Al via a Matera questa mattina il Ragazze Vincenti, il segmento di Sport Tales dedicato allo sport femminile di Matera 2019. Accompagnata dal vice sindaco di Matera, Giuseppe Tragni, la campionessa della mitica Pvf Matera, Consuelo Mangifesta, ha incontrato gli alunni della scuola Torraca e gli studenti del Liceo Scientifico di Matera, dove è stata accolta dalla vice presidente Agnese Scandiffio, dall’ex cestista materano Erio Albanese, oggi preparatore atletico dell’Olimpia Basket Matera e dal coach di volley Gianni D’Onghia.
Nella scuola Semeria del quartiere Lanera è stata invece Angela Adamoli ad incontrare gli studenti. Nel pomeriggio, dalle ore 16,30 Consuelo Mangifesta incontra il pubblico dei tifosi e dei praticanti del volley nella palestra dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno.
Alle ore 20,30 nell’ex Ospedale San Rocco è in programma ildibattito sul tema “Dal volley al calcio, al basket: la cultura dello sport femminile è un gioco di squadra” con Consuelo Mangifesta, il manager sportivo Michele Uva, l’allenatrice della nazionale femminile di basket 3×3 campione del mondo, Angela Adamoli, le giornaliste scrittrici Tiziana Pickler e Emanuela Audisio. Nell’occasione, Michele Uva, il grande manager sportivo che fu direttore generale della PVF Matera, sarà premiato dal Comune come primo componente del comitato scientifico della Biblioteca della Cultura Sportiva. Per Hall of Fame della Cultura Sportiva il direttore della Fondazione Matera-Basilicat 2019 premierà Emanuela Audisio e a seguire sarà presentato il suo docufilm su Mohammed Alì.
Di seguito l’intervista rilasciata da Consuelo Mangifesta a margine dell’incontro al Liceo Scientifico di Matera.
Consuelo Mangifesta, cosa rappresenta per te Matera? “Ieri sera pensavo, ma com’è che mi fa sempre questo bell’effetto tornare a Matera. Io mi sento felice quando torno qua e oggi in particolare per questa motivazione importante come quella di Matera 2019. C’ero l’anno scorso alla presentazione del libro e spero di esserci in altre occasioni. Al di là del contesto per me qua significa tornare veramente a casa. Quando una ha nostalgia dei parenti e delle persone case si torna a casa e io ogni tanto torno”.
Oggi sei qui per celebrare la festa della donna con un evento di Matera 2019, che messaggio vuoi dare a questi ragazzi del liceo Scientifico? “Premesso che non sono quella che festeggia questa giornata, non l’ho mai fatto perchè probabilmente per quello che abbiamo vissuto ci siamo sentite importanti sempre, questo purtroppo mi rendo conto che per tante altre donne non capita e quindi se eventi come questi possono lanciare dei messaggi con dei personaggi come me e donne di spessore come me che oggi sono qui a Matera, credo che siano momenti importantissimi da sfruttare al meglio. Dobbiamo far passare il messaggio che le donne non sono importanti l’8 marzo ma svolgono un ruolo determinante sempre, in fondo lo sanno tutti ma è difficile accettarlo.
Lo sport del resto in Italia è tanto donna? “Uno dei posti in cui non c’è tanta distinzione tra uomo e donna è proprio lo sport, i traguardi raggiunti dalle nostre atlete a livello italiano sono così alti, così vicini o a volte superiori a quelli dei maschi che ci facciamo forza di questo ed effettivamente vediamo quante donne sono testimonial di messaggi importanti, proprio per la loro forza e determinazione, per quello che riescono a fare e a raggiungere meglio di tanti altri maschietti, ma non deve essere una guerra, non deve essere una gara, bisogna andare tutti verso lo stesso obiettivo, che è comune”
E l’obiettivo di Mangifesta qual’è oggi, visto che rappresenti lo sport al femminile? “Nei miei interventi continuo a dire che lo sport mi ha insegnato di avere sempre degli obiettivi. Oggi che ho un’età matura, in cui la maggior parte delle donne si sente arrivata con la propria famiglia e il proprio lavoro, io mi sveglio la mattina e penso che posso fare qualcosa di meglio, probabilmente perchè non ho una famiglia e figli da accudire, non so se è un bene o un male ma questo stato di fatto mi dà la possibilità e stimoli costantemente come quando giocavo”.
Nascerà una nuova Pvf? “Se arriva la vittoria al superenalotti si ma la possibilità è una ogni 622 milioni e quindi dovesse capitarmi se non c’è nessuno il palazzetto lo faccio io e anche la squadra, perchè sarebbe bellissimo, un sogno. Credo che la struttura è la prima cosa, poi per come è abituata Matera per fare una squadra di pallavolo non è facile, ci vogliono tante risorse umane ed economiche. Per il momento ci godiamo questi ricordi, proviamo a lavorare e a vedere se intanto riusciamo a far fare sport ai ragazzi, poi sè tornerà una nuova Pvf io sarò la prima tifosa senza dubbio”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Consuelo Mangifesta a Matera (foto www.SassiLive.it)