Il report sulla quarta giornata del campionato di serie C è affidato anche questa settimana al giornalista Pippo Franzò. Di seguito i commenti alle gare disputate.
SICULA LEONZIO – MONOPOLI 0 – 3 Continua la scia positiva del Monopoli in quel di Lentini, che con un secco tre a zero supera la squadra di Rigoli e rimane saldamente al comando della classifica con dieci punti. Il Monopoli chiude la pratica Leonzio nel giro di 20’, mettendo a segno tre reti. I ragazzi di Tangorra vanno subito a segno dopo appena due minuti. Il difensore della Leonzio Camilleri tocca la sfera con la mano in piena area, e l’arbitro assegna il penalty alla squadra pugliese. Genchi trasforma la massima punizione e porta in vantaggio i biancoverdi. La reazione della Leonzio è furiosa, e a testa bassa attacca, esponendosi al contropiede degli ospiti che arriva puntualmente al 10’ sempre con l’attaccante pugliese che in velocità supera l’avversario ed entra in area, anticipa Narciso e mette in rete la doppietta personale. Passano dieci minuti ed è ancora il difensore bianconero che su pressing di Sarao, perde la palla, e permette all’ex Catanzaro di fuggire palla al piede dal centrocampo fino al limite dell’area avversaria, e trafigge l’incolpevole Narciso in uscita con un perfetto rasoterra. Tre a zero, e partita praticamente chiusa nonostante i padroni di casa abbozzano ad una reazione ma che non trova sbocchi. Nella ripresa il Monopoli controlla agevolmente la gara, e non corre nessun pericolo se non allo scadere dell’incontro con Pollace ma il suo tiro è respinto dal portiere.
LECCE – RENDE 1 – 0 Il Lecce vince di misura con un gol viziato da fuori gioco a detta del tecnico del Rende, che a fine gara dichiara apertamente che l’arbitro ha diretto a senso unico ed il gol era da annullare per un evidente fuori gioco. La squadra giallorossa, diretta da Primo Maragliulo dopo le dimissioni di Rizzo, ha faticato più del dovuto per avere ragione sulla squadra calabrese. L’estremo difensore Forte ha vanificato tutti gli sforzi degli avanti leccesi con ottimi interventi, poi l’imprecisione da parte di Caturano e Torremino ha permesso alla difesa ospite di restare inviolata. Nella ripresa il Lecce preme sull’acceleratore per cercare la rete, e la trova al 59’ con Mancosu che corregge in rete un cross di Torremino. Si va avanti fino alla fine con i locali che cercano di chiudere la gara, e con il Rende che si difende bene. Alla fine il gol di Mancosu regala i tre punti alla sua squadra, e mette in condizioni ottimali il nuovo tecnico Fabio Liverani che sostituirà Maragliulo, annunciato dalla società salentina, per il proseguo del campionato. Il tecnico romano inizierà ad allenare la squadra pugliese già da lunedì.
JUVE STABIA – TRAPANI 1 -3 Il Trapani di Calori si conferma squadra d’alto rango per come si è espressa nella gara contro la Juve Stabia. Le vespe, che giocavano a Caserta per lavori al Menti, hanno giocato un primo tempo su buoni ritmi, e avrebbero potuto chiudere la prima parte della gara con qualche gol in più dell’uno a zero, arrivato al 28’ su rigore, e trasformato dagli undici metri da Simeri. Nella ripresa il tecnico granata, dopo una strigliata ai suoi giocatori negli spogliatoi, vede materializzarsi quanto suggerito. Al 9’ Pagliarulo, autore del fallo da rigore a favore dei padroni di casa, realizza la rete del pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Passano soltanto tre minuti e la scena si ripete in fotocopia: angolo per il Trapani, ed è ancora il difensore foggiano che realizza la rete del due a uno, ribaltando il risultato. La reazione dei gialloblu è sterile, tanto che per gli ospiti arriva la terza rete per opera di Murano al 73’, che sfrutta un assist di Marras a due metri dalla porta avversaria. Per il Trapani un’ulteriore conferma nella lotta per il salto in Serie B in modo diretto, mentre per la Juve Stabia c’è ancora molto da lavorare sotto il profilo tecnico e tattico.
REGGINA – MATERA 1 -1 Un pareggio che alla fine sta stretto ai lucani di Auteri. Un vero peccato che il Matera per entrare in partita ha sciupato un tempo dove ha rischiato molto contro una Reggina che si è portata in vantaggio con Porcino al 38’, e poi ha sciupato qualche palla – gol. Nella ripresa l’entrata di Sernicola porta alla manovra offensiva biancoazzurra una spinta in più, tanto che al 52’ l’ex Fondi riesce a riportare la gara in perfetto equilibrio, realizzando la rete dell’1 a 1. Con l’entrata in campo di Battista il Matera acquista gioco e sicurezza per proporsi in avanti con più pericolosità. Negli ultimi quindici minuti finali i ragazzi di Auteri sono padroni del campo, e al 95’ il giovane attaccante materano vince un contrasto con Pasqualoni, e si presenta solo davanti numero uno reggino ma il tiro prende il palo. La Reggina si salva, e per il Matera sfumano i tre punti che alla fine sarebbero stari più che meritati.
Cosa dire del Matera che non concretizza per quanto produce in campo? Troppi errori di precisione, e poi i primi tempi giocati a ritmi lenti. Una volta le squadre di Auteri si distinguevano per il suo gioco veloce e preciso sin dai primi minuti di gioco. Forse si è cambiato molto ed è da dimostrare ancora che i nuovi possono in breve tempo ricalcare le orme di Di Lorenzo, Iannini, Armellino e De Rosa.
RACING FONDI – SIRACUSA 1- 3 Il Siracusa si concede il bis con una bella e rotonda vittoria esterna, sette giorni fa a Rende, in quel di Fondi. I ragazzi di Bianco mettono in campo una gara maiuscola sotto il profilo tecnico e tattico, riuscendo a comandare la gara sin dai primi minuti di gioco. Le disposizioni tattiche di Bianco, eseguiti alla lettera da tutti i giocatori, portano la squadra ad un sistema di gioco offensivo imponente, e ad essere proprietari della partita, dettando i tempi di gioco che permettono di non aspettare l’avversario. Un modulo che i giocatori hanno recepito benissimo in breve tempo. La partita ha visto il Siracusa subito proiettato in avanti con un pressing che ha messo in difficoltà il Fondi. Al 12’ Mangiacasale mette in area un pallone che prende una strana traiettoria ed inganna Elezaj, e finisce in rete. Gli azzurri in vantaggio ma non si accontentano, e giocano bene sulle fasce con aperture al centro. Nella ripresa al 66’ Scardina entra in area ed anticipa il portiere albanese e mette a segno la seconda rete. Qualche minuto più tardi Turati commette fallo da rigore. Tira Nolè e segna, riaprendo la partita. Il centrale azzurro si riscatta dopo qualche minuto, infatti, al 76’ s’incunea nella difesa avversaria e mette a segno il tre a uno che sarà poi il risultato finale.
Vittoria più che meritata per la compagine aretusea, che con questa vittoria fa sognare i propri tifosi, anche in vista delle prossime quattro gare, che per delle circostanze propizie, verranno giocate tutte in casa.
BISCEGLIE – CATANZARO 0 -2 Il Catanzaro piega il Bisceglie per due a zero, e si conferma squadra tosta, e ben guidata da Erra. Il Bisceglie per la verità nella prima parte della gara ha giocato bene, proponendosi in avanti più volte ma senza centrare il bersaglio. Al 30’ l’ex punta del Matera Letizia è riuscita, in pena area, a girarsi e mettere alle spalle di Crispino. Nella ripresa il Bigliesce ha fallito un calcio di rigore con Lugo. il Catanzaro è riuscito a tenere bene le sfuriate dei ragazzi di Zavettieri, e nei minuti di recupero ha siglato lo zero a due definitivo con Cunzi.
COSENZA – FIDELIS ANDRIA 1 -1 Il Cosenza pareggia sui titoli di coda una gara che la Fidelis Andria credeva di avere già vinto. Ancora a secco di vittorie i ragazzi di Fontana, infatti, non sono riusciti a vincere una gara nelle quattro disputate. Secondo pareggio dopo quello di Matera, ed area di contestazione a fine gara per il tecnico Fontana. Proprio a fine gara al 94’ succede una baraonda poiché l’arbitro fischia, i giocatori credono che sia finita la partita, invece era una punizione. Il portiere della Fidelis Andria, già negli spogliatoi viene richiamato. Dopo qualche minuto finisce la partita e succede una bagarre in campo. Il Cosenza presenterà reclamo per errore tecnico dell’arbitro.
AKRAGAS – PAGANESE 2 – O L’Akragas vince con un convincente due a zero contro la Paganese grazie al rigore messo a segno da Longo al 38’, e nel secondo tempo nei minuti di recupero da Franchi, entrato in campo da pochi minuti. Una partita che ha visto la squadra agrigentina giocare con grinta e personalità contro la squadra campana che non è riuscita a realizzare quelle poche azioni da rete che si sono presentati durante la gara. Alla fine della partita festa per i tifosi, e per i giocatori che ottengono la prima vittoria in campionato. Forse l’ultima gara all’Esseneto per quest’anno per l’Akragas, in quanto si profila il problema della deroga dell’impianto di illuminazione. In caso negativo dovrà disputare le partite a Siracusa.
V.FRANCAVILLA – CATANIA 0 – 3 Il posticipo serale tra Francavilla e Catania è vinto sul neutro di Brindisi con un netto tre a zero dalla squadra etnea. Il Catania vince con un largo punteggio contro il Francavilla ma l’approccio non è stato ottimale da parte etnea. Alla fine il Catania porta via i tre punti con pieno merito. L’inizio gara è a favore dei padroni di casa che mettono in difficoltà i rossoazzurri. Al 17’ e al 24’ il Francavilla si rende pericoloso con Abruzzese e con Prestia. Al 31’ Saraniti sfiora il gol, e un minuto dopo Di Grazia per gli etnei da buona posizione spara fuori.
Al 39’ il Catania passa su rigore. Biagianti viene atterrato in piena area e l’arbitro decreta il rigore. Batte Lodi che spiazza Albertazzi. Il Catania sale in cattedra mentre i padroni di casa non riescono più ad impensierire Pisseri. Nella ripresa al 65’ è ancora il Catania che va a segno con Russotto con un gran gol che lascia di sasso il portiere dei biancoazzurri. Nel finale il Catania domina e nel giro di pochi minuti si vede annullare una rete, per posizione irregolare. Al 90’ Ripa sciupa banalmente davanti al portiere, facendosi anticipare da Biason. Al 92’ è Djordjevic a mettere fine alla gara con la terza rete. L’azione si snoda sulla fascia destra con Russotto che mette al centro per l’accorrente esterno sinistro serbo che a porta sguarnita mette dentro. Un Catania superbo che è riuscito a giocare una gara esemplare. Può senz’altro dire la sua nella lotta al vertice per il salto di categoria diretto. Il Francavilla si lecca le ferite, e riparte con grinta e umiltà per un campionato d’alta classifica, anche se sarà difficile ripetere quanto fatto lo scorso anno.