Da circa un anno, l’Amministrazione comunale di Matera si è dotata di un ufficio Sport, che si occupa, tra le varie cose, di regolamentare l’utilizzo delle sette strutture sportive distribuite sul territorio comunale e fruite da tutte le società per allenamenti e incontri agonistici. A tal proposito, le regole generali stabiliscono che ogni società sportiva (tutte sono state già informate), possa “prenotare” le ore di utilizzo mensile della struttura di riferimento a condizione che sia pagato il corrispettivo canone entro l’inizio del mese, pena la perdita dell’opzione. “Le risorse che il Comune incassa, opportunamente integrate per la quota necessaria -ricorda l’assessore allo Sport Valeria Piscopiello- servono a garantire le spese di custodia, manutenzione e il pagamento delle utenze, che purtroppo a causa del conflitto bellico in Ucraina, negli ultimi mesi hanno subìto notevoli rincari. E’ necessario rispettare il regolamento come già fanno molte società sportive, non sono però più ammissibili inadempienze di pagamento della durata di un anno da parte di chi, continuando ad utilizzare le strutture, toglie di fatto l’opportunità ad altri di svolgere sport in conformità col regolamento e nel rispetto degli emolumenti da versare. Ci sono società che vorrebbero subentrare mensilmente su determinate strutture, ma le trovano occupate da chi non paga da mesi”. “Crediamo nello sport e intendiamo investire nello sport, come si evince dai bandi vinti con il Pnrr, ma per la gestione e l’affidamento degli impianti tutto è normato da intese formali che vanno rispettate. -sottolinea il sindaco- In caso contrario, si espone il Comune al rischio di inadempienza rispetto all’obbligo di recuperare queste somme, dovute all’ente pubblico. Le regole valgono per tutti, comprendiamo certamente le difficoltà di molte società sportive nel periodo di ripresa post pandemico, ma vanno rispettate norme e procedure; dopo mesi di tolleranza e comprensione, non ci sono più le condizioni di poter concedere l’utilizzo delle strutture alle società che non pagano i dovuti canoni nei tempi stabiliti dal regolamento. Quindi, ferma restando la possibilità di disputare gare e campionati -conclude il sindaco- gli allenamenti saranno possibili solo per le società in regola”.
Ad oggi le società inadempienti al 31 dicembre 2023 erano una quindicina, oggi sono 45, per un ammanco totale di circa 70 mila euro. Uno dei debiti più cospicui sfiora i 20mila euro.