Nella prima giornata del primo turno play-off di serie C girone C spicca la vittoria esterna del Foggia sul campo del Catania. Il Palermo si sbarazza del Teramo mentre la Casertana blocca sull’1-1 la Juve Stabia nella sfida giocata sul campo delle vespe. Di seguito il report di Pippo Franzò.
PALERMO – TERAMO 2 – 0
Il Palermo supera il Teramo per 2 a 0 con un rigore messo a segno da Floriano all’8’, e una sforbiciata sotto porta di Luperini allo scadere dei primi quarantacinque minuti di gioco. Rosaneri dinamici sin dall’inizio gara, e con la giusta mentalità di chi vuole vincere la partita da subito senza fare calcoli.
Il gol del vantaggio è arrivato quasi subito con un rigore assegnato dall’arbitro per un mani di Lasik, in area, su tiro di Valente. Dagli undici metri trasforma Floriano, e cambia decisamente l’andamento dell’incontro. Per il Teramo adesso superare il turno si fa sempre più difficile visto che occorrono due gol, mentre per il Palermo serve amministrare il vantaggio da favoriti. Si chiude il primo tempo con il Palermo che si avvia negli spogliatoi con la cognizione di avere un grosso vantaggio sugli avversari. Nella ripresa cambia l’atteggiamento tattico del Teramo, e ci vuole il miglior Pelagotti per salvare la porta dal gol che avrebbe potuto riaprire il match, con tre interventi strepitosi su Bombagi, Costa Ferreira e Santoro.
La partita: Parte subito in avanti il Teramo ma non impensierisce più di tanto i ragazzi di Filippi che già al 4’ con Valente procura la prima emozione con un lancio lungo per Kanoute che viene tradito dal rimbalzo, e perde l’attimo giusto. All’8’ il rigore per il Palermo: lancio di Kanoute sul secondo palo per Valente che tira di prima intenzione, il suo tiro viene intercettato dal braccio largo di Lasik, e per l’arbitro è rigore. Dal dischetto tira l’attaccante italo-tedesco Floriano con un tiro a mezz’altezza centrale con Lewandowski che si tuffa alla sua destra. Vantaggio per il Palermo, e morale alle stelle da parte dei giocatori, che riescono a chiudere bene tutti i varchi nonostante la reazione furiosa degli abruzzesi. Due minuti più tardi entra Saraniti al posto di Rauti uscito per infortunio. Si fa vedere il Teramo in avanti, al 13’ bel lancio in area per Bombagi ma l’anticipo di Accardi spegne l’azione dei biancorossi. Al 18’ una punizione di Costa Ferreira finisce sul fondo. Al 23’ azione del Teramo che viene fermata dalla difesa del Palermo che rilancia per Floriano ma non trova l’attimo giusto per servire in buona posizione Kanoute, e l’azione sfuma. Ancora gli ospiti a rendesi pericolosi al 32’ con Bombagi che cercava di mettere una buona palla per il portoghese Costa Ferreira a due passi dalla porta ma l’intervento di De Rose blocca l’azione. Al 44’ la seconda rete per il Palermo; l’azione parte dalla sinistra con un traversone di Saraniti per Luperini, che spalle alla porta nell’area piccola, riesce a fare una sforbiciata mettendo la palla alla destra del portiere polacco che riesce a smanacciare la sfera ma non può evitare la rete. Si chiude il primo tempo con 2’ di recupero.
Nella ripresa già al 46’ Bombagi su punizione impegna Pelagotti. Ancora il Teramo in avanti al 49’ sempre con l’attaccante sardo che dalla lunga distanza lascia partire un insidiosissimo tiro che Pelagotti sventa in angolo. Al 56’ bellissima risposta del portiere rosanero che devia in angolo su una staffilata da 25 metri di Costa Ferreira. Ancora l’attaccante ex Trapani ci riprova con un bolide da fuori area, respinge il numero uno rosanero. Il tecnico Paci spinge i suoi in avanti alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita. Il Teramo non molla, e al 76’ bella conclusione di Santoro ma trova ancora l’ottimo intervento di Pelagotti che si distende e respinge. Un minuto dopo ancora palla gol per gli ospiti che con Bombagi sfiorano il gol. Il Palermo tiene in difesa grazie anche alla giornata superlativa del portiere ex Empoli. Il finale è ancora più difficile per il Teramo che non riesce a chiudere in gol. Dopo cinque interminabili minuti di recupero, il triplice fischio del signor Marini di Trieste, sancisce la fine dell’incontro. Adesso per il 2° turno i rosanero dovranno affrontare in trasferta la Juve Stabia che ha pareggiato con La Casertana.
CATANIA – FOGGIA 1 – 3
Il Catania gioca bene per i primi trenta minuti, sciupa alcune palle gol clamorose, e dopo la prima rete di Baldè per i rossoneri, si scioglie come neve al sole. Gli etnei lasciano mestamente i play-off, e lasciano proseguire il Foggia negli spareggi al secondo turno, che per un caso del destino, li porta ad affrontare i “cugini“ del Bari. Importante, e decisiva è stata la doppietta dell’attaccante foggiano Ibourahima Baldè, senegalese, nato a Barcellona (Spagna), e di proprietà della Sampdoria, che ha messo in mostra ottime qualità tecniche. Gioco veloce, bene con entrambi i piedi, e ottimo nel tiro dalla lunga distanza. Destinato in futuro a calcare stadi più prestigiosi. Il gol siglato da Curcio ha subito messo in ginocchio gli etnei. Il gol di Maldonado sembrava che dovesse riaprire la partita, ma il Foggia è riuscito ad avere un approccio alla gara, dopo la non buona parte iniziale, a giocare con più lucidità, e alla fine si è rivelato più concreto negli ultimi venti metri. Per il Catania il futuro diventa sempre più nebuloso per quando riguarda la vendita della società all’avvocato statunitense Tacopina, poiché la sua proposta per rilevare il club etneo non è quella che la SIGI, (Sport Investment Group Italia) proprietaria del Catania calcio, si attendeva.
La partita: Il Catania parte bene, e al 1’ un tiro dalla distanza di Maldonado mette in difficoltà Fumagalli che devia in corner. All’8‘ punizione per gli etnei con Maldonado, allontana Fumagalli, riprende il centrocampista ecuadoregno e manda fuori. Al 13’ ancora il Catania sotto porta foggiana: bella azione Giosa-Calapai-Dall’Oglio con tiro finale di poco fuori del centrocampista messinese. Si ripete ancora Dall’Oglio al 16’ su invito di Welbeck, palla fuori di un soffio. Il Catania pressa alla ricerca del gol ma le conclusioni si perdono fuori dallo specchio della porta foggiana. Al 18’ Reginaldo tira di potenza, il portiere devia in corner. Al 27’ si va avanti il Foggia con Curcio che in area viene fermato da Pinto. Passano alcuni minuti, 35’, e i rossoneri vanno in gol con Baldè che superato Silvestri in area, tira un perfetto diagonale di sinistro che fa fuori Martinez per lo 0 a 1. Il Catania sembra accusare il colpo, e lascia troppo spazio all’avversario che si proietta in avanti, e al 41’ un colpo di testa di Rocca impegna Martinez che vola e manda in angolo. Al 44’ ancora il Foggia pericoloso con Curcio lanciato a rete, anticipo provvidenziale di Giosa.
Nella ripresa al 49’ il Catania reclama un rigore ai danni di Sarao che viene atterrato in area, l’arbitro lascia correre per il vantaggio, ma il tiro di Calapai viene deviato in angolo dall’estremo difensore ospite. Al 51’ ancora il Catania spreca una doppia occasione da rete: un tiro di Reginaldo sembra andare in fondo alla rete, ma Fumagalli miracolosamente respinge, riprende Maldonado che tira dalla distanza da fuori area, la palla centra in pieno il palo con il portiere battuto. Al 53’ arriva la seconda rete del Foggia con Curcio che supera Silvestri in velocità, e si presenta davanti a Martinez che viene superato con la palla che entra in rete. La reazione del Catania è immediata, e dopo 2’ Maldonato va a segno direttamente su punizione per l’ 1 a 2. Si può riaprire la partita, ed il tecnico Baldini effettua due sostituzioni: entrano Di Piazza e Manneh ed escono Piccolo e Dall’Oglio. Neppure il tempo di organizzarsi tatticamente per il Catania, ecco che arriva la terza rete al 70’ con Baldè che lanciato da Curcio fa trenta metri in velocità, entra in area e di destro fulmina Martinez che aveva accennato l’uscita. Il Foggia con un perfetto equilibrio tattico a centrocampo è riuscito ad imporsi in avanti grazie alle prodezze tecniche di Balde, e al gioco rapido di Curcio. Dopo cinque minuti di recupero si chiudono le ostilità, con il Catania eliminato al primo turno da un Foggia pungente. Da domani il Foggia inizia a lavorare per affrontare il derby con il Bari con l’inevitabile impegno di vincere, se vuole continuare questa favola dei play-off.
JUVE STABIA – CASERTANA 1 – 1
La Juve Stabia trova il rigore, trasformato da Marotta, a pochi minuti dalla fine dell’incontro, e salva la stagione. Il gol di Castaldo al 77’, sembrava avere spianato la strada alla Casertana verso il turno successivo nei play-off. Una gara non giocata in modo perfetto dai padroni di casa che hanno subito il gioco della Casertana, anche se la partita ha vissuto di giocate estemporanee. Il primo tempo è trascorso senza troppe emozioni, con poche azioni degne di note. Nella ripresa dopo alcuni minuti al 56’ l’arbitro assegna un rigore alla Casertana per fallo in area di Mulè su Cuppone ma poi, con leggero ritardo, consulta il suo collaboratore di linea ed annulla il penalty per un precedente fuorigioco dell’attaccante ex Monopoli. La Casertana va in gol con il non più giovane Castaldo, a meno di quindici minuti dalla fine dell’incontro: traversone di Rosso sul palo più lontano per Farroni, dove Castaldo è ben appostato e con il destro manda la sfera alla destra del portiere gialloblu. Passano pochi minuti ed ecco che arriva il pareggio delle vespe con un rigore concesso dall’arbitro con troppa magnanimità, visto che l’attaccante Rosso, ex Mantova, riesce a rinviare la palla prima che l’attaccante stabiese arrivi sulla palla. Il rigore è tirato dallo specialista Marotta che sigla il pareggio, e porta al secondo turno la compagine di Padalino che affronterà in casa il Palermo.
La partita: Si parte con le vespe che portano pericolo alla porta di Avella con Fantacci con un tiro che si perde sul fondo, e dopo pochi minuti viene murato da un difensore ospite. I padroni di casa non sembrano brillare eccessivamente, anzi stentano a portare avanti una manovra offensiva. Al 10’ Vallocchia tira di precisione verso il portiere rossoblù che si distende e respinge. Un minuto più tardi un colpo di testa di Marotta non inquadra la porta. I ragazzi di Guidi attuano un pressing alto per non farsi schiacciare in difesa. Al 34’ un’azione di Marotta con conclusa tra le braccia di Avella. Ancora l’ex punta del Catania dopo alcuni minuti impegna il portiere con una parata più difficile. Si chiude il primo tempo con un tiro sparato alto da Marotta da buona posizione. Nella ripresa al 52’ una punizione di Vallocchia si conclude sull’esterno della rete, dando l’illusione del gol. Al 56’ il rigore poi revocato dall’arbitro su segnalazione del collaboratore di linea per fuorigioco di Cuppone prima che avvenisse il fallo in area. Si ritorna a giocare a ritmi contenuti ma alla Casertana serve la vittoria se vuole continuare nei play-off, e al 63’ entra Castaldo, ex di turno, ed esce Pacilli. La Casertana ci prova prima con Bordin, poi al 67’ con Varesanovic dalla distanza, la palla si perde di poco a lato. Il gol per la Casertana arriva al 77’ per opera di Castaldo, appostato dal lato opposto da dove arriva il cross di Rosso, che mette in rete da pochi passi dalla porta. La Juve Stabia si catapulta in attacco per riportare in equilibrio il risultato. Ci prova Borrelli all’83’ ma il suo tiro finisce alto. All’87’ il rigore che salva capra e cavoli alla Juve Stabia, infatti Marotta con la rete messa a segno dagli undici metri, evita la sconfitta alla sua squadra e di conseguenza può disputare il secondo turno eliminatorio dei play-off, grazie alla migliore posizione in classifica rispetto alla Casertana.