Le dichiarazioni di Marcello Capocelli, allenatore della formazione under 14 del Pianeta Volley Matera in merito all’attività che le giovani atlete affrontano in palestra.
L’attività rivolta alle atlete under 14 – ha dichiarato Capocelli – deve mirare essenzialmente a creare i presupposti delle future prestazioni sportive, risolvendo i principali limiti tipici di questa età, ossia la ridotta capacità di dosare e diversificare la forza(colpo forte e colpo appoggiato) o accoppiare i movimenti(rincorsa-salto) e una scarsa precisione e sincronizzazione della gestualità.
Nel lavoro fondamentale si dovrà richiedere all’atleta la corretta esecuzione del compito, senza distogliere la sua attenzione dall’esecuzione per dedicarla alla tattica, nonostante già da questa età per ogni fondamentale (battuta, palleggio, attacco e bagher) si dovrà cominciare a diversificare l’esecuzione in rapporto alle situazioni di gioco.
Tuttavia non bisogna mai dimenticare di fare conciliare l’effettivo apprendimento delle diverse tecniche con un adeguato sviluppo delle capacità motorie. Tutto deve passare un’attenta e precisa programmazione che fissi obbiettivi e tempi di realizzazione.
Il tecnico ha poi precisato gli obiettivi stagionali del gruppo che guida
Quando al termine della scorsa stagione – afferma Capocelli – ho deciso di lasciare la squadra di serie C femminile per dedicarmi alle atlete più giovani sono stato condizionato anche da una volontà di dimostrare, soprattutto a me stesso, che una specializzazione precoce(cosa che avviene in tutti i club femminili materani) se da un lato porta un apparente risultato positivo, in realtà porta anche a una stagnazione e a tantissimi abbandoni.
L’esasperazione della tecnica ed il trattare i bambini come fossero degli atleti evoluti sin dai 12/13 anni senza preoccuparsi del loro corretto sviluppo a livello delle capacità motorie di base, determina l’acquisizione di difetti, spesso incorreggibili, nel posizionamento rispetto alla traiettoria della palla, nella velocità di reazione e soprattutto nell’applicazione della forza.
Il mio obbiettivo è quello di far compiere agli atleti un corretto percorso formativo che, anche se ritarderà il conseguimento di certi risultati, consentirà loro il raggiungimento progressivo di risultati più gratificanti.
Per la prima volta, nella passata stagione, ho allenato un gruppo di ragazze under 18. Con loro ho vinto tutte le gare della fase provinciale e la finale regionale, siamo quindi passati alla fase interregionale contro formazioni di Calabria, Sicilia e Puglia. In quella occasione non siamo riusciti a portare a casa neanche un successo. Di certo la nostra inferiorità non è emersa nella tattica dato che abbiamo realizzato il maggior numero di punti in battuta e palle piazzate, ma è emersa nei colpi d’attacco(elevazione e forza) e difesa(difetti nella tecnica di bagher).
Se la Matera pallavolistica vorrà avere un futuro a certi livelli dovrà essere capace di produrre atlete all’altezza. Le società dovranno tornare a dialogare e a collaborare tra loro, investendo maggiormente nei settori giovanili e creando uno staff tecnico che lavori in sintonia sulle atlete morfologicamente più portate per il volley. Furbizie, egoismi e gelosie, unite a una visione del mini volley solo come fonte di guadagno non aiuteranno mai il movimento pallavolistico materano.
Di sicuro – ha concluso il mister, parlando del campionato che è ormai alle porte- prenderemo parte alla fase provinciale presentando una squadra in collaborazione con l’Olimpia Bernalda, per amalgamare un gruppo di atlete che poi dovrebbero rappresentare un punto di forza della rappresentativa provinciale, allenata da Dino Esposito. Questo gruppo dovrà affrontare la rappresentativa della provincia di Potenza per determinare quale delle due dovrà rappresentare la Basilicata alla fase Nazionale.