La 21^ giornata del campionato di serie il Lecce conquista un punto prezioso a Trapani e guadagna un altro punto sul Catania, clamorosamente battuto in casa dalla Casertana. Nell’ultima sfida del 2017 brilla anche il Matera, che regala ai suoi appassionati il sesto risultato utile consecutivo con la quarta vittoria interna di fila sul proprio campo. Di seguito il report sulla 21^ giornata a cura di Pippo Franzò.
TRAPANI –LECCE 1 – 1 Il Big Match della XXI giornata nel girone C anticipato a venerdì tra Trapani e Lecce è finito con la divisione dei punti. Una bella partita quella disputata in campo dalle due squadre, con un pubblico corretto sugli spalti. Non si può dire altrettanto per una piccola frangia di pseudo tifosi che il giorno prima avevano mandato in frantumi i vetri del pullman del Lecce. Gara interessante quella giocata al Provinciale tra due squadre che aspirano alla promozione diretta in serie B. Si gioca a tutto campo con affondi da entrambe le parti. Al 5’ Mancosu rompe gli equilibri poiché va a segno dalla lunga distanza con un forte tiro di destro che chiude la sua corsa nell’angolino alto alla destra di Furlan nonostante il vano tentativo del portiere di intercettare il tiro. Qualche azione offensiva di Torremino mette in affanno la difesa granata. Al 34’ il Trapani perviene al pareggio: cross dalla sinistra per Murano che anticipa il suo difensore, e l’uscita azzardata di Perucchini in area. La palla danza a pochi metri dalla porta con l’attaccante granata che è lesto a mettere in rete con una semirovesciata. La gara s’infiamma e le due squadre spingono in avanti alla ricerca del gol della vittoria. Al 60’ Marras in area per poco non sorprende il numero uno ospite con un pallonetto che sfiora il palo destro. Al 68’ il Lecce in avanti tenta la via del gol ma una serie di rimpalli a pochi metri dalla porta non danno l’effetto sperato poiché para Furlan. Al 70’ Evacuo finisce a terra dopo uno scontro aereo con Cosenza in piena area ma per l’arbitro è tutto regolare. Si gioca a viso aperto, e Marras per il Trapani, e Torromino per il Lecce hanno le occasioni migliori per cambiare il risultato, ma le loro conclusioni o non inquadrano lo specchio della porta, oppure i portieri riescono a neutralizzare le insidie. Al 95’ si chiude la partita ben giocata dalle due squadra, lasciando invariate le loro posizioni di classifica: il Lecce di Liverani primo a 45 punti, mentre il Trapani di Calori al terzo posto con 37 punti.
CATANIA – CASERTANA 1 – 2 Il Catania fallisce l’ennesimo appuntamento per accorciare sulla capolista, facendosi superare in casa dalla Casertana. Una sconfitta che lascerà sicuramente molti dubbi e si spera senza strascichi, anche se i tifosi a fine gara hanno contestato aspramente la squadra. La partita tatticamente l’ha impostata bene il tecnico ospite D’Angelo, mettendo in campo Padovan, giovane ventitreenne interessante, al posto del cannoniere Alfageme, e l’ex maceratese Turchetta che ha creato spesso superiorità nella zona centrale del campo. Dopo 6’ la Casertana passa in vantaggio con Padovan che dal limite dell’area lascia partire un tiro chirurgico che chiude la sua corsa alle spalle di Pisseri, con ben cinque difensori etnei attorno all’attaccante. Al 13’ è sempre l’ex juventino del settore giovanile che viene lanciato sull’out destro, non scatta la trappala del fuori gioco del Catania, che in diagonale di sinistro segna la seconda rete per gli ospiti.
Il Catania reagisce, e dopo alcuni minuti va a segno con Giuseppe Fornito che si presenta tutto solo in area e buca Cardelli in uscita. Si riapre la partita ed il Catania tenta il tutto per tutto spingendosi in avanti. Al 55’ punizione di Mazzarani ma il numero uno ospite si supera e devia la sfera. La Casertana punta tutto sul contropiede, e all’83’ Marotta, subentrato a Turchetta alla mezz’ora della ripresa, in area da posizione decentrata tira un perfetto sinistro che fa la barba alla base del palo alla sinistra di Pisseri. All’86’ Padovan a centrocampo elude il suo diretto avversario ed appena in area tira di potenza ma centrale, il tiro è facile preda del portiere etneo. Dopo quattro minuti di recupero il signor Camplone di Pescara chiude le ostilità. Per il Catania un’amara sconfitta che sarà vagliata attentamente dall’amministratore delegato Pietro Lo Monaco in queste settimane di sosta. Non è da esclude che la panchina del tecnico Lucarelli possa essere messa in discussione. La ripresa del campionato vedrà la domenica del 21 gennaio la gara tra Lecce e Catania.
MATERA – SICULA LEONZIO 2 – 0 Il Matera vince contro la Sicula Leonzio ma fatica più del dovuto per l’ottima disposizione tattica messa in campo dai siciliani. I padroni di casa partono con sette giocatori assenti importanti, ma da più settimane non è una novità, come Strambelli squalificato. Si sblocca subito il risultato al 7’ con Maimone che in area avversaria riprende un rinvio e mette in rete per l’1 a 0. Reagisce la Leonzio e al 18’ la difesa materana pasticcia un po’, interviene Scognamillo che manda in corner. Al 20’ De Falco lancia Angelo in profondità, il difensore brasiliano fa una sgroppata di quaranta metri palla al piede, appena in area non riesce a concludere. Al 30’ punizione di Bollino da buona posizione, il tiro si perde alto sopra la traversa. Ancora Bollino al 40’ che da fuori area lascia partire un forte tiro ma trova pronto Golubovic che rinvia. Nella ripresa la Leonzio si fa più intraprendente e si propone in avanti con Gammone e Arcidiciacono. Il portiere sloveno del Matera si esibisce in due spendite parate, salvando cosi il risultato. All’86’ Corado ha l’opportunità di chiudere la gara ma non riesce a controllare la sfera per la tempestiva uscita del portiere Narciso. Nei sei minuti di recupero succede un po’ di tutto, prima la Leonzio che colpisce la traversa, poi una bella giocata di Casoli, che in velocità dal centrocampo semina alcuni avversari, e si presenta in aera per il tiro ma viene atterrato ed è rigore. Dagli undici metri tira l’ex Como ma Narciso pur se spiazzato riesce a respingere con il piede. Negli ultimi minuti anche il portiere ospite si spinge in avanti alla ricerca del gol del pareggio ma a centrocampo Casoli riesce a conquistare palla e ad involarsi verso la porta avversaria sguarnita. Appoggiare in rete la palla del 2 a 0 definitivo è un gioco da ragazzi.
Il Matera conquista la quarta vittoria consecutiva in casa, e continuare il filotto positivo senza subire sconfitte da sei gare. Sicuramente i ragazzi di Auteri sono in ripresa, e la sosta risulterà utile per recuperare qualche giocatore, per poi ripartire bene nella seconda parte del campionato.
FIDELIS ANDRIA – SIRACUSA 2 – 0 Il Siracusa perde allo stadio degli Ulivi di Andria per 2 a 0 nei minuti finali della gara. Gli azzurri hanno giocato bene per buona parte della gara, mantenendo il controllo della palla e del gioco ma non sono quasi mai riusciti ad impensierire seriamente Maurantonio. L’Andria ha sfruttato molto le ripartenze, affidandosi alle giocate di Scaringella che è stato il più incisivo dei biancoazzurri. Al 32’ è proprio l’ex attaccante di Corato che dal limite dell’area in semi girata riesce a spaventare Tomei, ma la palla finisce di poco sul fondo. Al 50’ Toscano ruba palla sulla tre quarti e s’invola in area ma il suo tiro viene respinto dal numero uno dell’Andria. All’82’ l’Andria passa in vantaggio: Curcio sulla sinistra crossa in area, Rada si coordina per il tiro in porta ma ne esce un passaggio per Quinto che da due metri dalla porta beffa Tomei. All’86’ ancora Quinto di testa impegna seriamente Tomei che devia in angolo. Nei titoli di coda arriva il secondo gol per un disimpegno errato della difesa aretusea. Cross da sinistra per Croce che anticipa il suo diretto avversario e di prima intenzione trafigge l’incolpevole numero uno azzurro. Un risultato che alla fine premia la squadra che ci ha creduto di più alla vittoria. Il Siracusa non è riuscito a coniugare al possesso palla la spinta offensiva per ottenere il gol.
Ai fini della classifica per il Siracusa cambia poco, visto che è ancora saldamente al quarto posto, anche se Matera e Rende incalzano, mentre per i pugliesi è una vittoria salutare visto che sono riusciti a lasciare il penultimo posto in classifica.
CATANZARO – REGGINA 0 – 1 La Reggina sbanca il Ceravolo di Catanzaro, e porta a casa tre punti importanti per la classifica e per avere superato la crisi che si prolungava da più di due mesi. I ragazzi di Maurizi hanno giocato una gara perfetta, esprimendo una superiorità in campo evidente. Il Catanzaro nella prima parte della gara non ha giocato con convinzione, e non è riuscito ad impostare il gioco offensivo degno di nota. La Reggina, forte del suo attaccante Bianchimano è riuscito ad andare a segno proprio con l’attaccante milanese al 52’ che con un forte tiro buca Nordi. La reazione del Catanzaro tarda a venire, e la Reggina controlla la gara riuscendo a bloccare le fonti del gioco avversario. Solo nel finale il Catanzaro ha avuto delle buone occasioni per riacciuffare il pareggio ma l’ottima giornata di Cucchietti non ha permesso a Zanini e Onescu di andare a rete. Da segnalare anche un palo di Riggio. Alla fine il successo granata ci sta tutto per come ha giocata la gara sin dall’inizio. Il Catanzaro ha un rendimento incostante, e la sua posizione in centro classifica lo dimostra.
MONOPOLI – RACING FONDI 1 – 0 Il cambio di panchina porta bene al Monopoli che si aggiudica l’incontro con il Fondi anche se con un rigore nei titoli di coda. Giuseppe Scienza, che sostituiva Tangorra sulla panchina biancoverde, ha attuato una piccola rivoluzione nella formazione da opporre ai laziali, lasciando in panchina i due attaccanti di punta Paolucci e Genchi, poi inseriti nella ripresa che hanno alla fine determinato la vittoria. Ad inizio gara il Monopoli va vicino al gol con lo sloveno Mavretic. Il Fondi riesce a contenere bene il gioco avversario, e per buona parte della partita sembra dominare la gara. I laziali non hanno saputo sfruttare bene il calo del Monopoli verso la fine della prima parte della gara. Nella ripresa Scienza ha inserito i pezzi da novanta che in attacco hanno poi fatto la differenza. Paolucci nei minuti finali si procura il rigore, ed il suo compagno di reparto Genchi realizza per l’1 a 0 finale. A fine gara il tecnico di Domodossola ha precisato che la vittoria è da condividere con Tangorra, tecnico uscente dei biancoverdi.
PAGANESE – COSENZA 0 – 2 Il lavoro di Braglia alla lunga si vede. Quarta vittoria consecutiva da parte del Cosenza in quel di Pagani che non riesce a vincere in casa. Il Cosenza ha giocato una gara perfetta sotto il profilo tattico, riuscendo a segnare un gol per tempo, mettendo in risalto gli aspetti negativi della squadra di Favo. Vanno subito in vantaggio gli ospiti con Bruccini al 9’ che in semi girata lascia partire un forte tiro che fa secco Gomis. La Paganese cerca di reagire ma purtroppo vengono fuori i limiti offensivi della squadra e il Cosenza controlla la gara senza disdegnare qualche puntata offensiva. Nella ripresa non cambia la fisionomia del gioco, e al 68’ il Cosenza raddoppia con D’Orazio che in piena libertà riesce a siglare la seconda rete per il Cosenza. Paganese sempre più giù in classifica, al penultimo posto, mentre per il Cosenza un sesto posto ampiamento meritato, difficile da pensare per i supporters rossoblù dopo il disastroso inizio di campionato.
RENDE – AKRAGAS 2 – 0 Il Rende di Trocini chiude l’anno solare 2017 con una bellissima vittoria sull’Akragas per 2 a 0. Il punteggio non deve trarre in inganno, poiché se il portiere Vono, il miglior giocatore degli ospiti, non avesse sfoderato almeno 4/5 parate superbe, la squadra di Di Napoli avrebbe sicuramente subito un passivo più pesante. La squadra calabra è un’altra rivelazione di questo campionato, dopo il ritorno nei professionisti ed adesso conquista meritatamente un quinto posto che li rilancia alle spalle delle big del campionato. Neppure due minuti di gioco ed ecco che il Rende passa in vantaggio con Franco. L’Akragas cerca disperatamente di contrastare i biancorossi ma è tutto inule poiché i padroni di casa prendono il comando del gioco ed impostano la partita tatticamente bene. Nella ripresa al 50’ Rossini sigla il gol sicurezza, e nonostante il risultato messo in cassaforte, i padroni di casa continuano ad attaccare. Il portiere Vono per i siciliani si supera in diverse occasioni, negando la terza e forse quarta rete per il Rende. A fine gara un applauso da parte dei tifosi verso i loro beniamini che fino a questo momento si sono comportati ottimamente. L’Akragas rimane sempre più isolata all’ultimo posto con sei punti di distacco sulla Paganese che ha perso in casa. La sosta di tre settimane potrebbe portare cose nuove per la società agrigentina a partire dall’insediamento in società di gente nuova che porterebbe nuova linfa oltre che morale anche economica.
FRANCAVILLA – BISCEGLIE 0 – 0 Il derby pugliese finisce con il nulla di fatto. Divisione dei punti in una gara che alla fine accontenta più il Bisceglie che il Francavilla. La squadra di D’Agostino con Albertini ha avuto due volte la possibilità di passare in vantaggio. Il primo tiro si stampa sul palo a portiere fuori causa. Nella ripresa Azzi per gli ospiti impensierisce il portiere Battaiola ma senza esito. Poi ancora per i locali sempre Albertini sfiora il gol del vantaggio ma il suo tiro è debole e si perde sul fondo. I ragazzi di D’Agostino in avanti non riescono a segnare per la seconda volta di fila. Il punto conquistato porta comunque Albertini e compagni la squadra al sesto posto, mentre per il Bisceglie è in zona play-off anche se relegata ai margini.
Ha riposato la Juve Stabia.
Auguri di buon anno da Pippo Franzò e dalla redazione di SassiLive.it