Giocherà in serie B a soli 16 anni, segnatamente nel campionato nazionale di B2 di volley femminile, vestendo la prestigiosa casacca dell’Academy Volley Modena dopo ver rifiutato almeno un paio di offerte da società altrettanto famosee che militano persino nella massima serie. Ha scelto l’Emilia, dove dice di essersi «ambientata benissimo», per realizzare il suo sogno e arrivare a calcare, un giorno, i parquet più importanti della serie A, come voleva da bambina. Lei è Francesca Mastroianni, nata a Lagonegro, classe 2003, con un futuro da centrale assicurato, grazie ai suoi 182 centimetri di altezza che fa valere sotto rete elevandosi in schiacciata o a muro con le avversarie. Prima del grande passo, un passato nella Scuola Pallavolo lagonegrese, marchio di fabbrica di tutto rispetto nel panorama pallavolistico lucano, dove Francesca ha militato per più di nove anni. Poi, e non per caso, al Torneo delle regioni dell’estate 2018 in Umbria, dove rappresentava la Basilicata selezionata da mister GiuseppeIannarella, un osservatore ha notato e scoperto il suo potenziale, ancora tutto da esprimere, e da lì sono cominciati i provini: il primo, il secondo, infine la decisione di stabilirsi a Modena, maturata con consapevolezza dopo aver convinto anche i propri genitori che, benché entusiasti, inizialmente erano stati restii all’idea di vederla andare via di casa così giovane e che adesso, invece, sono «soddisfatti ed entusiasti» quanto lei. «Qui posso crescere molto di più, è stata la scelta giusta e sono felicissima», afferma Francesca raccontando la sua giornata tipo: «vivo in foresteria con altre sei ragazze, la mattina siamo a scuola e tutti i giorni, nel pomeriggio, andiamo in palestra, anche dalle 5 alle 9 quando facciamo pesi. E il sabato e la domenica siamo impegnate con le partite amichevoli, aspettando il campionato che inizierà ad ottobre: mi alleno tanto e con grandissima passione, le sessioni sono pesanti ma so che gli sforzi e i sacrifici che sto facendo mi serviranno per realizzare quello che desidero, diventare una brava giocatrice ed arrivare in serie A». Le prospettive per fare bene ci sono tutte, al netto del talento sportivo innato, delle doti tecniche possedute e delle qualità fisiche di Francesca: una ragazza matura, una atleta seria e con i piedi ben piantati per terra, quando non si tratti di doversi librare in volo per raggiungere un pallone appena alzatole da indirizzare nell’altra parte del campo per far punto e vincere un’altra sfida.