Ogni anno sempre la stessa storia. Il calcio italiano riflette la crisi economica del nostro Paese e la Lega Pro, che da quest’anno torna all’antico con la storica denominazione di serie C, deve fare i conti con nuovi fallimenti che ogni estate rendono più complicata la composizione dei 3 gironi da 20 squadre. Ricordiamo che sono già fallite due società: il Como per mancata iscrizione e il Latina (già fallito durante lo scorso campionato di serie B e poi retrocesso).
In difficoltà dal punto di vista finanziario c’erano Akragas, Maceratese, Mantova e Messina e dopo le verifiche effettuate dall’Osservatorio Federale del Covisoc, rischiano di non iscriversi anche Arezzo, Fidelis Andria, Juve Stabia e Modena. Le otto società sono state quindi escluse in prima istanza e ovviamente c’è già chi spera nel ripescaggio.
Ricordiamo di seguito le scadenze che i club dovevano rispettare per ottenere l’iscrizione al campionato.
30 giugno: consegna della documentazione che attestava gli avvenuti pagamenti di tutti gli emolumenti e/o risanamento di eventuali debiti, più versamento di 30 mila euro per l’iscrizione al campionato.
5 luglio: pagamento della fidejussione della somma pari a 350 mila euro.
7 luglio: ultima proroga al pagamento di suddetta fidejussione, documentazione di pareggio di bilancio, relativi pagamenti di stipendi e tasse ai rispettivi tesserati.
La Lega Pro ha concesso la possibilità di sanare le pendenze del 30 giugno, 5 luglio e 7 luglio entro e non oltre il 14 luglio, ma chi utilizzerà la sanatoria poi dovrà scontare dei punti di penalizzazione nel prossimo campionato.
Non hanno utilizzato la sanitoria e quindi sono “tecnicamente” fallite anche Messina e Maceratese. Quindi attualmente sono già 4 i posti a disposizione per i ripescaggi.
Il Consiglio Federale si riunirà il prossimo 20 luglio e notificherà le esclusioni definitive dalla Serie C.
Con 4 squadre fallite e altre 6 a rischio è evidente che ci sono 10 società pronte a subentrare grazie al ripescaggio ma nonostante ci sia una graduatoria di merito già stilata non tutti si possono permettere i requisiti richiesti per l’iscrizione, ovvero 200 mila euro a fondo perduto e 300 mila euro per la fidejussione bancaria. Tra le società che restano in attesa di poter ritornare nel terzo campionato professionistico ci sono sicuramente il Rende, la Triestina, il Lumezzane e la Vis Pesaro. Ci crede anche il Varese, mentre il Racing Roma dopo aver rilevato l’Unicusano Fondi farà ripartire il calcio a Latina dalla serie C grazie al nuovo Racing Club Latina. E il Potenza? Tra le società “allertate” dalla Lega Pro ci sono proprio i “cugini” rossoblu del capolugoo di regione lucano. Rumors parlano di un main sponsor di alto profilo (L’Eni) e di un prestigioso sponsor tecnico (Nike). Se due indizi fanno una prova e se si considera che la Lega Pro nella scorsa settimana ha effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni dello stadio Viviani nella prossima serie C potrebbe ritornare il derby lucano tra Matera e Potenza. Certamente il ripescaggio del Potenza sarebbe un nuovo oltraggio nei confronti di chi conquista un titolo sul campo ma nell’era dove il dio denaro fa la differenza il mondo del calcio non fa eccezione. Pertanto la Lega Pro ha deciso di cancellare anche questa regola e di conseguenza chi ha i soldi può giocare in un campionato senza aver conquistato nessun titolo per farlo, nemmeno i play-off. Il Potenza quindi ci crede, a questo punto non resta che attendere il 20 luglio per conoscere il verdetto definitivo della Lega Pro.
Michele Capolupo
I ripescaggi devono essere fatti a squadre che almeno hanno partecipato ai play off.. Altrimenti è una farsa assurda..