Nelle semifinali di ritorno play-off per la promozione in serie B il Padova dopo il pareggio casalingo per 1-1 espugna il Partenio di Avellino per 1-0 e conquista la finale contro l’Alessandria che soffre ma riesce comunque a pareggiare nel finale contro l’AlbinoLeffe e chiude la sfida sul 2-2 dopo aver vinto quella di andata per 2-1. Di seguito il report di Pippo Franzò.
Avellino-Padova 0-1
Gara molto equilibrata anche se giocata con nervosismo e tensione, ma alla fine è uscito l’acume tattico da parte del Padova, brava a sfruttare l’occasione concessa degli irpini nel primo tempo. Va cosi in finale la squadra di Mandorlini che nell’arco dei 180 minuti ha avuto il merito di aver saputo distribuire bene le risorse tecniche ed atletiche. Il gol al 28’ di Della Latta arriva grazie ad un rimballo propizio che lo mette in condizioni di mettere in rete la palla del vantaggio. L’Avellino nel primo tempo ha giocato in modo insufficiente, e nella ripresa pur mettendo tanta buona volontà, non è riuscito ad imporre il proprio gioco. Il Padova ha dimostrato di essere quella bella squadra vista in campionato che ha concluso la regolar session al primo posto assieme al Perugia che è andata in modo diretta in serie B per la miglior differenza reti negli scontri diretti con i veneti, costringendoli a disputare i play-off per potere avere accesso alla serie cadetta.
Al Partenio-Lombardi è riuscita a staccare il biglietto per la finale contro l’Alessandria, che li vedrà di fronte nell’andata a Padova il 13 giugno, ed il ritorno al 17 c.m. allo stadio “ Giuseppe Moccagatta “ di Alessandria. Per l’Avellino alla fine ci sono stati solo applausi che hanno coinvolto tutti i giocatori ed il tecnico che sono riusciti a compiere un’impresa memorabile, visto come era iniziato il campionato per i biancoverdi.
La partita : Subito in avanti l’Avellino con Maniero che cerca Fella in area ma la difesa allontana. Al 15’ Ronaldo per Germano che mette in area, la sfera attraversa tutta la porta. Ronaldo a terra ma l’arbitro lascia proseguire. Al 20’ Ilanes ferma l’attaccante del Padova Chiricò con fermezza. Al 28’ arriva la rete del Padova: Della Latta ( autore del fallo da rigore provocato all’andata che permise all’Avellino di pareggiare) entra in possesso della palla su un calcio d’angolo di Ronaldo grazie ad una deviazione di un giocatore, la palla viene scaraventata con forza dal giocatore viareggino che manda in rete. Flebile la reazione degli irpini, ne approfitta il Padova al 37’ con Ronaldo che per poco non va in rete. Il gol viene evitata per la bravura di Forte che respinge il tiro da distanza ravvicinata. Tre minuti di recupero, e proprio nell’ultimo minuto gran botta di Ronaldo su punizione, Forte devia la palla. Per il signor Colombo è abbastanza, fine del primo tempo.
Nella ripresa Braida cambia modulo tattico ed entra Errico al posto di Leazza, proprio al primo minuto Chiricò sbaglia un gol clamoroso proprio davanti al portiere. Per il Padova si poteva chiudere la partita ma si deve ancora soffrire. Il clima in campo si fa sempre più caldo ma l’arbitro distribuisce cartellini per tenere in pugno la gara. Alla fine dell’incontro ne distribuirà dieci. Il Padova effettua delle sostituzioni, via Germano e Paponi, in campo Nicastro e Pelagatti. All’84’ l’avellinese Errico entra in area dalla sinistra, ma il suo tiro viene murato da Kresic. L’Avellino si butta in avanti alla ricerca del pareggio che gli consentirebbe di andare ai supplementari. Dall’altra parte il tecnico Mandorlini passa alla difesa a cinque quando mancano otto minuti alla fine della gara compreso il recupero di cinque minuti. Al 48’ colpo di testa di Maniero con la palla che va di poco a lato. Triplice fischio del signor Colombo di Como ed esultanza in campo dei giocatori del Padova: sono in finale. Per l’Avellino l’amarezza di non aver saputo raggiungere il pareggio per giocarsela poi nei supplementari. Arrivare fino alla semifinale è motivo di orgoglio per il tecnico toscano che a fine partita elogia tutti i suoi giocatori per aver disputato un campionato in crescendo nonostante le difficoltà avute con la “rosa” completata in forte ritardo e COVID.