Il tecnico Eduardo Imbimbo ha incontrato nel pomeriggio i giornalisti nella sala stampa dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno per fare il punto sulla squadra dopo la seconda sconfitta consecutiva rimediata a Monopoli, l’ottava stagionale.
Mister, cosa non ti è piaciuto di questa partita a Monopoli, oltre al risultato? “Partiamo da un concetto ben preciso: sono le classiche partite in cui devi fare assolutamente risultato. Non mi è piaciuto aver visto in qualcuno forse per la stanchezza dovuta allo sforzo nella partita con il Catania, degli errori che non voglio rivedere assolutamente. Adesso mi sono assolutamente rotto le scatole e chi vorrà seguirmi dovrà recuperare il tempo perso con gli errori, perchè le prestazioni ci sono, l’impegno c’è. E’ un gruppo eccellente ma mi sono rotto le scatole di perdere in questo modo, al di là della prestazione. Lo dico da qualche settimana. Qualcuno deve recuperare assolutamente qualcosa che deve dare affinchè la squadra possa avere continuità. Mi riferisco al collettivo e non al singolo. Quella di Monopoli era una partita tatticamente chiusa”.
La distrazione in difesa è costata cara e abbiamo perso la partita, quindi probabilmente c’è stato anche un errore individuale o no? “Il concetto tattico, il gesto tecnico parte qualche metro prima e con la conclusione dell’azione ce n’è un altro. Quella palla non doveva filtrare dalle linee e poi c’è stato l’errore di valutazione nell’uscita. Siamo quasi alla fine del girone di andata e sono veramente incavolato perchè non si possono perdere punti così. Per me con il Catania se non c’era l’espulsione si poteva chiudere, al di là di tutte le situazioni, del blasone. Il Monopoli non ha dimostrato di essere squadra forte da metterti alle porte. Una squadra con un passo diverso ma c’era bisogno di attenzione in quel momento della gara. Bisogna dare di più, dal più giovane a quello più grande. Le statistiche nascono anche perchè uno le deve valutare. Non eravamo andati a fare la partita per il pareggio, siamo andati per fare una partita cercando di non prenderle e di spingere. Quella palla al 97′ la possiamo trovare noi”.
Le assenze di Bangu, Orlando, Plasmati e Sepe hanno pesato più del previsto, chi li ha sostituiti non è stato all’altezza? “No, non è questa la motivazione. Chi ha giocato ha dato il giusto ma deve darmi di più. Perchè se siamo lì sotto, al di là dei punti tolti significa che sei una squadra che deve uscire delle risorse in più ed è il singolo, il soggetto individualmente che deve darti di più, per se stesso, per la squadra, per la piazza, per la classifica, per la società. Se io vado a giocare contro il Real Madrid e il Barcellona non è che vado a fare la mia particina, se devo morire cerco di morire in un certo modo, con la partita. Siccome quella partita era chiusa tatticamente, come a Bisceglie e contro il Francavilla io da questo gruppo mi aspetto il salto di qualità, di maturazione. Io oggi mi ritrovo con 7-8 punti in meno, sono incavolato perchè la tattica viene eseguita alla perfezione, manca quella cosa che deve scattare dall’anima, dal tuo traguardo personale”.
Lo spogliatoio ha recepito queste cose che oggi sta dicendo in conferenza stampa e che prima avrà sicuramente detto ai ragazzi? “Questo è un gruppo fantastico, un gruppo determinato a superare gli ostacoli ma c’è qualcosa che deve farli maturare. Io avverto la sensazione di quello che gli dico, domenica ero incavolato veramente, a fine gara ho sbottato di brutto e mi ha dato più fastidio perdere questa e quella con il Catania rispetto alle 5 consecutive che avevamo giocato benissimo. Soffrendo l’avversario tipo Catania e Monopoli è lì che devo pretendere qualcosa in più, perchè non sempre puoi fare la prestazione tecnica, tattica e portare a casa il risultato. Quindi nel momento in cui la partita per me era chiusa, proprio perchè sono passato al 3-5-2 per chiuderli centralmente visto che gli esterni non avevano più spinta. Se ti mettono sotto e ti fanno del male, pazienza, l’avversario è più forte di te ma perdere a pochi minuti dalla fine ti dà fastidio. La prestazione con il risultato ti dà autostima, ti fa crescere ed è quella la mia ricerca. Il mio lavoro è basato sulla ricerca, la continuità te la dà la crescita. Ma se bisogna vincere la battaglia e poi la guerra, bisogna lottare fino all’ultimo secondo di ogni gara”.
Il nuovo deferimento ha scombussolato lo spogliatoio? “Non ne voglio sentire parlare, non mi interessa, guai se percepisco qualcosa all’interno del gruppo. Ho giurato ai tifosi che facevo di tutto per non far prendere al gruppo situazioni extracalcistiche che sono riferite ai mesi scorsi. Il presidente e il direttore insieme a noi lotteranno per far fronte alle situazioni degli anni passati. Ci possono pure togliere altri 8 punti. Con quello che abbiamo detto con la società e con il gruppo che deve dare di più io sono convinto che ci possiamo salvare”.
Chi recupera per la gara con il Rende? “Valutiamo Plasmati ma non voglio rischiare con lui perchè è un giocatore fondamentale, se gli faccio fare un tempo o una partita e poi non averlo a disposizione durante l’allenamento non ha senso. Preferisco che salti un’altra partita, averlo durante la settimana e poi schierarlo in una condizione migliore. Non so perfettamente per Orlando e mi auguro di recuperare chi ha avuto l’influenza. Due l’hanno smaltita, aspettiamo il terzo”.
Ci sono nuovi under che si allenano, ci sarà qualche altro innesto? “Ci sono dei giocatori che si allenano, verifichiamo nei prossimi giorni la loro condizione tecnico-tattica e fisica e poi valuteremo il loro percorso”.
Michele Capolupo
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Pasquale Fontana