Mister Imbimbo ha fatto il punto sulla prestazione offerta dalla squadra biancoazzurra nel primo derby di campionato contro il Potenza disputato al Viviani davanti a 5 mila spettatori.
Come hai trovato i ragazzi? “La squadra anche timidamente sa riconoscere il miglioramento che c’è stato e fare una prestazione come quella di Potenza, affrontando un avversario forte e soffrendo in determinati momenti della gara, nonostante le loro peculiarità personali io riconosco che ad ogni singolo giocatore è scattata la molla ma non per grandissime cose. Credo che di poter riconoscere che se c’è concentrazione, applicazione, si può affrontare qualsiasi squadra”.
L’assenza di Corso nella prossima gara potrà pesare? “L’assenza è importante, particolare ma reputo il lavoro massimale di tutta la rosa e mi auguro che chi lo sostituirà mi metterà nelle condizioni di scegliere con tranquillità, anche mettendomi in difficoltà nella scelta e per un processo di crescita credo che chi sostituirà Corso farà la sua ottima parte”.
Mister 3-5-2, 3-4-1-2, 4-3-3 e a Potenza il 4-4-2, è questo il modulo giusto per il Matera, quello che dà più equilibro? “Ci voleva del lavoro, il tempo anche se la base tattica era legata alla qualità dei giocatori e credo che tutt’ora esprimendo tatticamente un lavoro alla base di tutto c’è il tempo per poter assimilare dei concetti. La squadra si è applicata, ci ho lavorato pochissimo però i concetti sono stati assimilati subito con ricezioni veloci e si sono visti a Potenza per un buon 75% della gara. Su determinate azioni c’era più lettura rispetto ad altre gare ma alle base di tutto c’è il tempo, il lavoro, la conoscenza, la forma fisica che all’inizio della preparazione era molto precaria. Poi abbiamo sviluppato un lavoro che non doveva caricare eccessivamente la squadra e quindi abbiamo caricato in percentuale con il tempo”.
Il Matera nel secondo tempo ha dato l’impressione di calare dal punto di vista fisico, cosa ne pensa? “La squadra deve ancora arrivare al top della condizione fisica. Più di qualche giocatore ci è arrivato, altri devono ancora ultimare un lavoro. Qualcuno aveva un problema muscolare e sta recuperando. Tanti di loro erano alla prima esperienza davanti ad un pubblico importante e questo ha tolto delle energie nervose, che quando non le riesci a gestire bene la prima cosa che va a decadere è la condizione. Qualcuno a Potenza ha gestito bene la condizione fisica ma non per tutti i novanta minuti. Poi con la qualità espressiva della squadra avversaria è normale che tu entri nel secondo tempo e cerchi di spingere e ti alzi ancora di più. E’ chiaro che devi correre in modo diverso e leggere situazioni diverse tatticamente dal primo tempo”.
Mister alla luce di questo pareggio il punto sta stretto al Matera o va bene così? “Io mi aspettavo quello che la squadra ha recepito ma il processo più importante sul quale dobbiamo lavorare è la fase di conclusione, la fase di attacco. Naturalmente se cresciamo nella spinta con più cattiveria, con più decisione, probabilmente anche la partita di Potenza può essere sviluppata in un modo diverso. Avevo pensato di poter fare gol nei primi 45 minuti, perchè con il cambio del modulo avevo pensato di mettere difficoltà alla squadra avversaria e in quella occasione se tu hai un’espressione di attacco diversa probabilmente puoi andare in vantaggio. Nel secondo tempo la partita è stata gestita in un modo diverso ed è arrivato un punto guadagnato meritatamente. Ci sono state due situazioni diverse, la prima parte abbiamo giocato per una vittoria importante”.
I fatti esterni alla gara hanno influito sul gruppo, sei riuscito a tenere fuori dallo spogliatoio quanto accaduto? “Sì, perchè io ci tenevo molto e ho avvertito una grandissima tensione da parte del gruppo per la partita con la Viterbese. Per me è stato più difficile preparare quella partita e non questa. Io sono stato calciatore e guardando dietro la classifica, con una squadra che può essere una mina vagante come la Viterbese, perchè può perdere qualche altra partita ma può rifilare sei-sette-otto risultati utili a disposizione. I ragazzi però sono stati proprio bravi e poi è stata una mia scelta isolarli da tutto e tutti. Anche dopo i calciatori hanno capito e saputo cosa è successo. Per me è un capitolo chiuso. Ho detto ai ragazzi “godetevi il pareggio entro la mezzanotte di lunedì e da lunedì mattina non esiste più la partita Potenza-Matera ma esiste solo la gara contro il Siracusa, una partita più difficile ed ha un valore per me superiore dieci volte rispetto a quella con il Potenza”.
Michele Capolupo