Uno degli sport che fa battere più il cuore a migliaia di italiani è il calcio. La propria squadra del cuore causa gioie e dolori ad ogni partita e il calciomercato è ogni volta occasione per rinnovare un amore o aprirsi a nuove sfide. Ma perché gli italiani hanno questo attaccamento per lo sport del pallone?
In questo articolo scopriremo gli elementi fondamentali che legano innanzitutto lo sport alla natura umana. Successivamente, abbiamo raccolto alcune motivazioni storiche che si applicano in questo caso specifico. Considerate tutte le nazioni del mondo, si dice che inglesi e italiani siano nella top 3 dei popoli più tifosi.
La sfida e la competizione tra le due nazioni non deve necessariamente impedire delle eventuali collaborazioni. Infatti, alcuni italiani amano piazzare scommesse di calcio e sportive presso i bookmakers inglesi più affidabili. In questo settore, non è tanto importante quale squadra si tifa, ma come ottenere delle quote vantaggiose sugli eventi che si vogliono seguire. Anche le scommesse fanno parte dei motivi che legano lo sport con l’essenza dell’uomo.
Radici ancestrali dello sport
Lo zoologo ed etologo Desmond Morris, nel libro La tribù del calcio, ha analizzato come questo sport abbia una struttura che combacia particolarmente con quelle ancestrali dei rituali delle tribù dei nostri antenati. La dinamica di base è quella della caccia, a cui gli esseri umani non possono rinunciare fin dai tempi degli spettacoli al Colosseo e alle radici della Corrida spagnola.
Si possono quindi riconoscere i ruoli di cacciatore, arma e preda. La difesa rappresentata dalla squadra avversaria permette al gioco di non essere troppo semplice. Anche gli aspetti della cooperazione e dell’inseguimento sono fondamentali per contribuire alla creazione dello spettacolo.
Si può notare che questo tipo di collegamenti sono effettuati anche nella simbologia delle squadre. Aquile, tori, lupi e serpenti sono tra gli animali che simboleggiano la forza della squadra e la determinazione dei giocatori. Allo stesso modo, non mancano anche cannoni, fortificazioni o personaggi mitologici che rimandano all’idea della caccia e della guerra.
Perché il calcio in Italia
Parte della ragione per cui in Italia si apprezza tanto il calcio è la sua semplicità di elementi. Bastano poche persone, un pallone e due porte per avere migliaia di combinazioni e emozioni ad ogni partita. Al contrario, per giocare a basket serve un cesto e un pavimento regolare, per il baseball sono necessari molti accessori, così come per il rugby o l’hockey. Tra gli sport di squadra, il calcio è il più minimal e immediato.
Queste caratteristiche hanno reso anche il gioco molto popolare nella vita quotidiana, al di là dell’interesse per il professionismo. Infatti, circa il 38% degli uomini italiani dichiara di giocare regolarmente a calcio o calcetto. Tra tutti gli sport praticati da italiani, il calcio è al primo posto prima del nuoto.
Il successo ottenuto dalle squadre italiane nel mondo ha anche contribuito a creare orgoglio e interesse. La nazionale italiana maschile è tra le più premiate, con campionati mondiali, 2 campionati europei, 1 torneo olimpico e 2 Coppe Internazionali.
ho visto e attraversato 5 decenni di calcio dall’inizio degli anni 70 ad oggi, e credo di poter affermare che il calcio migliore l’abbiamo avuto nel trentennio inizio anni ’70 fine anni ’90, negli ultimi anni ho perso interesse ed entusiasmo verso questo sport guardando di tanto in tanto qualche semifinale o finale di champions; i nostri campionati che negli anni 70 e 80 erano davvero il top in Europa con grandissimi giocatori italiani e tanti fuoriclasse stranieri sono ora diventati poca cosa; nè la vittoria al campionato europeo della nostra nazionale ha smosso piu’ di tanto l’interesse, del resto una vittoria arrivata con diverse partite finite ai rigori, come il mondiale del 2006; la vittoria piu’ bella ed esaltante rimane il mondiale del 1982 vinto senza neanche una partita ai supplementari o ai rigori, rimango dell’idea dopo aver visto tanti anni di calcio che la squadra piu’ forte e piu’ meritevole si impone nei 90 minuti come fu nel 82. Ricordo anche che in quegli anni 70 e 80 tutte le partite si giocavano in contemporanea sia in A che in B e i calciatori di allora erano piu’ forti tecnicamente e atleticamente di quelli di adesso; ho avuto la grandissima fortuna di aver visto squadre e calciatori in A e in B di livello mondiale, ricordo la Juve del 1982-83, la Roma di quegli anni, e una infinità di altre squadre, siamo lontani anni luce dalle attuali squadre; il periodo piu’ bello ed esaltante in assoluto rimane il quadriennio 1978-1982 in cui ho avuto la fortuna di aver visto una nazionale gigantesca nel 1978 e nel mondiale 1982 e la promozione del Matera in B nel 1979, una generazione di calciatori e allenatori di grande livello ha prodotto calcio e risultati di assoluto valore, il calcio attuale è una miseria al confronto con quei gloriosi anni.