La dodicesima giornata del campionato di serie C il Lecce consolida il primato con un prezioso punto in extremis conquistato nel derby sul campo del fanalino di coda Fidelis Andria mentre il Catania rialza la testa e recupera due punti sulla capolista grazie al successo convincente sul Bisceglie, prossimo avversario del Matera, reduce dal punto casalingo ottenuto in zona Cesarini contro la Juve Stabia. Di seguito il punto sulla 12^ giornata a cura di Pippo Franzò.
FIDELIS ANDRIA – LECCE 1 – 1 La Fidelis Andria ha sfiorato il risultato clamoroso nel derby contro il Lecce. Per oltre quaranta minuti del secondo tempo i ragazzi di Loseto sono stati in vantaggio sulla capolista con un bellissimo gol di Lattanzio al 51’. Nella prima parte della gara l’Andria ha giocato in modo convincente, tanto che per ben due volte ha insidiato la porta di Perucchini con Scaringella e Curcio. La reazione del Lecce non si fa attendere, infatti, Di Piazza fallisce un gol quasi fatto sotto porta a due passi da Mauriantonio. Il Lecce attacca ma la difesa dell’Andria regge bene, e si arriva alla fine del primo tempo con il risultato inchiodato sullo zero a zero. Ad inizio ripresa Lattanzio impegna subito Perucchini ad un difficile intervento, è il preludio al gol che arriva dopo sei minuti. L’azione nasce da un intervento difettoso di un difensore leccese, pronta la risposta l’ex attaccante del Bisceglie che trafigge in uscita il numero uno giallorosso. Al 53’ Rada per i padroni di casa manca il raddoppio. Liverani capisce che la Fidelis Andria si difende bene, ed inserisce prima Pacilli e poi Torremino, giocando con ben quattro punte con l’aggiunta di Mancosu. All’83’ è sempre Lattanzio che sfiora la doppietta, e dall’altra parte Di Piazza da buona posizione alza sopra la traversa. La gara sembra avviata versa la sorprendente vittoria dell’Andria, ma nei minuti di recupero un cross messo in area da Lepore trova la testa di Ricciardi che mette in rete. Pareggio ottenuto in extremis da parte del Lecce, che gli permette di restare al comando della classifica, distanziando di ben cinque lunghezze il duo inseguitrice Monopoli ( oggi riposava ) e Catania.
CATANIA – BISCEGLIE 4- 1 Il Catania dopo la sconfitta interna contro la Sicula Leonzio ritorna a vincere in casa in modo convincente, non soltanto per il risultato ma anche per il gioco espresso nell’arco della partita. Bisogna mettere nella bilancia anche la non felice prestazione dei ragazzi di Zavettieri che non hanno giocato una buona gara. Subito in gol il Catania con Curiale che ricevuta palla appena dentro area, tira di prima intenzione e trafigge Crispino. Neppure il tempo di organizzarsi per la squadra pugliese ed ecco la seconda rete del Catania per opera di Di Grazia dopo appena otto minuti. Ottimo assolo di Di Grazia che recupera palla sulla tre quarti, si spinge in avanti e dal limite dell’area lascia partire un fendente angolalo che chiude la sua corsa alle spalle dell’estremo difensore ospite. Due a zero e partita virtualmente chiusa, anche perché al 38’ è ancora Curiale che mette a segno la terza rete per gli etnei. Il Bisceglie non pervenuto nella prima parte della partita. Nella ripresa la squadra ospite cerca di spingersi in avanti, e al 60’ in uno dei suoi affondi, il croato Jurkic riesce a servire in area il suo connazionale, l’attaccante Jovanic, che segna il gol del 3 a 1. Ma è soltanto il canto del cigno della squadra nerazzurra stellata poiché da quel momento il Catania domina fino alla fine, e va a segno con il quarto gol con Russotto su assist di Semenzato. Un ottimo Catania che riprende il suo cammino verso la vetta della classifica.
MATERA – JUVE STABIA 1 -1 Per il Matera dopo la sosta aveva l’obbligo di conquistare i tre punti per continuare il cammino verso le zone alte della classifica. La partita con la Juve Stabia alla fine è andata poco diversa delle altre gare, cioè con le solite imprecisioni nel concludere a rete da parte dei giocatori biancoazzurri, che hanno permesso ad una Juve Stabia non proprio in forma smagliante di acciuffare un prezioso pareggio al XXI settembre – Nicola Salerno. Il Matera se da una parte ha il rammarico di non avere saputo chiudere la partita con le tante azione da rete sfumate sotto porta, dall’altra deve accontettarsi del pareggio preso per i capelli proprio nei minuti di recupero. Al 37’ gli ospiti passano inaspettatamente in vantaggio. Lisi sulla fascia sinistra quasi dal fondo mette in area materana, s’inserisce perfettamente Viola e mette alle spalle di Golubovic. Subito dopo le vespe vanno in rete con Simeri su passaggio di Paponi ma la rete è annullata all’attaccante napoletano poiché al momento del tiro era in fuorigioco. Il Matera si riversa nell’area avversaria alla ricerca del pareggio ma Branduani fa gli straordinari, e in almeno due occasioni esce la palla dalla porta su tiri insidiosi di Sernicola e Giovinco. E’ un assedio nel finale di gara da parte del Matera che perviene al pareggio con Giovinco che su punizione impegna il numero uno ospite con una respinta, dopo un batti e ribatti sotto porta arriva Scognamiglio che da due passi mette in rete, permettendo alla squadra lucana di chiudere il match in parità. Il Matera in ogni gara gioca e produce azione da rete ma non capitalizza per imprecisione, questo il male cronico della squadra che Auteri che si porta dietro da moltissime giornate.
SIRACUSA – PAGANESE 2 -3
Una partita confusionaria ha dato la vittoria ad una Paganese che mai si sarebbe sognata di vincere al “ Nicola De Simone “ di Siracusa per 3 a 2 se non ci fossero stati errori, anche marchiani, da parte della squadra azzurra nell’approccio alla gara, dall’arbitro che per un certo periodo della gara ha arbitrato a senso unico, e da parte del tecnico azzurro Bianco che ha sbagliato l’impostazione tattica nell’affrontare i campani. Questo groviglio di errori casuali ma concatenati hanno permesso alla Paganese di esprimersi al meglio, e conquistare tre punti che sono oro colato per la loro posizione in classifica. Che per il Siracusa è una giornata negativa lo si vede dal quinto minuto quando l’arbitro assegna un calcio di rigore a favore della Paganese per un presunto fallo di mano di Magnani su cross di Regolanti. In effetti la palla calciata dall’attaccante ex Latina prima colpisce la gamba di Magnani e poi urta sulla mano del difensore. Il primo collaboratore di linea doveva segnalare il non rigore ma l’arbitro decide per il rigore visto che non gli arriva nessuna segnalazione. Il Siracusa cerca di reagire ma Catania sciupa da buona posizione. Nella ripresa dal 10’ al 13’ la Paganese mette a segno due reti con la difesa azzurra non esente da colpe. Mister Bianco inserisce due punte, Sandomenico e Bernardo, ed il Siracusa, pur in dieci per l’espulsione di Daffara, riesce a mette a segno due reti, riaprendo la gara, ma la Paganese fa quadrato attorno alla difesa, e riesce a conquistare i tre punti che gli servono per fare un grosso balzo in avanti in classifica. Per il Siracusa una gara sbagliata sotto ogni punto di vista, meglio non ritornarci sopra, cancellarla subito e mettere testa subito sulla gara di martedì contro la Reggina di mister Maurizi.
TRAPANI – AKRAGAS 1- 0 Il derby siciliano tra Trapani ed Akragas va alla squadra di Calori che vince con un solo gol di scarto ma il risultato non narra il vero divario tecnico tra le due squadre che c’è stato nell’arco dei novanta minuti. I granata nel primo tempo hanno giocato praticamente ad una porta, collezionando una dozzina di conclusioni all’indirizzo del portiere agrigentino Vono. Solo la bravura del numero uno ospite, e alcune imprecisione degli attaccanti locali hanno fatto si che la porta dell’Akragas restasse inviolata per i primi quarantacinque minuti. Nella ripresa la musica non cambia, Trapani proteso in attacco alla ricerca del gol, e Pisani e company chiusi nella propria metà campo. Si è dovuto arrivare al 78’ per vedere la rete dei granata con Silvestri che di testa mette alle spalle di Vono. La reazione dell’Akragas è sterile, e non impensierisce l’ottima difesa granata che riesce a portare a casa tre punti importanti per riprendere il cammino verso i primi posti. Per l’Akragas di Di Napoli il futuro si tinge sempre più grigio, visto che la vittoria manca oramai da sette giornate.
CASERTANA – REGGINA 0 – 0 La Casertana gioca una gara tutta grinta per avere ragione sulla Reggina. La squadra di Maurizi gioca e si difende bene, conquistando alla fine un punto che fa muovere la classifica, e fa proseguire la sua serie positiva. I falchetti hanno giocato per quasi tutta la gara con impegno e determinazione, reclamando anche un rigore non concesso all’8’ per un fallo in area su Carriero. La Reggina poteva segnare al 21’ con Tulissi dopo un batti e ribatti in area, ma l’azione sfuma. Nella ripresa al 56’ il solito Bianchimano si trova la palla del vantaggio tra i piedi ma non riesce a concretizzare. Il finale è un po’ movimentato per un’espulsione per parte, Laezza per i granata, e Alfageme per la Casertana. Nel finale Marotta per i falchetti prova la via della rete ma ancora una volta la palla va fuori lo specchio della porta per pochi centimetri. Alla fine la divisione dei punti accontenta entrambe le squadre.
FRANCAVILLA – CATANZARO 1 – 0 Il Francavilla in casa riesce a vincere e mandare a casa il Catanzaro con le pive nel sacco, dopo una gara giocata bene dai ragazzi di Dionigi. Il Francavilla si è dimostrata squadra pratica ed efficace. Ha puntato tutto sul gol per poi amministrare sapientemente il vantaggio, sfruttando il contropiede. Il Catanzaro ha giocato in modo aperto ma non ha inciso molto, pur avendo spesso il pallino del gioco, nell’area avversaria. Il gol dei padroni di casa arriva quasi subito, al 7’ Maccarrone va in rete di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La squadra di D’Agostino effettua una buona fase difensiva che non permette al Catanzaro di insidiare da vicino Albertazzi. Nella ripresa per i padroni di casa sfuma il raddoppio poiché il palo salva Nordi dalla seconda capitolazione. Nel finale di gara Infantino si fa parare il tiro ravvicinato da Albertazzi che salva rete e risultato.
COSENZA – RANCING FONDI 1- 1 Il Cosenza non riesce a decollare contro il Fondi. La squadra di Braglia gioca bene ma non raccoglie per quello che semina. Al 37’ Mungo realizza un bellissimo gol dopo una triangolazione con Blachet, al limite dell’area lascia partire un forte tiro che s’insacca dall’incrocio dei pali alla destra di Elezaj. Cosenza in vantaggio e controllo del gioco da parte silana. Nella ripresa Quaini per il Fondi al 67’ viene espulso per un fallo su Mungo. Da quel momento nonostante il Fondi in dieci, mette alle corde il Cosenza che riesce a ripartire raramente in contropiede. Al 92’ il Fondi perviene al pareggio con Nolè che dal limite dell’area del Cosenza lascia partire un forte tiro rasoterra che trafigge l’incolpevole Saracco. La divisione dei punti penalizza, ancora una volta il Cosenza che non riesce a vincere una gara per riportarsi fuori dai play-out.
RENDE – SICLULA LEONZIO 1 – 0 Il Rende vince sulla Sicula Leonzio per un gol su punizione del marocchino Laaribi al 34’. La partita era iniziata con la Leonzio giocare in modo vivace in avanti, infatti, alcune incursioni di Arcidiacono e D’Angelo avevo impensierito il numero uno locale Forte. Il Rende partiva in avanti sfruttando le fasce esterne per aggirare l’attenta difesa ospite. Al 34’ il gol di Laaribi che tira di potenza basso, i giocatori della barriera si alzano, e la palla passa sotto ed inganna Narciso che nulla può fare quando vede la palla varcare la linea di porta per l’uno a zero per il Rende. Tre punti per i cosentini ottenuti con il minimo sforzo ma bisogna sottolineare che dopo il gol la reazione della squadra siciliana è stata sterile. Il Rende con questi tre punti va in piena zona play-off, mentre la Leonzio con 12 punti resta nell’ultimo gradino utile per disputare i play-off.
Ha riposato il Monopoli.