Nella giornata di giovedì 20 giugno la Guardia di Finanza di Bari ha perquisito le sedi delle società calcistiche Usd Bitonto Calcio, e Az Picerno e le abitazioni di otto calciatori nell’ambito di una indagine per frode sportiva su una presunta combine nella partita del 5 maggio scorso, disputata tra Bitonto e Picerno e conclusa con la vittoria dei lucani sui pugliesi per 3-2, fondamentale per difendere il primato in classifica dall’assalto del Cerignola e festeggiare una storica promozione in serie C.
L’inchiesta è coordinata dal pm di Bari Bruna Manganelli. Immediata la nota diffusa dalla società del Bitonto, in cui precisa di non essere stata ancora raggiunta da alcuna informazione di garanzia e di ritenersi estranea ai fatti. Di seguito la nota integrale.
“L’Usd Bitonto Calcio, nelle persone del Presidente e del Vicepresidente, con riferimento alla notizia diffusasi nelle ultime ore relativa ad un’indagine in corso da parte della GdF, tiene a precisare di non essere stata raggiunta sino a questo momento da alcuna informazione di garanzia e dichiara di essere estranea ai fatti a cui gli organi di stampa fanno riferimento.
La società confida nel corretto svolgimento delle indagini e nel regolare corso della giustizia. In attesa che la giustizia faccia il suo corso e tutto venga acclarato, Usd Bitonto calcio continuerà ad operare, come ha sempre fatto, nel pieno rispetto dell’etica sportiva ed in osservanza delle regole, prendendo sin d’ora le distanze da chi non osserva le medesime regole, così danneggiando l’immagine della società, della città di Bitonto e dello sport in generale.
Infine, la società osserverà al riguardo il silenzio stampa, fin quando non verrà fatta maggiore chiarezza”.