patron del Matera Calcio, d’intesa con il nuovo direttore generale Pino Iodice, non hanno ancora annunciato il nuovo allenatore un motivo ci sarà. Probabilmente si attende la fine della stagione che terminerà con la seconda finale play-off e tra gli allenatori più richiesti e stimati in circolazione il nome di Gennaro Gattuso potrebbe essere quello in cima ai pensieri del patron Columella, che vuole continuare a stupire il popolo biancoazzurro dopo aver già annunciato il suo ambizioso programma in occasione della prima conferenza stampa a Palazzo Gattini. Sarà “Ringhio” Gattuso, uno degli eroi azzurri di Berlino 2006 quando vinse la quarta Coppa del mondo con l’Italia e uno dei calciatori più apprezzati e amati del calcio italiano durante la sua carriera al Milan, il nuovo allenatore del Matera? Lo scopriremo probabilmente tra due settimane.
Michele Capolupo
La biografia di Gennaro Gattuso
Gennaro Ivan Gattuso, nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio 1978 è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. In questa stagione è l’allenatore del Pisa (Lega Pro girone B), squadra che si appresta a disputare le finali play-off per la serie B contro il Foggia.
È soprannominato Ringhio per la grinta e l’aggressività che dimostrava in campo. Con la Nazionale italiana è stato campione del mondo nel 2006, mentre con il Milan ha conseguito i titoli di campione d’Europa nel 2003 e nel 2007, campione del mondo per club nel 2007 e campione d’Italia nel 2004 e nel 2011.
Gattuso è sposato con Monica Romano, sorella della giornalista Carla, che conobbe a Glasgow quando vestiva la maglia dei Rangers. La famiglia di lei gestiva un ristorante a Glasgow. Insieme hanno avuto una figlia, Gabriela, nata il 20 giugno 2004, e un figlio, Francesco, nato l’8 novembre 2007.
Gattuso ha creato nel 2003 una fondazione ONLUS, «Forza Ragazzi»,[6] per dare un aiuto agli adolescenti meno fortunati della Calabria.A Corigliano Calabro, suo paese natale, nel dicembre 2006 ha aperto un’attività chiamata «Gattuso & Catapano» destinata alla depurazione e all’allevamento dei molluschi
In suo onore la comunità calabrese di Oshawa, in Canada, ha istituito il «Gattuso Day», che si celebra il 25 giugno.
Nel 2008, ha vinto il Telegatto come miglior sportivo dell’anno.
Caratteristiche tecniche da giocatore
Centrocampista incontrista, si caratterizzava per carica agonistica, personalità, carisma, forza fisica e resistenza atletica, tanto da essere stato soprannominato «Ringhio»e da aver acquistato un’indiscussa leadership all’interno dello spogliatoio e tra i tifosi.
Poteva ricoprire sia il ruolo di interno destro che quello di mediano ed era assai abile nel contrastare gli avversari e recuperare la palla. Non in possesso di grandissima tecnica, migliorata comunque nel tempo, per le sue doti di leader ha spesso indossato la fascia di capitano.
Caratteristiche tecniche da allenatore
Predilige il modulo tattico 4-2-3-1, in cui non ha mai giocato durante la sua carriera agonistica, perché lo reputa «il migliore per coprire tutto il campo»; in alternativa gradisce il 4-3-1-2.
Carriera da giocatore
Perugia
Gattuso è giunto al calcio presto, seguendo le orme del padre Franco che aveva giocato in Serie D. All’età di dodici anni ha effettuato il suo primo provino. Scartato dal Bologna, è stato scelto dal Perugia, dove ha avuto inizio la sua carriera.
Con gli umbri ha debuttato in Serie B a 17 anni e in Serie A a 18, il 22 dicembre 1996 contro il Bologna. Con la Primavera, invece, ha vinto due scudetti consecutivi: il primo nel 1995-1996, segnando la prima rete della squadra umbra nella finale contro il Parma,[26] e il secondo nel 1996-1997, torneo del quale è stato nominato anche miglior giocatore.
Dopo aver disputato con il Perugia 8 partite in Serie A, Gattuso si è trasferito a parametro zero in Scozia ai Rangers. Il trasferimento non è stato però così semplice, date le resistenze dei dirigenti del club umbro, tant’è vero che, come gesto estremo per poter andare a giocare all’estero, il calciatore è scappato via dal centro sportivo del Perugia senza alcun preavviso.
Rangers
Giunto in Scozia nell’aprile del 1997, non ha potuto giocare per due mesi, date le resistenze della FIGC nel concedere il transfer per il tesseramento del giocatore, che già aveva firmato un contratto quadriennale per 2 miliardi di lire per le 4 stagioni.
Nei Rangers Gattuso si è segnalato come grande lottatore in un campionato “duro”, adatto alle sue caratteristiche. Con gli scozzesi ha esordito, subentrando dalla panchina, il 4 agosto 1997 nella partita di campionato contro gli Hearts (3-1)[31] e nelle coppe europee il 15 settembre 1997 nella partita di Coppa UEFA Strasburgo-Rangers (2-1). Nella gara di ritorno del 30 settembre Gattuso ha segnato il suo primo gol in Europa, ma i Rangers sono stati nuovamente sconfitti per 2-1 ed eliminati dalla competizione. In breve è diventato uno degli idoli dei tifosi scozzesi, che lo hanno ribattezzato Braveheart.
Nella stagione seguente ai Rangers al posto di Walter Smith, allenatore che lo aveva voluto promuovere subito titolare e considerato da Gattuso come un “secondo padre” è arrivato Dick Advocaat. L’allenatore olandese ha deciso di utilizzare “Ringhio” nel ruolo di difensore, posizione a lui poco consona, e i successivi dissidi sull’utilizzo in campo hanno sancito l’addio all’esperienza scozzese.
Salernitana
Nell’ottobre 1998 Gattuso è tornato in Italia alla Salernitana per 9 miliardi di lire, diventando il giocatore fino ad allora più pagato dai campani.
In maglia granata il giovane Gattuso è riuscito ad affermarsi come giocatore chiave del centrocampo, divenendo uno dei calciatori più ambiti da tutte le grandi squadre e affermandosi come un calciatore di grande grinta.[18] Il suo apporto (25 partite in Serie A), tuttavia, non è stato sufficiente per salvare la squadra dalla retrocessione per un solo punto. In quella stagione Gattuso è diventato beniamino di Salerno.
Milan
Nell’estate del 1999, consigliato al Milan dal team manager della squadra di Salerno ed ex rossonero Ruben Buriani, si è trasferito nella formazione meneghina. A Milano gli è stata assegnata la maglia numero 8, con la quale non ha faticato a conquistarsi un posto da titolare e a diventare beniamino dei tifosi. Ha esordito in maglia rossonera il 15 settembre 1999 nella partita di Champions League Chelsea-Milan (0-0). Ha totalizzato 22 presenze e un gol nel primo anno al Milan, durante il quale si è fatto notare anche per il carattere con cui, nel suo primo derby milanese del 24 ottobre 1999, ha affrontato a muso duro l’allora interista Ronaldo.
Nella stagione 2002-2003 ha vinto la Champions League, la prima durante la sua militanza nella squadra rossonera, giocando da titolare la finale di Manchester contro la Juventus. Ha anche vinto la Coppa Italia contro la Roma, giocando nella finale di ritorno. Nel 2003-2004 ha vinto il diciassettesimo scudetto della storia del Milan, giocando 33 delle 34 partite in campionato. Nella stagione successiva ha disputato 45 partite tra impegni di campionato e di coppa, compresa la finale di Champions League persa contro il Liverpool.
Nella stagione 2005-2006 ha totalizzato 35 presenze (con 3 gol) in Serie A, ha giocato 11 delle 12 partite in Champions League e ha marcato una presenza in Coppa Italia. In dicembre è giunto 14º nella classifica del Pallone d’oro 2006. Il 23 maggio 2007 ha vinto la sua seconda Champions League contro il Liverpool, due anni dopo la sconfitta patita in finale sempre contro gli inglesi. Il 16 dicembre successivo si è aggiudicato la Coppa del mondo per club.
Il 7 dicembre 2008, nel corso della partita contro il Catania, si è infortunato ma è rimasto comunque in campo per tutti i 90 minuti di gioco. L’esito della risonanza magnetica fatta due giorni dopo ha evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.[38] Il 15 dicembre 2008 è stato operato ad Anversa per la ricostruzione del legamento crociato e i tempi di recupero sono stati stimati intorno ai sei mesi, periodo che gli avrebbe dovuto far chiudere anticipatamente la stagione 2008-2009, dove, fino a quel momento, era stato determinante per i risultati positivi dei rossoneri. È invece tornato a disposizione per la partita del 10 maggio 2009, a poco più di cinque mesi dall’infortunio, contro la Juventus,[41] nella quale è rimasto in panchina, ed è ritornato a giocare in amichevole due giorni più tardi a Tirana contro la Nazionale albanese. Ha disputato la prima partita ufficiale dopo il ritorno dall’infortunio il 31 maggio 2009, a distanza di cinque mesi e mezzo dall’operazione, contro la Fiorentina nell’ultima
Il 22 agosto 2009, in occasione della gara valida per la prima giornata della Serie A 2009-2010 contro il Siena, ha disputato la 400ª partita in maglia rossonera, giocata indossando anche la fascia di capitano.Nel corso della stagione 2009-2010 non è stato impiegato con continuità dall’allenatore Leonardo,] riuscendo a totalizzare solo 24 presenze totali (22 in campionato e una in Coppa Italia e Champions League).
Nella stagione 2010-2011, con l’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, Gattuso è tornato ad essere uno dei titolari della squadra rossonera.[46] Il 21 febbraio 2011 è stato squalificato dalla UEFA per quattro giornate[47] a seguito di quanto accaduto al termine della gara di andata degli ottavi della Champions League 2010-2011 contro il Tottenham del precedente 15 febbraio, quando il giocatore calabrese ha aggredito Joe Jordan, allenatore in seconda della squadra inglese, colpendolo con una testata. Il 5 marzo 2011 ha segnato il primo gol stagionale (decimo in totale con la maglia del Milan) allo Stadio Olimpico di Torino nella vittoria per 1-0 contro la Juventus a distanza di tre anni dalla precedente rete realizzata in rossonero Il 7 maggio 2011 ha vinto il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.
Il 6 agosto 2011 ha vinto la Supercoppa italiana con il Milan battendo l’Inter a Pechino per 2-1. Il 9 settembre 2011, nel corso della seconda giornata di campionato contro la Lazio, Gattuso è stato costretto ad abbandonare il campo nel corso del primo tempo per via di problemi alla vista. Successivamente gli è stata riscontrata una paralisi del sesto nervo cranico, a causa della quale ha dovuto sospendere l’attività agonistica, pur continuando ad allenarsi, in attesa della guarigione.[[60] Nel gennaio 2012, dopo ulteriori esami eseguiti a seguito dell’influenza contratta durante il ritiro invernale a Dubai, gli è stata diagnosticata una miastenia oculare, che in precedenza era invece stata esclusa, la quale lo ha costretto ad un ulteriore periodo di inattività. Il 17 marzo seguente, a circa sei mesi dall’ultima presenza, è ritornato in campo nella partita vinta per 2-0 in casa del Parma.
L’11 maggio 2012, dopo un incontro con Galliani, Gattuso ha deciso di lasciare il Milan[ non rinnovando il contratto in scadenza il 30 giugno seguente e ha così concluso dopo tredici anni la carriera rossonera,iniziata nel 1999.
Sion
Gennaro Gattuso in Losanna-Sion del 27 febbraio 2013
Il 15 giugno 2012 ha firmato un contratto biennale con gli svizzeri del Sion.[68][69] Ha esordito con la maglia della squadra di Sion un mese più tardi, il 15 luglio, nella partita valida per la prima giornata della Super League 2012-2013 e vinta per 2-0 contro il Grasshoppers; inoltre, in questa gara, Gattuso ha indossato la fascia da capitano della squadra svizzera[70] e ha anche subito un infortunio muscolare alla coscia destra.[72] Ha segnato la sua prima rete con la maglia della squadra svizzera il 26 settembre seguente, in occasione del match esterno perso per 4-1 contro il Basilea.
In seguito alla sconfitta per 4-0 a Thun, il 25 febbraio 2013 il presidente Christian Constantin, con il Sion quarto in classifica a 9 punti dal Grasshoppers, ha nominato Gattuso anche allenatore del Sion. Ha esordito sulla panchina della squadra svizzera due giorni più tardi nella partita di Coppa Svizzera vinta per 2-0 in casa del Losanna. Il 22 marzo seguente è tornato a San Siro in occasione dell’amichevole contro la sua ex squadra, il Milan, persa per 6-0; a inizio partita il pubblico gli ha dedicato uno striscione mentre al termine gli è stato riservato un lungo applauso come ringraziamento per gli anni passati in rossonero.
Gattuso è rimasto in carica come primo allenatore del Sion per un mese (una vittoria, un pareggio e due sconfitte), quando è stato affiancato da Arno Rossini (in possesso – a differenza di Gattuso – della licenza UEFA Pro). Il 13 maggio 2013, dopo la sconfitta per 5-0 contro il San Gallo, Rossini e Gattuso sono stati sollevati dalla guida tecnica della squadra e il giocatore italiano è tornato a ricoprire solo il ruolo di calciatore. In totale il Sion con Gattuso primo allenatore e poi vice ha conseguito 2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte in campionato e una vittoria e una sconfitta in Coppa Svizzera; ha chiuso invece la stagione da calciatore con 27 presenze in campionato e 5 nella coppa nazionale.
Nazionale
Gattuso ha disputato con la Nazionale Under-18 gli Europei di categoria nel 1996, arrivando al secondo posto dietro la Spagna e con la Nazionale Under-21 gli Europei 2000, vinti in finale contro la Repubblica Ceca. Nel 2000, con la Nazionale Olimpica, ha preso parte ai Giochi di Sydney, dove l’Italia è stata eliminata nei quarti di finale dalla Spagna.
Ha debuttato in Nazionale maggiore con il CT Dino Zoff, il 23 febbraio 2000, a 22 anni, nella partita amichevole Italia-Svezia (1-0) disputata a Palermo. Il 15 novembre 2000, alla sua prima partita da titolare, ha realizzato la sua unica rete con la maglia della Nazionale, con un potente tiro da fuori area, nell’amichevole contro l’Inghilterra disputata allo Stadio delle Alpi di Torino. Con il CT Trapattoni ha preso parte al Mondiale 2002, dove ha collezionato 2 presenze.
Nella spedizione azzurra degli Europei 2004 in Portogallo ha potuto dare il suo contributo soltanto nella partita di apertura contro la Danimarca, partendo dalla panchina e subentrando a gara inoltrata, e nella seconda sfida contro la Svezia, nella quale è stato ammonito e ha saltato l’ultima sfida contro la Bulgaria. Gattuso è diventato titolare in Nazionale dopo gli Europei, nella gestione del CT Marcello Lippi. Nel Mondiale 2006 è diventato Campione del mondo dopo la finale del 9 luglio 2006 vinta per 5-3 ai rigori contro la Francia (1-1 d.t.s.).
Gattuso durante il riscaldamento prima della partita Cipro-Italia del 6 settembre 2008
Ha preso parte agli Europei 2008 in Austria e Svizzera, dove ha saltato per squalifica il quarto di finale contro la Spagna. Il 19 novembre 2008 ha ricoperto per la prima volta il ruolo di capitano della Nazionale, quando, al 61′ dell’amichevole contro la Grecia, Fabio Cannavaro gli ha lasciato la fascia prima di essere sostituito.
È stato convocato da Lippi per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica, nonostante fosse al rientro da un grave infortunio al ginocchio.[85] Dopo una stagione 2009-2010 vissuta non da titolare nel Milan, è stato comunque convocato per il Mondiale 2010 e ha concluso la carriera con la maglia azzurra al termine della sconfitta per 3-2 contro la Slovacchia il 24 giugno 2010.
Allenatore
Conclusasi definitivamente l’esperienza col Sion, il 19 giugno 2013 il Palermo ha ufficializzato l’ingaggio di Gattuso con un contratto annuale con opzione di rinnovo biennale;[88] quindici giorni prima era stato ufficiosamente annunciato come tecnico della squadra rosanero dal presidente Maurizio Zamparini,[89] in quanto bisognava ancora disbrigare alcune questioni burocratiche con il Sion. Il suo staff era composto da Luigi Riccio come vice allenatore, da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, da Andrea Corrain e Marcello Iaia come preparatori atletici, da Alberto Andorlini col compito di recuperare gli infortunati e da Franco Paleari in qualità di preparatore dei portieri.
Ha debuttato sulla panchina rosanero l’11 agosto 2013, in occasione della partita valida per il secondo turno di Coppa Italia vinta per 2-1 sulla Cremonese; nel turno successivo i rosanero saranno eliminati dalla competizione dall’Hellas Verona. L’esordio in campionato è avvenuto il 24 agosto seguente, in cui il Palermo pareggiò per 1-1 contro il Modena in trasferta. È stato esonerato dopo la sesta giornata di campionato in seguito alla sconfitta 2-1 in trasferta per mano del Bari: fino a quel momento aveva ottenuto un pareggio, due vittorie e tre sconfitte in Serie B; a fine stagione la squadra rosanero, guidata da Giuseppe Iachini, ha vinto il campionato.
OFI Creta
Il 5 giugno 2014 ha siglato un accordo annuale con l’OFI Creta,[95] formazione greca militante nella massima divisione nazionale; qui il suo staff è composto ancora da Luigi Riccio come vice allenatore e da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, con l’aggiunta di Gaetano Petrelli in qualità di preparatore dei portieri. Il 26 ottobre, a seguito della sconfitta casalinga 2-3 contro l’Asteras, rassegna le dimissioni dopo sole sette giornate di campionato[98]. Il giorno dopo, sotto le pressioni dei tifosi, si riaccorda con la dirigenza decidendo di restare alla guida dell’OFI Creta. Il 30 dicembre arrivano le dimissioni ufficiali dell’OFI Creta.
Dopo due anni, il 22 agosto 2015, torna in Italia, stavolta in Lega Pro, firmando un contratto biennale con il Pisa e come suo vice sceglie Luigi Riccio, che lo ha seguito in tutta la sua carriera di allenatore.
Serve un tecnico esperto,non uno che attiri spettatori!! E poi, tutta la vita di Gattuso nell’articolo……articoli piu brevi please!
Per tua opportuna conoscenza caro Davide, Gattuso non ha bisogno di essere un protagonista a lui con i commenti li faresti solo un solletico. Penso che già sei a conoscenza che se batte il Foggia nelle finali il Pisa andrà in serie B. Proprio quella serie B che il nostro Matera aspetta da ben 37 anni. Ciao
Pasquale Fontana
Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta che manca a questo Matera ambizioso di affrontare un campionato da vertice. Certamente la sua grinta, la sua caparbietà, la sua voglia di vincere sempre, proprio come quando indossava la casacca della nazionale e quella rosso nera del Milan trascinerà un Matera con tanta grinta. Auguriamoci che questo progetto vada in porto e vada tutto bene Insomma io sono già carico.
Pasquale Fontana
E se invece fosse Auteri l’allenatore?
Buonasera anche io sarei propenso sul ritorno di Auteri
A mio modesto parere al Matera servirebbe un allenatore come Vivarini che ha fatto molto bene col Teramo nella stagione 2014/15 conquistando sul campo la serie B con un gioco spumeggiante. Gattuso è stato un modesto calciatore tutta grinta e aggressività ma tecnicamente e tatticamente mediocre, come allenatore non ha esperienza e a Pisa sta facendo bene perchè la qualità del girone B è inferiore a quella degli altri due gironi…vediamo cosa riuscirà a fare in finale play-off col Foggia! Il Matera quest’anno ha bisogno di un allenatore come Vivarini o Gautieri e di qualche altro calciatore che completi lo zoccolo duro della passata stagione. In città si respira entusiasmo e sono sicuro che i tifosi risponderanno alla grande facendo l’abbonamento. Forza Matera! Ora e sempre al tuo fianco!
Massima fiducia nella società, ragazzi coinvolgiamo tutta la città abboniamoci x vivere una stagione da protagonisti Forza Matera!
Sicuramente Auteri è un ottimo allenatore ma solo il fatto che l anno scorso se n è andato facendoci rimanere come il 2 di luglio, io lo escluderei immediatamente