Lecce piazza il colpo esterno a Matera e prova la prima fuga del campionato grazie all’inatteso tonfo casalingo del Catania contro la Sicula Leonzio. Rivivi le sfide della 10^ giornata con il report di Pippo Franzò
MATERA – LECCE 0 – 1 Incontro interessante sia dal punto di vista della classifica che dal punto di vista tecnico. Le due squadre sono tra le più in forma del momento, assieme al Catania si è fermato in casa dopo sei vittorie consecutive. Ha vinto il Lecce grazie ad una prodezza personale di Mancosu. Il suo tiro trova l’incrocio dei pali da oltre trenta metri con il portiere materano immobile per la rapidità dell’azione. I pugliesi sotto la guida di Liverani hanno messo in mostra compattezza ed hanno sfruttato a pieno il gioco offensivo visto l’attacco che si ritrovano. Sempre vittorie, esclusa quella con l’Akragas. Dalla parte opposta il Matera si presentava rinnovato con molti giovani in quasi tutti i reparti, e con un compito non indifferente da parte del tecnico siciliano Auteri, quello di riportare la squadra a competere con le prime della classe. Dopo una partenza non proprio soddisfacente, strada facendo i giocatori hanno recepito le direttive di Auteri, iniziando la scalata verso la vetta. Quattro vittorie consecutive hanno messo la squadra lucana in condizioni di giocarsi la gara di sabato contro il Lecce sullo stesso piano. La partita è stata bella ed avvincente, giocata da entrambe le squadre a ritmi elevati, con occasioni da gol. Il Matera si è avvicinata per prima di più alla rete con Casoli che di testa aveva fatto gridare al gol ma Perucchini si è superato smanacciando la sfera ed allontanando l’insidia. Per il Lecce Pacilli ha messo in serie difficoltà Golubovic che ha deviato sul palo un suo tiro. Nella ripresa il gioco a viso aperto continua da parte delle due squadre, solo che al 62’ Mancosu trova un eurogol dalla lunga distanza che sorprende il portiere sloveno. Il Matera pressa per raggiungere il pari ma il Lecce si difende bene e arriva ad un passo della seconda rete, con la palla che sul tiro di Di Piazza prende il palo. Alla fine vince il Lecce ma il Matera si è dimostrato all’altezza della squadra guidata da Liverani. La sconfitta non deve essere vista in maniera negativa ma bisogna guardarla sotto l’aspetto positivo dal punto di vista del gioco, della compattezza di squadra, e dei giocatori come Strambelli, Casoli, Urso e Angelo che sono sicuramente di un’altra categoria, e che daranno il loro importante contributo per un campionato di vertice.
CATANIA – SICULA LEONZIO 1 – 2 Il Catania incassa un brutto colpo dal suo ex allenatore Pino Rigoli. Lo scorso anno esonerato perché non ritenuto all’altezza di portare la squadra etnea nelle prime posizioni. Sabato il tecnico messinese al Massimino di Catania ha dato segni positivi ed importanti per quanto riguarda la preparazione della gara, l’approccio alla gara, e le disposizioni tattiche da adottare in campo, in poche parole ha battuto su tutti i fronti il suo collega Lucarelli prima, durante, e dopo la gara. Sicuramente ha avuto il suo peso l’espulsione di Bucolo per avere colpito a gioco fermo Camilleri dopo appena 17’ dall’inizio. Il Catania si ferma cosi a sei vittorie, ma alla fine dell’incontro il tecnico livornese deve solo recitare il “ mea culpa “ per avere optato su alcune scelte, sin dall’inizio, non proprio oculate, vedi Russotto in panchina. Merita vittoria della Leonzio per le due reti e qualche altra sciupata ma bisogna sottolineare l’incapacità della difesa rosso azzurra nel contrastare gli avversari, disposti in campo solo a tenere la loro posizione, mai ad andare incontro all’avversario. Una partita giocata male che alla fine non compromette molto la classifica visto che il Catania ha una gara in più da disputare rispetto al Lecce, e potrebbe arrivare ad un solo punto dai pugliesi. I gol: al 34’ Squillace anticipa Esposito e fulmina Pisseri, fermando cosi anche l’imbattibilità del portiere etneo che durava da 634 minuti. Nella ripresa al 67’ Bollino per gli ospiti raddoppia. A pochi minuti dalla fine il gol di Bogdan serve soltanto a chiudere la partita con il gol della bandiera, poiché la gara è stata dominata dai giocatori della Leonzio.
CASERTANA – SIRACUSA 0 – 1 Il Siracusa si conferma squadra corsara, castigando allo stadio “ Alberto Pinto “ la Casertana alla seconda sconfitta consecutiva. Per la squadra di D’Angelo questa è la quarta sconfitta casalinga, e la contestazione a fine gara si è fatta sentire da parte dei tifosi rossoblù. Una gara che non ha offerto grosse emozioni ma soltanto un gioco a centrocampo con qualche azione offensiva subito placata sul nascere. Nella ripresa si è continuato a giocare sullo stesso ritmo del primo tempo ma al 71’ una prodezza di Scardina porta in vantaggio la squadra aretusea. Punizione di Giordano sulla tre quarti, la sfera arriva in area tra i piedi di Scardina che è lesto a girarsi e tirare di potenza in porta. La palla s’insacca alla destra del portiere per l’uno a zero azzurro. La gara va avanti con il Siracusa che cerca, ma sbaglia con Parisi, la seconda rete, e al 79’ i padroni di casa reclamano un rigore ai danni di Turchetta ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il penalty.
La Casertana con questa sconfitta va al penultimo posto, e resta bloccata nei play-out. Il Siracusa vola nell’alta classifica, e con un calendario favorevole nelle prossime sei giornata. Dall’undicesima giornata alla sedicesima gli azzurri di Bianco dovranno giocare ben quattro gare in casa, una sola volta in campo esterno, a Reggio Calabria, e alla XV giornata si ferma per riposo.
Una buona chance per incrementare ancora l’attuale posizione di classifica, per conquistare più punti possibili.
TRAPANI – CATANZARO 3 – 3 Nel posticipo di lunedì sera al Provinciale di Trapani l’incontro tra il Trapani ed il Catanzaro finisce con un clamoroso 3 a 3. Nella prima parte della gara la squadra di Calori parte in avanti, costruendo subito tre azione pericolose ma tutte sciupate. Il Catanzaro si fa vedere delle parti di Furlan con Onescu ma senza impensierirlo troppo. Il Trapani pressa in area calabrese, e passa al 22’, Rizzo passa a Reginaldo che da fuori area trafigge Nordi, e porta in vantaggio i granata. Ancora il Trapani va in gol al 29’ con Bastoni che dalla lunga distanza fa secco Nordi per il due a zero. I granata sono padroni del campo, e dopo pochi minuti arriva il terzo gol per opera di Maracchi che sfrutta bene un assist di tacco di Marras. Nel finale l’ex bomber del Savona Marras rischia di siglare la quarta rete ma il tiro viene fermato dal palo. Nella ripresa con il risultato acquisito il Trapani rallenta ed il Catanzaro, pur perdendo l’attaccante Letizia per problemi muscolari riesce a segnare con Zanini al 62’ dopo una prolungata azione personale. Passano pochi minuti ed i ragazzi di Dionigi pervengono alla seconda rete con Infantino che anticipa i difensori avversari e mette in rete su un perfetto cross di Zanini. Il Trapani non riesce più a riprendere la partita in mano, mentre il Catanzaro galvanizzato dalle due reti riesce a spingersi ancora in avanti e a segnare incredibilmente la terza rete al 76’ con Onescu che di testa tocca quel tanto che inganna Furlan, e mette in rete la palla del 3 a 3 finale. Il Trapani si catapulta in avanti ma Nordi nei minuti finali nega il gol a Palumbo, e la gara finisce con un 3 a 3 che ha dell’incredibile per come è maturato.
MONOPOLI – REGGINA 1- 1 Gara giocata a viso aperto da parte della Reggina. La squadra di Maurizi è riuscita ad imbrigliare il Monopoli che fa leva quasi sempre sui veloci attaccanti Genghi e Paolucci che in contropiede riescono a superare le difese avversarie e a realizzare i gol. Disposta tatticamente perfetta in campo la squadra granata sfiora il gol con Bianchimano che prende la traversa. Passano alcuni minuti, e al 36’ Marino mette alle spalle di Bardini dopo aver raccolto un goffo rinvio di Sounas. Il Monopoli spinge il baricentro in avanti, e in una delle solite giocate di contropiede, Genchi palla al piede va a segnare la sua settima rete.
Nella ripresa i padroni di casa cercano il gol della vittoria ma non riescono a superare l’attenta difesa ospite. Un reclamo per il Monopoli per un presunto fallo ricevuto in area da parte di Sarao, poi nel finale è la Reggina che sfiora il colpaccio con Tulissi. Un pareggio più che meritato da parte della Reggina. Un punto per il Monopoli, che da qualche partita non riesce a concretizzare molto in avanti, anche se mantiene sempre il secondo posto in classifica.
AKRAGAS – JUVE STABIA 1 – 2 L’Akragas non riesce a superare la Juve Stabia in casa, continua a giocare a Siracusa. Gli agrigentini sono apparsi un po’ lenti nella manovra offensiva e vulnerabili in fase difensiva. I gol praticamente li ha fatti tutti la squadra campana. Al 10’ il centrocampista Viola per le vespe, nel tentativo di rinviare inganna il proprio portiere e mette dentro la palla. Gli ospiti reagiscono subito, e al 16’ Canotto buca Vono con un perfetto diagonale.
Passano appena nove minuti ed ecco la rete del vantaggio per i gialloblù. Al 70’ ottimo assist di Canotto per Simeri che sigla il definitivo gol del vantaggio. La Juve Stabia con la vittoria ottenuta in terra siciliana si porta a dodici punti in classifica, in piena zona play-off, mentre l’Akragas resta ad un passo dai play-out.
FIDELIS ANDRIA – RANCING FONDI 1 – 3 Continua l’escalation del Fondi che riesce ad ottenere la prima vittoria fuori casa contro una Fidelis Andria che è riuscita a giocare bene nella prima parte della gara ma ha sciupato tanto con Matera e Barisic. Nella ripresa il Fondi è salito in cattedra con l’attaccante Lazzari ex Ascoli che con una doppietta nell’arco di soli sette minuti ha steso la Fidelis. Reagisce la squadra di casa e va a segno Curcio al 60’ ma la squadra laziale chiude definitivamente la gara al 70’ con Nolè. Punti preziosi per il Fondi che un po’ alla volta si sta allontanando dai bassi fondi della classifica. L’Andria con questa sconfitta precipita all’ultimo posto. Comincia a scricchiolare la panchina di Loseto, anche se la società ha tenuto a precisare che gli ha riconfermato la fiducia.
COSENZA – BISCEGLIE 2 – 1 Il Cosenza regala ai propri tifosi la prima vittoria in casa, mettendo da parte le contestazioni avvenute durante la settimana. A farne le spese è stato il Bisceglie di Zavettieri che non ha retto all’urto offensivo dei lupi guidati da un ottimo Mungo. Sblocca la gara Loviso su rigore per il Cosenza per fallo del difensore Andrea Petta. Il giocatore palermitano si riscatta andando a realizzare il gol del pareggio al 31’. Nella ripresa il Cosenza diventa sempre più pungente, e al 62’ il centrocampista Mungo mette in rete la palla del due a uno finale. Il Bisceglie continua a perdere terreno in classifica dopo una bella partenza ad inizio di campionato. Il Cosenza
fa pace con il proprio pubblico, e Braglia finalmente può iniziare a “costruire“ la squadra giusta per iniziare una difficile rimonta ma non impossibile verso i quartieri alti della classifica.
RENDE – PAGANESE 1 – 0 Il Rende vince con il minimo sforzo una gara dove la Paganese non ha certo brillato. Troppi errori da parte dei ragazzi di Favo hanno permesso di far giocare i biancorossi in modo tranquillo senza subire. Partita giocata senza verve nel primo tempo da parte ospite, con un Rende bravo a controllare la partita. Nella ripresa al 63’ arriva il gol di Rossini ex Pro Piacenza che tutto solo in area riceve la palla su corner, e mette in rete. Il tecnico campano prova a mescolare le carte nella speranza di potere arrivare al gol del pareggio ma alla fine il risultato non cambia. Il Rende prende il largo con quattordici punti, mentre la Paganese va al penultimo posto in classifica in compagnia della Casertana con sette punti.
Ha riposato il Francavilla.