Nella seconda giornata del campionato di serie C girone C il Potenza incassa la prima sconfitta allo Zaccheria contro il Foggia, che sogna nuovamente le gesta di Zemanlandia. Pari casalingo per il Picerno contro il Catanzaro, Bari cala il poker sul Monterosi al San Nicola e festeggia la prima vittoria stagionale. Di seguito il report di Pippo Franzò.
MESSINA – PALERMO. 1 – 1 ( giocata sabato )
Dopo quasi 14 anni Messina e Palermo ritornano a giocare in un campionato professionistico. L’incontro finisce 1 a 1 ma non privo di bel gioco e colpi di scena che hanno tenuto il risultato incerto fino alla fine. Si gioca sul neutro di Vibo Valentia per indisponibilità del “Franco Scoglio”. La formazione peloritana era alla ricerca della prima vittoria dopo il clamoroso quattro a quattro contro la Paganese. Il Palermo dopo l’esordio in casa positivo contro il Latina ( 2 a 0 ) cercava una conferma per proseguire bene questo inizio di campionato con un’altra vittoria. Il Messina alla fine si rammarica poiché nei minuti finali ha sciupato la palla gol con Busatto che avrebbe dato la vittoria, mentre da parte ai rosanero pesa come un macigno il rigore fallito da Floriano. I padroni di casa partono in avanti ed entrano subito in partita riuscendo a controllare l’avversario che stenta in difesa, e conclude poco in avanti nella prima parte della gara. Al 47’ il gol realizzato da Balde grazie ad uno svarione di Lancini che mette in condizione l’attaccante senegalese di fare un gol facile. Nella ripresa il Palermo è più attivo nonostante al 50’ Floriano calcia alto un rigore concesso dall’arbitro per una “ cintura “ di Carillo su Luperini in area. La partita si fa maschia, ben sette ammoniti. Il Messina cede sul piano fisico, ne approfitta il Palermo che guadagna campo, e al 65’ riesce ad equilibrare il risultato con il gol di Soleri: l’azione parte da Luperini che mette in area, il portiere rosanero dopo una grande respinta manda la palla sul palo, si avventa l’ex Bari e mette in rete. Raggiunto il pareggio la squadra di Filippi cerca di controllare la gara, mentre il Messina insegue la via della rete che gli consentirebbe di conquistare i tre punti. Minuti finali al cardiopalma: il Messina sciupa da due passi una doppia occasione da rete con Fazzi e Busatto che tirano addosso a Pelagotti da distanza ravvicinata, e subito dopo Brunori grazia il Messina. Alla fine, dopo 5 minuti di recupero, il pareggio soddisfa entrambe le squadre.
CATANIA – FIDELS ANDRIA 2 – 0 ( giocata sabato )
Il Catania cancella il brutto esordio in quel di Monopoli ed in casa riesce a vincere e convincere contro la Fidelis Andria. Il protagonista della giornata è l’attaccante croato Leon Sipos classe 2000 proveniente dallo Spartaks Jurmala, che con una doppietta nel primo tempo chiude i conti con la squadra di Panarelli. Gli etnei hanno controllato la gara sin dalle prime battute. I gol sono arrivati all’8’ con un millimetrico lancio di Ceccarelli sui piedi del croato che solo davanti a Dini centra la porta. La seconda rete arriva due minuti dopo il tempo regolamentare con Sipos che sfrutta un errore di Fontana che gli confeziona l’assist per il secondo gol. Tra il primo ed il secondo gol del Catania, la Fidelis è arrivata vicino alla rete con Bonavolontà che in contropiede impegna seriamente Stancampiano. Il tecnico dei federiciani effettua qualche cambiamento in campo, e gli effetti positivi si notano già al 34’ con Bubas che di testa costringe il portiere etneo ad una plastica parata. Nella ripresa è sempre il Catania a comandare il gioco, mentre la Fidelis rincorre per neutralizzare le incursioni dei rosso azzurri. La terza rete potrebbe arrivare da Provenzano, Biondi e Russotto, ma le conclusioni sono in buona parte neutralizzate dal numero uno Dini. Si chiude l’incontro con una vittoria soddisfacente da parte siciliana che lascia ben sperare per il futuro.
PICERNO – CATANZARO 0 – 0 ( giocata sabato )
Il neo promosso Picerno mette a freno le velleità del Catanzaro che riesce a bloccarlo sul nulla di fatto dopo novanta minuti giocati bene con marcature, e coperture indovinate dal tecnico Palo, squalificato, al suo posto in panchina Langella. Il Catanzaro non ha fornito una buona prestazione poiché il tecnico Calabro ha puntato insistentemente sempre sullo stesso modulo di gioco. Ha attuato un lungo e continuato possesso palla ma senza mai pungere la difesa del Picerno. Le azioni pericolose sono arrivate da palle inattive come quella di Bombagi che su punizione costringe Albertazzi ad una strepitosa parata. Ancora da palla inattiva Vandeputte esalta la prestazione del portiere del Picerno che di pugno respinge il suo tiro, e subito dopo para il colpo di testa di Vazquez. Il Picerno al 40’ potrebbe passare in vantaggio su una punizione battuta di potenza da Pitarresi da oltre 40 metri, ma Branduani, pur sorpreso dal tiro, riesce con un balzo a deviare la sfera in angolo. Calabro vuole vincere la partita ed inserisce al fianco dell’ex attaccante del Teramo anche Cianci ma l’ex Bari riesce a concludere ben poco, se non un cross in area che diventa facile preda di Albertazzi. Alla fine dell’incontro la squadra rosso blu conquista meritatamente un punto, mentre il Catanzaro dovrebbe rivedere gli schemi tattici per modificarli a secondo dell’avversario che incontra, trovando un’alternativa al modulo tattico iniziale. Insistere a giocare sempre allo stesso modo per trovare la via della rete a volte può essere deleterio, e si rischia di subire anche la sconfitta.
JUVE STABIA – AVELLINO 0 – 0 ( giocata sabato )
La Juve Stabia gioca meglio dell’Avellino ma il risultato resta inchiodato sul nulla di fatto fino a gara. La squadra di Novellino sembra già entrata in clima campionato per aver mostrato gioco, carattere, e una buona tenuta sul campo, e per essere andati piu’ volte vicino al gol. L’Avellino è sembrato privo di un gioco, e diversi giocatori devono ancora entrare nei meccanismi del gioco voluto dal tecnico toscano. La difesa irpina con affanno ha cercato di chiudere gli spazi, come al 44’ con il portiere che è dovuto intervenire di piede su un tiro ravvicinato di Bentivegna. Nella ripresa comandano sempre il gioco i padroni di casa, e al 56’ Della Pietra, subentrato ad Eusepi infortunato, manda la sfera di poco fuori. Il pressing delle vespe porta al 64’ Panico a sfiorare la rete con un violento tiro che lambisce l’incrocio dei pali. La reazione dell’Avellino è blanda, e non ha una continuità da tenere sulla corda la difesa gialloblù. Si fanno vedere in avanti gli ospiti al 72’ con D’Angelo e poi Silvestri ma Sarri che gli nega il gol con due interventi eccezionali. Al 77’ viene espulso Aloi ed il tecnico della Juve Stabia cerca di sfruttare la superiorità numerica per andare a rete, effettuando dei cambi. La difesa biancoverde regge bene fino alla fine. Un pareggio che sicuramente sta stretto alle vespe, mentre per l’Avellino è un punto d’oro visto quello che hanno fatto vedere in campo.
LATINA – PAGANESE 2 – 0 ( giocata Sabato )
Il Latina vince per 2 a 0 al “ Francioni “ contro una Paganese che non hanno mai dato l’impressione di poter comandare i giochi, anzi il Latina puo’ dolersi per non aver saputo segnare la terza rete con tutte le occasioni che ha avuto. La doppietta di Carletti, un gol per tempo, ha permesso ai pontini di giocare con tranquillità ed avere la meglio sulla squadra di Di Napoli che sembrava la copia sbiadita di otto giorni addietro quando riuscì nell’ardua impresa di rifilare tre reti al Messina nell’arco di di trenta minuti, e chiudere l’incontro con un insperato 4 a 4.
Parte bene la Paganese con Tissone che prova i riflessi di Cardinale che blocca con sicurezza. Al 7’ ancora l’ex Taranto che serve Diop che saetta in porta, la palla si perde di poco sul fondo. Il Latina prende il gioco in mano e dopo qualche tentativo andato a vuoto, al 15’ segna la rete del vantaggio con Carletti che realizza dagli undici metri, grazie ad un rigore assegnato dall’arbitro per fallo di Manarelli su Mascia. Sulle ali del gol realizzato la squadra laziale costruisce alcune palle gol ma non trova il colpo finale del KO. Timida reazione dei nerostellati con Volpicelli al 39’ ma il suo tiro debole e finisce fuori. Dopo qualche minuto ancora la Paganese con Murolo che buona posizione di testa manda tra le braccia del portiere Cardinale. Nella ripresa è ancora la Paganese che parte in avanti ma al 53’ Guadagni tira fuori, al 56’ il colpo di testa di Diop finisce fuori. Al 58’ arriva il raddoppio del Latina sempre con Carletti a coronamento di una bella azione di contropiede di Mascia che scambia con Di Livio che anticipa il portiere e serve l’ex Carpi che non ha difficoltà a mette in rete. Il forcing finale degli ospiti è controllato agevolmente dall’attenta difesa del Latina. A fine gara il tecnico della Paganese viene sollevato dall’incarico, e dopo qualche ora la società presenta il nuovo allenatore : Gianluca Grassadonia.
CAMPOBASSO – TARANTO 0 – 1 ( giocata sabato )
Tra Campobasso e Taranto una gara molto equilibrata, soltanto nella ripresa l’espulsione di Fabriani rompe gli equilibri ed i padroni di casa incassano il gol di Giovinco che porterà tre punti importanti alla squadra di Laterza. La gara : subito occasione per Saraniti che prende il palo ma il gioco era fermo per off side. Al 4’ ancora l’ex attaccante del Palermo per Giovinco che tira a pelo d’erba, para il portiere. Al 10’ si fanno vedere i padroni di casa con Bontà che da fuori area lascia partire un siluro
a mezz’altezza, vola Chiorra e devia in corner. Dopo circa 18 minuti, il tecnico del Taranto cerca di far salire la squadra per mettere pressione alla difesa del Campobasso ma con pochi risultati. Al 19’ il Campobasso vicino al gol con Candellori ma i riflessi di Chiorra evitano la rete. Dopo un buon avvio del Campobasso il match si fa un po’ più equilibrato, e alla distanza il Taranto conquista terreno in avanti. Al 44’ Parigi non sfrutta in pieno il cross preciso in area, e di testa manda sopra la traversa. Nella ripresa Diaby, il difensore del Taranto, un po’ nervoso commette due falli a breve distanza, e costringe l’arbitro ad ammonirlo. Al 51’ Fabriani si fa espellere per fallo intenzionale su Saraniti. Campobasso in 10 uomini. Il Taranto spinge in avanti per sfruttare la superiorità numerica, e al 56’ Saraniti tira di prima intenzione, ma la schiena di Dalmazzi smorza il tiro. Un minuto dopo arriva la rete per il Taranto per opera di Giovinco che vede il cross in area di Bellocq, s’incunea in mezzo a due difensori e di testa manda la palla nell’angolino destro del portiere. In pochi minuti tutto cambia a favore dei rossoblù, prima con un giocatore in più, poi il cambio che permette a Giovinco di segnare, e poi la rapidità nell’esecuzione del gol dell’ex Renate. Le due squadre hanno giocato a centrocampo ma il Taranto è riuscito a controllare il gioco avversario, e portare a termine una gara vittoriosa che l’ha visto nel primo tempo un po’ in difficoltà ma nella ripresa anche con le citate circostanze a favore è riuscita a portarsi a casa tre punti importanti.
BARI – MONTEROSI TUSCIA 4 – 0
Il Bari deve aspettare fino al 42’ per sbloccare il risultato contro la matricola Monterosi Tuscia che hanno saputo tenere testa al più quotato Bari a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Nella ripresa tutto è stato più facile per i galletti grazie l’ispirazione di D’Errico che mette lo zampino in quasi tutte le reti successive al gol di Di Cesare. La squadra pugliese guidata da Mignani ha una rosa abbastanza ampia che gli permette di cambiare giocatori in campo senza che la qualità ne risenta. Il Monterosi ha retto finché ha potuto, ma subito il gol ha lasciato spazio al gioco alla tecnica dei giocatori baresi che sin dalle prima battute del campionato faranno la differenza, e sicuramente potranno dire la loro per la promozione diretta in serie B. Parte forte il Bari con D’Errico che sugli sviluppi di un corner tira alto sopra la traversa. I galletti amministrano il gioco ed il possesso palla, ma al 10’ il Monterosi prova ad andare in avanti, nessun problema per Frattali. Passano pochi minuti ed è ancora D’Errico a tirare in porta da buona posizione, il tiro è debole, para Marciano’. Si gioca con gli ospiti che riescono a contenere l’offensiva barese. Al 42’ Il difensore e capitano del Bari rompe gli equilibri con un bellissimo gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maita, Di Cesare colpisce al volo la sfera, e batte Marcianò. La ripresa sarà quasi tutta di marca biancorossa che realizzerà ben tre reti. Inizia al 48’ Antenucci che tira debolmente verso il portiere laziale, nulla di fatto. Un munito dopo D’Errico da uno spunto personale non riesce a concludere come dovrebbe. Al 54’ arriva la seconda rete per opera di Cheddira che riceve un passaggio millimetrico dall’ex Monza D’Errico. e batte di nuovo Marcianò. Passano appena tre minuti ed il Bari va in gol con un rigore battuto da Antenucci, per fallo di Piroli su D’Errico in piena area di rigore. Il Monterosi è in bambola, e non riesce a costruire un’azione offensiva in modo pungente. Il Bari spinge in avanti, e ad otto minuti dalla fine ottiene un altro rigore per fallo in area di Mbende su Scavone. Dagli undici metri tira Simeri, entrato un minuto prima, e trasforma il rigore. Per oggi puo’ bastare contro un avversario che per oltre quaranta minuti iniziali aveva tenuto bene. La squadra laziale non deve demordere, non sono queste le partite da vincere ma bensì altre con squadre alla loro portata.
TURRIS – MONOPOLI 1 – 2
Inizio scioccante per i corallini che dopo appena sette minuti si trovano sotto di due reti contro un Monopoli bravo ad ipotecare la vittoria, e ritrovarsi a fine gara in testa alla classifica dopo due giornate. Al via subito la rete del Monopoli per la “ frittata” di Perina che nel rilancio colpisce Starita che lo stava contrastando, facile depositare in rete per l’ex punta della Casertana. Al 7’ arriva la seconda rete sempre su assist dell’attaccante napoletano che pennella dalla bandierina un cross per la testa di Arena che non trova difficoltà a mettere alle spalle di Perina. Non finisce qui perché è sempre lo scatenato Starita che all’11’ per poco non segna la terza rete, e al 31’ Perina salva dalla terza capitolazione la sua squadra per aver deviato in angolo un rigore battuto sempre dalla punta biancoverde, il rigore è concesso dall’arbitro per un fallo di Lorenzini su D’Agostino. La Turris è frastornata dal gioco avversario, e non riesce a recuperare. Nella ripresa Caneo spinge la Turris in avanti alla ricerca del gol che potrebbe aprire la gara. Al 66’ un tiro dalla lunga distanza di Tascone che sorprende Loria in netto ritardo ed è 2 a 1, e gara tutta da giocare per i rosso corallo. Ancora Perina, in giornata negativa, sbaglia un passaggio, e mette Grandolfo in condizione di segnare, ma si riscatta con una bella parata. La Turris attacca a testa bassa ma l’azione piu’ limpida capita al Monopoli con il duo Starita – Grandolfo all’80’ ma fortunatamente l’attaccante ex Legnano Salus manda fuori. Nei minuti finali i ragazzi di Colombo controllano adeguatamente le incursioni dei padroni di casa. Dopo 4 minuti di recupero si chiude la gara con la vittoria sofferta ma meritata del Monopoli che adesso si trova in testa alla classifica.
FOGGIA – POTENZA 4 – 1
Il Foggia si presenta allo Zaccaria in versione Zeman: gioco, gol e divertimento per i 2500 tifosi presenti in tribuna. Il Potenza ha tenuto bene nella prima parte della gara quando all’8’ ha annullato il vantaggio di Ferrante al 4’ scaturito da un’azione globale che sembrava presa in prestito dalla playstation: azione tutto di prima con cross dalla destra in area per il colpo di testa vincente di Ferrante. Passano pochi minuti e Ferrante sciupa la doppietta ben servito da Markic, facendosi parare il tiro da Marcone. Al 35’ il Potenza vicino al pareggio con Coccia ( ex di turno ) ma la palla va sopra la traversa. Nella ripresa al 53’ arriva il pareggio di Ricci che di contro balzo tira forte in rete, la palla carambola sul palo e s’infila alla destra di Alastra. La squadra di Zeman trova subito la rete del vantaggio con Petermann che da fuori area lascia partire un violento tiro che s’insacca all’incrocio dei pali con il portiere immobile. Al 72’ ancora in gol il Foggia con Merkaj che di piatto non ha problemi a battere il portiere da due passi. Il quarto gol arriva al 75’ con Curcio che con il tap-in anticipa Marcone e mette in rete. A fine gara Zeman sottolinea che non bisognava prendere il gol. Vero che con l’età che avanza si diventa più esigenti……
V. FRANCAVILLA- VIBONESE 1 – 0
Il Francavilla batte la Vibonese per 1 a 0 grazie al gol di Danilo Ventola al 20’: il gol nasce da un assist di Maiorino per Ventola che con un perfetto tiro dalla distanza buca il portiere ospite Mengoni. Partono subito in avanti gli ospiti attuando un pressing alto, mentre i padroni di casa puntano tutto su Ventola, titolare dal primo minuto, che funge da torre per la manovra offensiva. Il primo tiro verso la porta della Vibonese è di Franco, ma va fuori. Al 15’ Maiorino non arriva al tap-in vincente, e l’azione sfuma, ma è l’apertura al vantaggio che arriva al 20: Maiorino approfitta di uno svarione difensivo avversario, ne approfitta per entrare in area e servire Ventola fuori area, il difensore ex Pescara, scaglia un destro rasoterra che non lascia scampo a Mengoni. La Vibonese cerca di reagire ma la difesa del Francavilla si chiude bene, e si arriva alla fine del primo tempo senza ulteriori emozioni da entrambe le parti. Nella ripresa i ragazzi di Taurino partono con una certa intensità sulla fascia sinistra con il centrocampista ghanese Enyan Elimellch, ex Chievo Verona, che crea scompiglio nella difesa ospite. I calabresi provano ad andare in avanti dalle parti di Nobile ma il tiro di Senese va fuori. Il Francavilla controlla bene la gara chiudendo l’incontro con un’ottima vittoria, portando in classifica i primi tre punti.
Nella foto Zeman in uno scatto di Pippo Franzò e una fase del match Foggia-Potenza