Libriamoci a Palazzo, dal nome dell’istituto comprensivo di Montescaglioso, vede la scuola partecipare al progetto del Miur per il secondo anno. La novità del 2018 è l’incontro degli alunni con autori, giornalisti, editori, in carne e ossa per un confronto diretto.
Inoltre, novità assoluta, l’inaugurazione di una casetta di legno, Lilitbooks, realizzata dall’alunno Domenico Canterino, che consentirà ad alunni, docenti operanti sul territorio e genitori di donare o prendere in prestito un libro dalla casetta dei sogni: uno strumento che vedrà impegnati gli alunni della classe 1^D della scuola secondaria di primo grado nella sua gestione con responsabilità per il bene comune.
Gli alunni hanno incontrato l’autore di A scuola con Collodi stickers, il professor Trifone Gargano, il giornalista Lino Patruno, autore del volume per le scuole Io resto al Sud, la cantante Saba Mires che ha realizzato con loro il testo e la musica della canzone Cosa farò da grande, il cantastorie Pasquale Dipede, l’autore dei Racconti del braciere, il nonno scrittore, Giuseppe Surico e l’editore della casa ed. Lilitbooks Pippo Bellone.
La lettura, nella sua dimensione affettiva, relazionale, ma anche informativa, sociale, ha visto come principali protagonisti i ragazzi che hanno letto, studiato, ricercato, realizzato cartelloni, interviste, manufatti.
Molte classi hanno allestito delle biblioteche nella propria aula; sono state lette la storia di Frankenstein di Mary Shelley, Pinocchio di Collodi, Cipollino di Rodari e tante altre storie ad alta voce.
Far leggere i ragazzi è possibile, ma occorrono scelte forti, strategie alternative e interventi sistematici.
Il progetto proseguirà con incontri mensili con autori che si confronteranno con i lettori/studenti. Nella primaria è previsto un progetto lettura di Pinocchio con la realizzazione di vignette in inglese. Si dedicherà l’attenzione ai libri presentati alla fiera del libro che si terrà a dicembre a Roma. Durante l’anno si continuerà il prestito con la casetta Lilitbooks.
L’idea del progetto è nata dalla lettura del Diario di scuola di Pennac che colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica, e dal suo rovistare nel mal di scuola spunta una sete di sapere e d’imparare che, contrariamente ai piu triti luoghi comuni, anima, secondo Pennac, i giovani di oggi. Quindi è necessario mettercela tutta.
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