Matera al settantasettesimo posto, Potenza al settantunesimo. Questi i piazzamenti dei due capoluoghi lucani nella classifica stilata da ”Il Sole 24 ore” sull’indice di sportività delle province italiane. A determinare il piazzamento sono diversi parametri, dal numero di tesserati alle strutture, fino al rapporto tra eventi e indotto turistico. In particolare nello studio vengono considerate quattro macroaree: tesserati, sport di squadra, sport individuali e sport, storia e società.
“La Basilicata agli ultimi posti dell’Indice di Sportività 2013 del Sole 24 ore”, nota di
Marcel Vulpis, fondatore “Noi siamo l’Italia”
Marcel Vulpis, fondatore “Noi siamo l’Italia”: “Servono interventi correttivi da parte della politica locale, sempre più incapace di trovare soluzioni anche in ambito sportivo”.
La pubblicazione dell’annunale ricerca de Il Sole 24 ore, conosciuta come “Indice di Sportività” (premia in sintesi, sulla base di 35 diversi fattori/parametri l’organizzazione dei sistemi sportivi), ha messo a nudo le criticità dell’offerta sportiva lucana. La ricerca prende in considerazione 110 territori. Se si analizza l’indice del Sole 24 ore, la Basilicata conferma, anche quest’anno, la sua arretratezza come sistema sportivo territoriale.
In considerazione sono stati analizzati i dati delle province di Matera e Potenza. Nella classifica finale, guidata da Genova, Trento e Livorno, Potenza risulta 71ima, mentre Matera è 77ima su 110 territori.
Ancora più grave è la situazione delle due province lucane se si analizzano i risultati delle classifiche “parziali” collegate ai 35 parametri che compongono l’Indice di Sportività. Nè Potenza, nè Matera, infatti risultano sul podio in nessuna di queste classifiche. Tecnicamente i due territori lucani non sono riusciti a creare un posizionamento sportivo, nè,
al momento, hanno creato un’offerta sportiva in grado di intercettare la domanda locale, riuscendo, nel contempo, a creare numeri significativi o degni di misurazione. La classifica peggiore è quella collegata all’indice dei tesserati: Potenza è 77ima; Matera addirittura 93ima.
Altre due classifiche sono considerate strategiche dagli analisti de IlSole24Ore: sport di squadra (Potenza: 61ima; Matera: 82ima) e sport individuali (Matera: 44ima – è il miglior risultato in assoluto da parte di una delle due province lucane; Potenza: 84ima).
“Analizzando anche i risultati di un report 2012 condotto dall’ente di promozione sportiva ASI Basilicata, sulla presenza di atleti lucani ai Giochi olimpici di Londra, emerge chiaramente che la totale assenza di olimpionici, nati e cresciuti sportivamente in Basilicata, è da cercare proprio nell’arretratezza del sistema sportivo locale, e lo si riscontra nei due maggiori poli di aggregazione presenti sul territorio, ovvero Matera e Potenza.
La classe politica locale dovrebbe fare un serio esame di coscienza, perché non essere presenti all’interno del contingente olimpico azzurro 2012 e finire agli ultimi posti dell’Indice di sportività 2013 stilato dal Sole24Ore è la fotografia reale della “dèbacle” della politica sportiva messa in campo in questi ultimi 10 anni (chiaramente senza risultati) dalle istituzioni locali, incluso l’assessorato allo sport della regione Basilicata. Servono professionisti con esperienze speficiche nel settore dell’organizzazione e del management sportivo, così come nel marketing e comunicazione. Lo sport è un incredibile attrattore sociale, soprattutto se guardiamo ai giovani, e anche un potenziale acceleratore economico sui territori, se ben utilizzato. Non c’è più spazio per un approccio amatoriale o per politici senza competenze e storia professionale in questo specifico comparto, perché, poi, i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti, a partire dagli esponenti lucani al governo del territorio, che chiaramente preferiranno non commentare questa “Caporetto” sportiva.
I dati confermano anche una nostra certezza: i fondi destinati allo sport, come in altri settori, da parte del centro-sinistra, si sono volatilizzati in progetti che non hanno portato alcun risultato tangibile e l’elenco di questi errori potrebbe continuare all’infinito.
Peccato che a certificare questa sconfitta inequivocabile sia una realtà imparziale per eccellenza: IlSole24Ore (espressione editoriale del sistema confindustriale italiano). Questi risultati saranno, tra l’altro, oggetto di un convegno sul tema della politica al servizio del territorio, che verrà presentato nei prossimi giorni sulle principali testate lucane.
In questa occasione intendiamo redigere un manifesto programmatico da presentare al sistema politico regionale, per poter ricevere (si spera) delle risposte concrete” – a dichiararlo è Marcel Vulpis, leader del movimento “Noi Siamo l’Italia”, che intende presentarsi, come nuova forza moderata di cambiamento, alle prossime elezioni regionali della Basilicata con giovani esponenti del mondo lucano attivi in tutti i principali settori del tessuto socio-economico.
Marcel Vulpis, fondatore “Noi siamo l’Italia”
Nicola Giannatiempo, Costituente Fratelli d’Italia Rionero in Vulture: “Lo Sport in Basilicata è arretrato”.
Lo scorso 28 agosto ho avuto modo di leggere un articolo:“arriva una bocciatura per lo sport lucano a livello nazionale. Lo stato di sofferenza strutturale dello sport nella nostra regione non è sfuggito al quotidiano economico IlSole24Ore che nella sua ricerca denominata “Indice di Sportività” (che premia in sintesi, sulla base di 35 diversi fattori/parametri l’organizzazione dei sistemi sportivi),ha messo a nudo le criticità dell’offerta sportiva lucana”.
A questo punto, da esperto del settore mi sento in dovere di tentare un’analisi, per quanto possibile obiettiva, circa i risultati della ricerca svolta da “Il Sole 24Ore” per ricordare a quei lucani a cui fosse sfuggito, in quale situazione di acuta criticità stia vivendo lo sport nella nostra Regione e le cui cause – ancora una volta – sono da attribuire ad una quanto meno miope gestione delle risorse economiche destinate al popolo sportivo.
Voglio cogliere questa occasione per ricordare come la Lucania abbia, nel suo piccolo, ma con grande dignità, da sempre contribuito alla crescita dello Sport Nazionale: valga la pena rammentare un Campione per tutti ovvero il compianto Rocco MAZZOLA, fulgido esempio di quello “ Sport povero e sacrificante “ che è il pugilato e che salì agli onori delle cronache grazie alle vittorie ottenute ed alle sofferenze e privazioni che pure hanno ispirato il regista Luchino Visconti a renderlo protagonista del film “Rocco e i suoi fratelli”, storia di un lucano povero votato ad uno “ sport altrettanto povero, ma sano e leale ”, caratteristiche mi piace pensare essere proprie della nostra terra e del suo popolo.
Purtroppo, è d’obbligo prendere atto che lo sport in Lucania è troppo legato alla attività politica locale che non sempre ha agito nel primario interesse dello sportivo lucano, con la conseguenza infausta di portare la realtà produttiva locale ad un disarmante e arrendevole impoverimento sociale, culturale e sportivo.
Dobbiamo prendere quindi atto, che in questo ultimo ventennio il cittadino lucano ha compromesso la propria salute, passando da una struttura longeva ad una obesa: siamo purtroppo considerati in Europa come la regione con il più alto tasso di abitanti in sovrappeso.
Lo sport, nelle politiche economiche che si sono succedute a tutti i livelli, è stato infatti sempre relegato agli ultimi posti, nonostante sia stato fatto obbligo agli sportivi lucani di impinguare le casse Regionali con il pagamento di imbarazzanti balzelli.
E’ bene che si sappia che la Regione Basilicata con il piano “ Triennale per lo sport “ (con cui era previsto un impegno di spesa pari ad € 2.400.000,00 in tre anni), e con il “ Piano Annuale per lo sport” (con cui invece era previsto un impegno annuale pari ad € 800.000,00), prevedeva sovvenzioni alle attività ludiche sportive e agonistiche, oltre alle sovvenzioni sulla gestione e manutenzione privata di impianti e strutture sportive
Inoltre, anche a voler considerare l’attività amministrativa volta a migliorare l’impiantistica sportiva di competenza dei Comuni e delle Province, non v’è chi non veda come anche essa sia stata totalmente fallimentare: la maggior parte degli impianti sportivi non è in regola con le norme vigenti, spesso sono fatiscenti e comunque inadeguati. L’unica salvezza del popolo sportivo lucano continuano ad essere gli impianti gestiti da privati e le palestre scolastiche.
Si è data, in questi anni, precedenza assoluta alle società che svolgono attività agonistica, a svantaggio di chi invece svolge attività ludico-sportiva nell’interesse della stragrande maggioranza degli utenti.
In conclusione mi sento di dire che l’inchiesta del quotidiano economico rispecchia esattamente la gestione politica della Regionale Basilicata e delle altre istituzioni locali, riconoscendo quindi la ineguatezza culturale e sportiva dei nostri amministratori che hanno gestito la cosa comune a cui va pure riconosciuta una responsabilità oggettiva per tutti quei danni prodotti a scapito dei giovani lucani.
Per maggiore chiarezza espostiva riporto di seguito l’articolo da cui ho preso spunto per le mie considerazioni, lasciando pure a Voi di valutarne i dati:
“La ricerca prende in considerazione 110 territori. Se si analizza l’indice del Sole24Ore, la Basilicata conferma, anche quest’anno, la sua arretratezza come sistema sportivo territoriale. In considerazione sono stati analizzati i dati delle province di Matera e Potenza. Nella classifica finale, guidata da Genova, Trento e Livorno, Potenza risulta 71esima, mentre Matera è 77esima su 110 territori. Ancora più grave è la situazione delle due province lucane se si analizzano i risultati delle classifiche “parziali” collegate ai 35 parametri che compongono l’Indice di Sportività. Nè Potenza, nè Matera, infatti risultano sul podio in nessuna di queste classifiche. Tecnicamente i due territori lucani non sono riusciti a creare un posizionamento sportivo, nè, al momento, hanno creato un’offerta sportiva in grado di intercettare la domanda locale, riuscendo, nel contempo, a creare numeri significativi o degni di misurazione. La classifica peggiore è quella collegata all’indice dei tesserati: Potenza è 77esima; Matera addirittura 93esima. Altre due classifiche sono considerate strategiche dagli analisti de IlSole24Ore: sport di squadra (Potenza: 61esima; Matera: 82esima) e sport individuali (Matera: 44esima – è il miglior risultato in assoluto da parte di una delle due province lucane; Potenza: 84esima).
Nicola Giannatiempo, Costituente Fratelli d’Italia Rionero in Vulture