Secondo concentramento under 19 della zona 5,
Si è disputato a Matera sul campo di via dei Sanniti il secondo concentramento under 19 di hockey su pista con la partecipaione di Giovinazzo, Falchi Matera e Estrelas Molfetta. Per i giovani ragazzi materani è stata una domenica intensa e proficua. Raccolto solo un punto in due gare ma, a differenza della prima giornata, i ragazzi di Gomes hanno espresso un buon gioco, costruito perfette azioni da gol e, soprattutto, dimostrato di essere un gruppo di lottatori fino all’ultimo istante. La prima gara, contro il Giovinazzo, squadra indubbiamente superiore, è stata molto avvincente, veloce e combattuta. A tre minuti dal termine il risultato era sul 2-0 per i pugliesi di Camporeale, complice anche un pizzico di sfortuna e qualche decisione arbitrale discutibile. Poi, in pochi secondi, il Giovinazzo è andato a segno altre tre volte chiudendo in suo favore il match con un netto 5-0. La seconda gara dei Falchi, contro i pari età del Molfetta ha registrato una partenza alla pari, poi i materani hanno nettamente allungato le distanze portandosi sul 5-2 e, sfortunatamente si sono fatti raggiungere negli ultimi 180 secondi. La partita è terminata sul 5-5. In settimana certamente il tecnico Claudio Gomes correrà ai ripari e lavorerà affinchè non si ripetano errori come questi nella parte finale del match. Anche in questa gara belle azioni corali ed un meraviglioso passaggio “no-look” di un’abile Cristina Santochirico verso il capitano Tedesco Dario che ha poi finalizzato. La nota assolutamente positiva ed emozionante è stata quella di rivedere, dopo tre anni, tutti i giovani materani riuniti in una sola squadra. Infatti, è dei giorni scorsi l’arrivo in casa Falchi di tre grandi amici e, da sempre, compagni di squadra. Si tratta di Cristina Santochirico, Giuseppe Corrado e Giuseppe Clemente. I tre atleti arrivano dai cugini dell’Hockey Pattinaggio Matera dopo il loro ritiro dai campionati giovanili. I Falchi hanno accolto i tre atleti molto volentieri in virtù del fatto che è sempre un peccato vedere giovani pattinatori che non possono gareggiare e poi perchè consapevoli di non mettere a repentaglio nessun equilibrio dato il fatto che si tratta di ragazzi cresciuti insieme sotto il simbolo di una stecca e una pallina. Gli abbracci tra i ragazzi, finalmente ritrovatisi, erano qualcosa di più di un’esultanza per un gol.