Domenica 7 febbraio 2021 alle ore 11 allo Stadio Valerio di Melfi è in programma la cerimonia per ricordare la tragedia di 21 anni fa che colpì il figlio del magazziniere del Melfi Tonino Sterpellone e che ancora è viva nel cuore di tutti i tifosi.
Sarà un momento toccante, commovente, di ricordo speciale per tanti, quello che domenica mattina, alle ore 11, presso lo Stadio Arturo Valerio di Melfi, i tifosi hanno voluto organizzare, per essere al fianco della famiglia Sterpellone, in occasione del 21esimo anniversario della tragedia che colpì il figlio del magazziniere gialloverde Tonino. La deposizione di un mazzo di fiori bianchi presso la sua lapide, alla fine del campo di gioco e nei pressi del possente muro esterno con recinzione che lo circonda, dove avvenne la tragedia, una preghiera in suo ricordo, la benedizione per lui da parte di un sacerdote, la commozione che, di certo, prenderà tutti i presenti, questo il programma di un atto che, quest’anno, assumerà un valore speciale, ancora più particolare del ricordo che si ripete ogni anno, da allora. Servirà per ricordare il piccolo angelo volato di sotto quel tragico giorno del 30 gennaio del 2000, ben 21 anni fa, ma sarà anche occasione per sperare nella fine dell’epidemia da Covid 19 al più presto, epidemia che impedisce il calcio giocato di Eccellenza, in cui il Melfi è presente col titolo di capolista, dopo 4 successi su 4 gare disputate, prima del fermo imposto lo scorso 25 ottobre, e in un futuro migliore per tutti, proprio con la fine della pandemia ed il ritorno della gioia del calcio giocato sul rinnovato terreno verde del Valerio. Saranno presenti i familiari del ragazzo, i tifosi della Curva Sud, in primis Vincenzo Casorelli, Pasquale Giura e Biagio Calabrese a cui va il merito di aver voluto la toccante celebrazione, in quest’anno che il calcio giocato è assente, visto che, dopo 20 anni, non si sarebbe potuto ripetere il commovente atto in cui lo si ricorda prima della gara interna più a ridosso del 5 febbraio, giorno in cui, dopo alcuni giorni in coma, il ragazzo, allora 12enne, lasciò questa vita e i suoi genitori, Tonino e Stella, nello sconforto più totale. Proprio in tale ricorrenza, ogni anno, prima della sfida interna, la squadra e la dirigenza gialloverde, con lo stesso papà Tonino, storico magazziniere ma ancora tale del Melfi Calcio, depongono un mazzo di rose bianche presso la lapide di Salvatore, gli dedicano un pensiero e poi giocano, per vincere, per il ragazzo, il cui ricordo è sempre vivo in tutti i tifosi gialloverdi, accompagna i successi del team del centro caro a Federico II. Un ricordo che, quest’anno senza calcio giocato, vedrà presente all’evento anche il nuovo presidente melfitano Lorenzo Navazio, il tecnico Andrea Destino, alcuni calciatori e appunto un gruppo di tifosi, per stringersi a fianco dei genitori del piccolo angelo, che, dopo quella tragedia del 30 gennaio 2000, il Melfi era impegnato a Barletta, gara di Serie D terminata 0 a 0, poi ebbero la forza, in un meraviglioso gesto d’amore e donazione per il prossimo, di donare gli organi in modo che il loro figlio potesse continuare a vivere in altre persone. Anche se vive sempre in loro e nel loro cuore, oltre che in quello dei tifosi gialloverdi per essere l’angelo che li guida dal Cielo.