Il presidente del Grumentum Val d’Agri Antonio Petraglia in una nota contesta il protocollo approvato da Lega Nazionale Dilettanti e l’Associazione Italiana Calciatori che prevede che associazioni sportive dilettantistiche debbano pagare i calciatori nel periodo in cui i campionati sono fermi nonostante i calciatori abbiano già ricevuto indennizzi. Si tratta di un protocollo non vincolante ma è evidente che in questo modo è a rischio la sopravvivenza delle società dilettantistiche.
Di seguito la nota integrale di Antonio Petraglia e la circolare relativa al protocollo tra Lnd e AIC.
“Un input veloce a chi ci crede ancora”.
Cari Amici,
Stasera, nel mentre affrontiamo problemi leggermente più delicati, leggo, con neanche tanto stupore, un singolare protocollo, per carità, non vincolante ( e ci mancherebbe altro), siglato dalla Lega nazionale dilettanti con l’associazione italiana calciatori.
In sostanza , capisco questo.
Dopo che hanno bloccato il campionato, non ci hanno fatto più giocare dal primo marzo scorso, ci hanno fatto retrocedere senza giocare, hanno ripescato società arrivate dopo di noi in campionato, ci hanno fatto reiscrivere al campionato in corso, ora sottoscrivono, con effetti retroattivi , un protocollo dove si prevede che dobbiamo pagare i calciatori per i mesi in cui il campionato e’stato bloccato e nessuno si è allenato o ha giocato, causa Covid.
Curnut’ e mazziat’, nel caso del Grumentum.
Quindi, passa il principio per cui una associazione sportiva dilettantistica (non Fca o Eni o Mediaset) deve dare i rimborsi spese ai giocatori che , per mesi non si sono allenati e non hanno disputato partite causa Covid, proprio per i mesi in cui le prestazioni non ci sono state.
Loro ci bloccano e ci retrocedono: noi paghiamo.
Perdiamo, causa blocco campionati, pubblico, sponsor, incassi, ma noi , che non facciamo profitti, anzi…, dobbiamo pagare comunque prestazioni e spese che non ci sono state.
Altra domanda: a cosa sono servite le indennità del Governo ? Non erano un ristoro onnicomprensivo forfettario per il fermo campionati? Per prestazioni non eseguite e non eseguibili? Cosa c’entrano le Asd che già tanti sacrifici hanno fatto e fanno? Ma chi ci rappresenta, come ha fatto a far passare un precedente del genere?
Se questo protocollo fosse vero ( reputo proprio di sì), credo sia giunto il momento di pensare seriamente se dobbiamo continuare a finanziare questo Circus.
Buona serata, amici.
Ai Presidenti dei Comitati L.N.D.
Alla Divisione Calcio a Cinque
Al Dipartimento Interregionale
Al Dipartimento Calcio Femminile
Loro Sedi
Circolare N° 29
OGGETTO: Protocollo d’Intesa AIC/LND Dipartimento Interregionale e Dipartimento Calcio Femminile
La Lega Nazionale Dilettanti, il Dipartimento Interregionale, il Dipartimento Calcio Femminile e l’Associazione Italiana Calciatori hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, avente ad oggetto gli accordi economici intervenuti nella stagione sportiva 2019/2020, nella comune e condivisa consapevolezza della delicata fase, che ha determinato l’interruzione dell’attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Protocollo d’Intesa si prefigge l’obiettivo di affrontare e dirimere, tutte le possibili problematiche di carattere economico che possano sorgere tra i tesserati/tesserate e la società di appartenenza individuando, quindi, le linee guida per la ripartizione e liquidazione dei corrispettivi maturati nel periodo compreso tra l’1 marzo ed il 30 giugno 2020, così disponendo:
A) la Società dovrà provvedere al pagamento, entro la data del 15 novembre 2020, dell’importo pari all’80% della somma totale netta pattuita nell’accordo economico; per il solo mese di marzo 2020 l’importo previsto sarà determinato al netto delle imposte previste per legge e di quanto eventualmente percepito dal calciatore/calciatrice a titolo di indennità governativa ex art. 96 del Decreto Legge 18.3.2020 n,18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020 n.27. Qualora l’importo dovuto dalla società, così come innanzi determinato, dovesse superare la somma di € 1.000,00, il pagamento potrà avvenire in due rate di uguale importo, con scadenze al 15 novembre 2020 e 15 gennaio 2021.
B) a seguito dell’adempimento del pagamento da parte della società di quanto disposto dalla lettera sub A), il Calciatore/Calciatrice rinuncerà ai residui ratei previsti dagli accordi economici intercorrenti tra le parti per tutti i mesi successivi ed eventualmente maturati sin al termine della stagione sportiva 2019/2020;
C) restano salvi tutti gli eventuali accordi precedentemente intercorsi tra le Società e i Calciatori e/o le Calciatrici.
D) a parziale copertura del restante compenso, maturato e non previsto a carico della Società, detratto quanto eventualmente percepito dal tesserato/tesserata per le mensilità di aprile e di maggio in ragione delle previsioni del c.d. “Decreto Rilancio” – sarà erogata una indennità attraverso un Fondo Federale Emergenziale di Solidarietà.
Il Protocollo è stato sottoscritto nell’auspicabile tentativo di evitare eventuali contenziosi in questo particolare periodo, restando tuttavia ferma la libertà delle parti di aderivi o meno. La validità dello stesso deve considerarsi a tutti gli effetti retroattiva al periodo di riferimento sopra indicato (1° marzo – 30 giugno 2020).
Si raccomanda la immediata e puntuale informativa a tutte le rispettive Società aderenti.
Caro presidente Petraglia,
non si deve meravigliare di queste cose quando ci sono di mezzo i sindacati AIC. I sindacati sono stati la rovina dell’Italia ed ora, con l’aiuto di questo governo fallimentare e sprovveduto stanno tornando in auge, dopo un periodo nero in cui non li considerava più nessuno.
Hanno dato una mano in queste ultime elezioni ed ira bussano alla porta.
Comunque aldilà di tutto la colpa è sempre ns che ci facciamo infinocchiare al momento del voto.